12.01.2009

 

Croce ed elmetto, imbecille perfetto.


Dai! Dai! Facciamolo anche noi il referendum sui minareti! Che aspettiamo? Forza, gente, sveglia! Mettiamo la croce sul tricolore! Perché non osare di più? La croce e l’elmetto cornuto, simbolo di questa nuova Italia cattolico/celtica nella quale ogni montanaro potrà sposare la sua mucca ma con rito di Santa Romana Chiesa. O cacchio! Romana?

[cito/copio] “ … ci mancano solo gli appestati musulmani.”

Ebbene sì. Io ho un tale che mi scrive insulti quasi tutti i giorni, credo che prima o poi ne farò un libercolo; una sorta di breviario, una “summa” delle perle del pirla, che questa volta è partito lancia in resta alla difesa del sacro suolo italico, confondendo il minareto col lazzaretto.

Io rido. Sono colpevole, lo so che non ci sarebbe nulla da ridere, so anche che a breve qualcuno potrebbe proporre la chiusura delle sinagoghe, la deportazione dei testimoni di Geova, il rogo dei buddisti, brandendo una spranga con una mano e il crocefisso con l’altra, ma è più forte di me. Io me li figuro la domenica mattina, mentre si levano l’elmetto cornuto per entrare in chiesa. Mi sembra di vedere Gesù Cristo che passeggia avanti e indietro su una nuvoletta, incazzato nero, che vorrebbe ridiscendere in terra e fare una strage; costretto, poveraccio, ad andar dal padre a confessarsi ogni mezz’ora per aver peccato in pensieri.

Come ho riso l’altro giorno, leggendo del leghista genovese, che contrariato mentre distribuiva i volantini a difesa del crocefisso, ha iniziato a far scendere dal cielo Dio, Gesù, Giuseppe e Maria a colpi di bestemmie. Una scena, confesso, alla quale avrei voluto assistere anche pagando.

Non so chi disse che un popolo ignorante è più facile da comandare, ma so che Leo Longanesi [non sospetto] disse: “Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.”

Evadere dalla prigione dell’ignoranza è più facile di quanto non si pensi; basterebbe avere ancora un pizzico di curiosità, provare piacere nel conoscere e pensare.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Anche io rido, cara Rita..ma è un riso amaro, che va per storto! A quando una santa crociata...di quelle che fanno fuori tutti i temibili nemici di Dio, Patria (patana,ovviamente) e famiglia? Che bifolchi, zappaterra (con tutto il rispetto per coloro che si dedicano alla terra e son dei semplici!)e quanta mala fede.Immagino che se si fosse passati alla bandiera con croce annessa, dopo il boss-bossi non ci sarebbe più pulito il c...., o no?
Ci dovrebbero mettere al bando in quanto paese che invece di andare avanti torna all'era primitiva..con clave e copricapi cornuti!Bahhhhhhhhhhhhhhhh
Mietta
 
Mietta vai su http://www.ilmanifesto.it e guarda la vignetta di Vauro, di ieri :-D
 
EC..di oggi :D
 
:-DDD sì, tra chiodi e spine ahia ahia ahia!
 
Mentre tutti assistono al teatro delle ombre celtiche, il nano è partito per la Bielorussia dove ad aspettarlo troverà l'archivio del KGB.
Poveri ex comunisti italiani.
Faccio un nome a caso: "Napolitano".
Presto assisteremo al teatro dei ricatti e dimissioni conseguenti.
Prova ad immaginare lo scenario che ci aspetta..
 
"Evadere dalla prigione dell’ignoranza è più facile di quanto non si pensi" ... basta avere un cervello pensante ma oggi quanti lo hanno .. ? il lavaggio inizia dalla scuola e prosegue con televisione e giornali non e' impresa facile. Ma perche' non pubblichi le perle del pirla sarebbe istruttivo ... Ciao
 
Dai, Rita! Trascrivici qualche perla del pirla: fa ridere un po' anche noi.

Luigi
 
Brava Rita, ottimo post
ciao
FabioB
 
Spero che al ritorno dalla Bielorussia "Il grande fratello" la smetterà di dare del comunista ai giudici ed a tutti coloro che non la pensano come lui, visto il compagno Lukascenko è ancora un comunista della prima ora!
Ma, cara Rita,(per me sempre Guevina),a proposito degli interrogativi circa l'ignoranzavorrei trascriverti questa poesia. - LE DUE SORELLE-
Passeggiando van per strada/sottobraccio due sorelle/sembrano belle,/è Carnevale/e sono mascherate./Un cavaliere/un poco buontempone,/giacchè ogni scherzo/ vale a Carnevale,/strappa le maschere/per vederle in viso/e rsta lì confuso/ e stupefatto/ d'aver riconosciuto/le donzelle./ Quella ch'è/cieca e brutta è:/L'IGNORANZA;/l'altra senza la maschera,/viso di squame e rughe.../or si vedeva chiaro/ch'era una vecchia.../più del vecchio mondo:/LA CATTIVERIA!
Grazie dell'ospitalità. Un abbraccio. Antonio
 
Il pensare è inviso ai poteri forti: il dilemma e la soluzione stanno lì.
Tu pensi, Io pure, ma... quanti non lo fanno?
E' più facile inebetirsi con la tv, l'italiano medio preferisce questo, e vola col sorriso verso il baratro!

proprio come vuole Sua Cosanostranza


Luca da SS
 
Hai detto bene. Questi sono dei poveri imbecilli, se non fosse che sono anche dei fascisti e quindi andrebbero semplicemente bastonati.
 
Tanti non pensano...un po' perchè non hanno cultura e non vogliono faticare ad approfondire, un po' perchè anni ed anni di degrado televisivo e di fandonie somministrate agli sprovvisti di senso critico, hanno ottenuto il loro effetto...un po' perchè l'italiano medio campa alla giornata, guardando solo la sua saccoccia ed al proprio tornaconto possibilmente da raggiungere anche con mezzi poco leciti..ed infine perchè secoli di sudditanza alle più svariate dominazioni li hanno resi un fritto misto..senza un carattere ben definito e senza spirito di partecipazione ad uno stato che sarebbe di tutti!
Mietta
 
Saranno in tanti il cinque dicembre, speranzosi di dare la "spallata" al regime... poche ore e si scioglieranno e vivranno ancora di speranza.
Ma è proprio la speranza che si deve spegnere perché monti la rabbia che è un sentimento forte , invadente, intollerabile... di quelli che non arretrano ed esigono fatti concreti... costi quel che costi.

Luigi
 
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