11.13.2009

 

La patata perfetta.

(Dedicato alla mia amica Rudy) [Ma non che lei se la sia rifatta! Solo perché non è un post politico. O forse sì?]

Leggo. Pare che ci sia un boom del ritocco delle parti intime. È di moda, ma uno studio dell’University College London ci informa – grazie a Dio - che non è privo di rischi. Mi fermo un attimo a pensare alla mia, e mi rendo conto di non conoscerla. In vero non saprei proprio se abbia bisogno di rifarsi il naso. Voglio dire, so di averla, ma con la schiena che mi ritrovo, non è che possa piegarmi ogni mattina a dirle buon giorno. Perplessa, continuo la lettura: «Affrontare le insicurezze con la chirurgia non è la soluzione ideale, la consulenza e il sostegno potrebbero in alcuni casi funzionare meglio». Penso: “potrei imparare a voler bene alle mie tette, ho fatto un patto di non belligeranza con la mia cellulite, o forse le ho addirittura firmato un armistizio, combatto d’estate i peli superflui, ma, la patata?” Non ci ho proprio mai pensato.

Proseguendo la lettura, si scopre che non ci sono dati certi su possibili effetti collaterali della labioplastica, e che quindi sarebbe meglio non cedere alla facile tentazione di farsi operare solo per seguire una moda. In effetti potrebbe essere, e mi tornano alla mente le strane bocche di certe svamp televisive, le quali mi lasciano sempre un po’ impressionata. Bocche come culi di babbuino, che parlano di tutto, con l’aria di chi veramente sappia tutto, del principe e del re, della regina e del suo amante, del giocatore e della stellina.

Già mi è ostico il concetto di farsi affettare con un bisturi per moda, quando si passa la metà della vita sperando di non capitare mai su un tavolo operatorio, immaginate quanto possa essere difficile, per me, pensare che ci sia gente disposta a farlo per moda. Però ci deve essere un perché, e allora continuo a leggere.

“La labioplastica ha raccolto seguaci nel mondo dello spettacolo e tra le donne in carriera, ma anche tra la gente "comune" che vuole rifarsi un'immagine dopo un divorzio, uno o più parti o perché si vergogna dell'aspetto della propria vagina.” Rifarsi un’immagine rasenta il genio. Sarebbe un po’ come dire che la donna, in quanto tale, non può parlare della fisica quantistica se dentro il suo perizoma non ha la patata perfetta?

Ma l’apoteosi della ricerca scientifica arriva alla fine dell’articolo, quando descrive l’intervento: “Essenzialmente questa è solo una rimozione di un po' di carne rilassata, lasciando visivamente eleganti labbra con cicatrici minime.” Visivamente eleganti … chapeau!

E dire che una volta bastava un maglioncino di cachemire.

Rita Pani (APOLIDE non elegante)


Comments:
A questo punto perche` non plasticare anche il pisellino?
Cosi` con patate e piselli potremo fare un minestrone di plastica con il quale combattere la fame nel mondo e che mondo!
Viva la patata imperfetta, ma umana!
Ciao Rita
Roberta da Sydney
 
Cara Rita non è vero che non sei elegante...hai dignità ed è una qualità ormai assai rara! Convivi con le tua cellulite, le tue tette e la patatina...ed anche con le rughette, quelle che testimoniano chi sei e che hai vissuto anche con fatica,dispiaceri o soddisfazioni. La tua vita insomma...non come le bambole di plastica modello barbye, senza storia e senza vera "bellezza"!

Mietta..anche lei poco elegante
:-DD
 
Patata?
Si chiama cosi' adesso?
massimo
 
Veramente una volta si diceva ... basta che respiri ... :-))) ora non basta piu' .. ???
 
La patata è molto appetitosa.
E' buona trifolata, arrosto, lessa e trasformata in purea.
Personalmente preferisco la novella perché la patata vecchia mette radici.
Le radici sono "sempre" tossiche..
 
A me piace mettere tutto insieme e farmi venire sempre il sospetto che ci sia sempre qualcosa che non gira. Io sento odore di marcio ovunque, di putredine in questo nostro vivere insieme, in questo egoistico desiderio di godere, in questo delirio della bellezza e della prestanza fisica fino alla più volgare ubriacatura. Ma vallo a dire ai chirurghi plastici: per loro è virtù da solleticare con ogni mezzo il patetico edonismo consumistico sul proprio corpo. Per questi cittadini modello ci sono sempre giustificazioni, sottigliezze psicologiche... anche quando rubano e fanno del male... e financo se uccidono: “Poverini”… un raptus… non sapeva quel che faceva…”.

Luigi
 
Bha, ma dove andremo a finire???
 
Resta "comme mammete t'ha fatta" che sei sempre bella ed attraente. Chiunque ricorre all'artificio, specie violando il proprio corpo e la propria persona abiura alla NATURALITA', che, secondo me, è la cosa più bella della vita fi ogni essere vivente. Mi piace l'espressione "labbroni come culi di babbuini" che dissertano di tutto e su tutti. Un abbraccio. Antonio. P.S. Continuerò a postare domani. Ciao. A.
 
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