11.19.2009

 

Odierno proclama alla nazione. Meno morti di lavoro


Così, un carabiniere addobbato di fregi come un albero di Natale, seduto accanto al ministro della guerra la russa, presenta ai sudditi il nuovo Nucleo Carabinieri Sicurezza Sul Lavoro. “Perpinchiopinchernacolo!” penso, “era ora.” Mi distraggo fino a quando sento che, sebbene nato oggi, il nuovo nucleo ha già raggiunto buoni obiettivi dato il calo dei morti sul lavoro. Ma magari mi sono sbagliata, e allora controllo, e non mi sono sbagliata. Il senso era proprio quello.

Uno e ieri e uno oggi, i morti ammazzati dal lavoro ci sono ancora.

Però già da ieri, l’ufficio di propaganda del governo aveva dato mandato alle televisioni di stato e di regime di tranquillizzare la popolazione, con proclami tesi all’ottimismo e alla speranza, attraverso la pubblicazione dei dati INAIL, dai quali si evince che, le morti nerissime sono in effetti calate durante tutto il 2008. Esultate o popolo! Il governo dei fatti vi protegge e vi cura al punto che si prevedono ulteriori cali per il 2009.

A sentire questi proclami, di solito ci si aspetta la chiosa: “ … e vissero tutti felici e contenti.” Anche per via dei sorrisi che i lettori porgono alla telecamera, o all’enfasi segnata dalle parole scritte sui giornali. Come esprimere diversamente la soddisfazione, nell’appurare che il settore in cui le uccisioni dei lavoratori sono calate in percentuale maggiore, è il settore manifatturiero? Poi il viso si contrae un attimo, perché quel che è giusto è giusto, e si deve dire che “stranamente”, restano invariate le percentuali degli assassinati extracomunitari, quasi a voler dire che le disgrazie, comunque, possono capitare. In pochi hanno avuto la dignità morale di sussurrare alla fine del proclama, che l’INAIL invitava a leggere i dati tenendo conto degli altri dati, ossia quelli relativi al calo dell’occupazione.

Quindi una lettura diversa del proclama governativo dice che non è cambiato un accidente, che i lavoratori muoiono meno semplicemente perché non lavorano, perché sono spropositati i dati della cassa integrazione, perché il settore manifatturiero è in ginocchio e rischia l’estinzione, e che ad essere ammazzati dal lavoro continuano a essere gli schiavi extracomunitari, preferiti agli italiani non perché “ladri di lavoro”, ma perché più facili da sottomettere.

E se continua l’andazzo di questi ultimi giorni, quello che si tenta di non dire e mostrare, gli operai non moriranno più uccisi dal lavoro, ma pestati dalla polizia.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Una volta lessi una stripe (striscia di fumetto) inglese. Il protagonista, tal mr. Bristow, noto sfaticato, nei primi tre riquadri era impegnatissimo a lavorare. Alla quarta con aria sconsolata escalmava: "Inutil! Non e' proprio possibile suicidarsi ammazzandosi di lavoro".
Beh per un "colletto bianco" come mr. Bristow questo e' poco ma sicuro. Ovviamente il senso della striscia era diverso ma, se ancora vivo, inviterei volentieri l'autore a farsi un giro qui da noi. Certo di suicidi ce ne sono pochi, ma di gente "ammazzatasi di lavoro" qui non manca.

Greetings
JOKER Ltd.
 
“Perpinchiopinchernacolo!” - Sembravi l'amico Votantonio..
Scherzi a parte, il problema è molto più serio di quanto non dicano i dati ufficiali, che, come al solito, vengono aggiustati in base alle necessità dei mafiosi al potere.
magocamillo
 
Scusate l'irruzione, vorrei segnalarvi l'ennesimo odioso atto di violenza compiuto dai c.d. "tutori dell'ordine" (vigilantes, in questo caso): http://www.facebook.com/note.php?note_id=180189711266&id=101748583911&ref=mf
Scusa Rita se posto il link, ma dategli un'occhiata: è una cosa orribile

Paolo
 
Sì Paolo, lo avevo fatto girare anche io ieri su FB.
 
Vado subito a guardare il link datoci da Paolo. Intanto lo ringrazio e lo saluto. Hai ragione Rita a non credere a certi "Proclami reboanti della propaganda padanonazifascista", poichè "tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare". Ciao. Antonio.
 
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