11.15.2009

 

L'ombrello di al Qaeda


L’avevo previsto. No, non sono una veggente, e nemmeno possiedo una mente brillante al punto di riuscire a scrivere la storia in anticipo. Il fatto è che al Qaeda oramai funge come un ombrello buono a riparare sia dalla pioggia che dal sole, un qualcosa di utile per ogni situazione. La usava bush, provarono a usarla in Spagna, ed ora anche qua da noi, che come consuetudine arriviamo sempre in ritardo, se non fuori tempo massimo. In meno di un mese, un folle mezzo deficiente che tenta di farsi saltare in aria, con una carica di esplosivo eguale a un grosso petardo di un qualunque capodanno napoletano, passa dal ruolo di cazzaro terrorista de noantri, a pericolosa cellula del terrorista islamico che voleva attentare alla vita di un tizio.

Le cronache narrano del coso del consiglio preoccupatissimo, e addirittura barricato a Palazzo Chigi. Le stesse cronache però smentiscono qualunque rapporto dei servizi segreti a conferma della minaccia. “Vogliono farmi saltare in aria”, pare abbia detto il tizio del consiglio, che descrivono molto preoccupato. Buffo, no? Fino a l’altro giorno, chiunque, troie o spacciatori, ministri e avvocati, amici e imbucati alle feste potevano entrare a palazzo Grazioli, senza nemmeno dover essere controllati dal piccolo esercito che paghiamo per vigilare sul malfattore, ed oggi, invece, il poveraccio è costretto a cambiare residenza per motivi di sicurezza.

Se fosse una cosa seria, i suoi telegiornali o giornali, starebbero macinando edizioni straordinarie e appelli alla nazione. Sarò mal fidata, ma l’unica cosa sensata che mi viene da pensare è che magari si è rotto le balle di dover arrivare fino in Russia per farsi prestare una garçonnière dall’amico Vladimir, oltre che magari barricarsi e abbullonarsi nelle stanze del potere, data l’aria che tira e che non gli promette nulla di buono.

Invece ieri sera, mi trovavo a cena nella solita trattoria nella quale mi piace portare gli amici più cari, e con mio sommo disgusto ho trovato che appena sopra la porta è stato piazzato il megavideo televisivo dal quale venivamo investiti dal tg 5. Erano davvero tanti anni che non guardavo quel telegiornale, e così tra una chiacchiera e un boccone (in compagnia anche di uno dei pochi veri comunisti rimasti) veniva da prestare orecchio. La CGIL in piazza nel paese che presto uscirà dalla crisi, se già non ne è uscito, con centomila disoccupati e disoccupandi: un paio di minuti di bandiere rosse. Poi scorgo altre immagini, di un’altra manifestazione e guardo meglio. Non ci sono bandiere rosse, ma un bel gruppo di persone incazzate; ascoltiamo. “Sono i tifosi di calcio che protestano per la tessera de tifoso.” Finita la pietanza esco dalla sala a fumare una sigaretta, torno dentro e buttato l’occhio sullo schermo, ancora proteste e calcio. Chissà che davvero l’Italia non sia di fronte a un pericolo: non saranno davvero così pazzi da limitare la libertà di pallone?

Basterà l’ombrello di al Qaeda a ripararlo dalla pioggia di processi che stanno per piovergli su quella testa ricoperta di pelo? Perché non è solo corruzione; Spatuzza parla e ci sono le bombe, quelle vere, che sconvolsero l’Italia nel 1993, da Palermo a Roma e fino a Firenze. C’è persino Veronica al soldo dei comunisti, che (cito) “presenta la sua istanza di separazione ad orologeria”, esattamente come le accuse di camorra per il nuovo eroe dei casalesi, cosentino. Poi ci sono i fondi neri, il riciclaggio di danaro, le evasioni fiscali che coinvolgono non solo lui ma metà della famiglia sua. Ma di questo ci dirà Report stasera.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Bentornata Rita.
Come e` andata venerdi`?
Ciao
Roberta da Sydney
 
Ciao Roberta ... è andata molto bene. Appena mi mandano le foto scriverò qualcosa
:-*
 
Macché saltare in aria. Quello di cui lui ha paura è la Giustizia. Mills e le altre sentenze. Adesso vuol far credere che ci sia qualcuno che attenta alla sua vita. Magari s'organizzerà un attentato da sé per potere strillare ai cattivi comunisti...

gatta susanna
 
E' strano che le nuove BR o come altro si chiamano siano dislocate in quattro precise città del Nord.
Secondo me è una nuova messa in scena organizzata proprio dai capi, e sopratutto, dal capo della DITTATURA PADANONAZIFASCISTA, per distrarre la gente dai veri problemi che la assillano e che sbatte la testa per sbarcare il lunario.La VERITA' e la GIUSTIZIA sono lo spauracchio di questi DITTATORI dei quali dobbiamo al più presto LIBERARCI, con o senza l'ombrello, ma sarà meglio con i forconi! Saluti. Antonio.
 
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