11.03.2009

 

Crocifiggiamo la gelmini.


… e per favore non mi denunci, la mia vuole essere una crocefissione metaforica, in onore alla sua beata ignoranza.

Io, di mio, non sono contraria ai simboli religiosi, tant’è che da anni ho la foto di papa Benedetto icsvui affissa in una parete del bagno. Per me i crocefissi potrebbero stare benissimo dove stanno, sempre che le pareti della scuola siano abbastanza solide da reggerne il peso. Ho visto cose peggiori appese in certe pareti, ve lo posso garantire. Il quadro del Sacro cuore di Gesù, con lampadina e interruttore che mia nonna teneva sopra il letto, per esempio. Indescrivibile.

Se fossi cattolica, chiederei alla gelmini di definire meglio il concetto di “tradizione”. Davvero ella crede che sia semplicemente un’usanza ormai acquisita, esporre nelle scuole il crocefisso? Se così fosse ci ritroveremo ad avere le aule delle scuole piene di ferri di cavallo, cornucopie, cornetti di corallo appositamente fatturati da Ciciriello o’mago di Pozzuoli.

Il fatto che sfugge alla ministro della distruzione, è che il simbolo religioso è qualcosa che dobbiamo al Concordato tra Stato e Chiesa, ossia quella sorta di contratto capestro che mussolini firmò illo tempore, e che non si capisce come venne anche ripreso dalla Costituzione Italiana. In merito alla religione, infatti, soltanto nel 1984 si mise mano agli articoli interessati, eliminando il concetto che la religione cattolica fosse la religione di stato, ma questa concessione che la chiesa fece all’epoca a bettino craxi, ci costò l’invenzione del pizzo dell’8 per mille.

Pertanto l’obiezione che il crocefisso nelle aule scolastiche sia semplicemente “una tradizione” non può far altro che sottolineare, ancora una volta, quanto sia profondo il pozzo dell’ignoranza del ministro all’istruzione, e che forse sarebbe il caso che cambiasse mestiere.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Cara Rita,
sono sempre stata contraria al crocifisso nelle aule scolastiche, specie quelle per i piu` piccini (asilo ed elementari, ma anche per le medie) e non per un fatto religioso soltanto (io sono veramente, completamente, profondamente e irriducibilmente atea). Vedi trovo che quella figura, in cosi` crudele situazione di tortura, possa scatenare shocks o sensi di colpa o traumi seguiti da incubi, nei bambini in via di sviluppo.
E' come per la bibbia, che, per me, e` uno dei libri piu` crudeli e sfrontati che io abbia mai letto.
Ora, siccome sono atea, ma rispetto chi e` religioso (di qualsiasi religione o setta e, qui in Australia, ne ho conosciute di tutti i tipi), esigo che anche il mio essere atea venga rispettato.
Non mi e` piaciuto far vedere, al mio bambino di 5 anni che andava all'asilo (a Roma) quella figura crocifissa.
Non mi e` piaciuto che il mio bambino, piangendo mi dicesse: "Mamma guarda poverino gesu`! Pensa come gli fa male, male!"
Non mi e` piaciuto che mio figlio si svegliasse qualche volta di notte perche` sognava i cattivi che torturavano gesu`.
Perche`? Per quale depravata sozzura mentale tutto cio`?
Ora, che mi vengano a parlare di tradizione (compreso il falso sinistroide bersani), mi fa ridere di rabbia.
Ormai tutto quello che vogliono imporre agli italiani o e` legge ad personam, o ad castam (scusa, non so il latino), oppure e` tradizione.
Evviva! La mafia e` una tradizione italiana, teniamocela stretta!
Ciao (scusa la confusione, ma sul tasto religione non riesco a mantenere la calma)
Roberta da Sydney
 
Ma sto crocifisso se proprio uno ci tiene non se lo può portare da casa e mettere sul suo banco a fianco all'astuccio delle winx e ai quaderni dei gormiti? Anzi dal vaticano potrebbero proporre una nuova linea di accessori per la scuola di Gesù Cristo & co.,sarebbe un ottimo modo per mantenere viva la tradizione cattolica del lucrare sui poveri creduloni
 
Sono d'accordo con Roberta da Sidney che il crocifisso come simbolo è decisamente deprimente, e fa venire gli incubi anche a me quando lo vedo :D
Ma francamente è un simbolo che appare ovunque tutta l'arte italiana ne è pregna. Non mi sembra così importante, ogni paese ha i suoi simboli religiosi fanno parte della cultura e della storia di un popolo.Non è religione di stato e tanto basta.Pensa essere americano che ogni volta che maneggi banconote ti trovi scritto "In God we trust" non farei a cambio di sicuro..:D
 
Sono d'acordo con Nike....dovremmo ripudiare anche tute le splendide opere d'arte trecentesche a cominciare dal crocifisso di Giotto esposto in Santa Croce a Firenze.
Anche io sono praticamente ata ma i crocifissi non mi hanno mai disturbata...in caso guardo altrove.
Mietta
 
Certamento non mi sento cattolico, comunque non ho problemi a rispettare quel povero disgraziato che e' finito in croce per aver osato dire che gli uomini sono tutti uguali.

Tuttavia non e' certo lui che ha imposto la sua immagine nelle scuole, ma la chiesa, che non amo, non rispetto (tutt'altro) e della cui ingerenza in tutto ne ho fin sopra le palle.

Quindi ritengo che dire no al crocefisso, sia un dire no al quella mostruosita' che e' diventata la chiesa cattolica. Il senso religioso del singolo non ha, o almeno non dovrebbe avere niente a che fare coi preti.
massimo
 
Scusate, ma un crocifisso dentro una chiesa e` una cosa, in una scuola e` tutta un'altra cosa.
Non confondiamo le due cose.
Nessuno mette in dubbio l'arte di Giotto, ma non e` di questo che si parla.
Io non ho discusso la religione cattolica (anche se sono atea). Io ho discusso la crudelta` dell'immagine (che dovrebbe essere vietata ai minori) e la laicita` dello Stato, che e` un diritto per tutti i cittadini e non una concessione.
In una chiesa ci si entra per scelta. A scuola ci si va per obbligo, almeno fino ad una certa eta`.
Comunque la cosa, per fortuna, non mi riguarda piu`: vivo in uno Stato veramente laico, dove il mio ateismo e` rispettatto da tutti.
Roberta da Sydney
 
"sono sempre stata contraria al crocifisso nelle aule scolastiche, specie quelle per i piu` piccini (asilo ed elementari, ma anche per le medie) e non per un fatto religioso soltanto (io sono veramente, completamente, profondamente e irriducibilmente atea). Vedi trovo che quella figura, in cosi` crudele situazione di tortura, possa scatenare shocks o sensi di colpa o traumi seguiti da incubi, nei bambini in via di sviluppo." (Roberta)

Ti dedico questa presa dal solito blog del solito luttazzi:

"Via il crocefisso dalle scuole". La sentenza di Strasburgo accende le polemiche. Strano, un uomo seminudo, grondante sangue, con le mani e i piedi trapassati da chiodi non dovrebbe dar fastidio ai bimbi. (Federico Loddo)

"Certamento non mi sento cattolico, comunque non ho problemi a rispettare quel povero disgraziato che e' finito in croce per aver osato dire che gli uomini sono tutti uguali."
(Massimo)

Storicamente e' provato (ma non si puo' dire) che Gesu' non e' mai esistito. Il vangelo fu compilato 400 ani dopo la presunta vita del suddetto.
Che poi sia una figura simbolica importante (predicare fratellanza e amore, un hippy ante litteram, come diceva il detto ai tenèpi di craxi: "Gesu' fu' il primo socialista della storia. Pertini l'ultimo") e' fuori di discussione. Ma e' solo un mito. Bello, importante ma mitico. Reali sono altri che vanno stimati altrettanto: Gandhi, Luther King, Lao Tse, Il Buddha.

"Sono d'acordo con Nike....dovremmo ripudiare anche tute le splendide opere d'arte trecentesche a cominciare dal crocifisso di Giotto esposto in Santa Croce a Firenze"
(Mietta)

Si parlava di crcefissi nelle scuole. Non di crocefissi in generale.

Ah, l'ateismo e' professione di fede. Credere nella non esistenza di un dio e' equivamlente al credere alla sua esistenza. Io sono agnostico. Parafrasando il grande Stefano Benni (per le'sattezza un suo personaggio di Baol):
"Non so se dio esiste, ma se non esiste ci fa piu' bella figura."

Greetings
JOKER Ltd.
 
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