11.25.2009

 

Concorso esterno in associazione di stato

Devo ricordarlo ancora una volta, anche se potrebbe apparire come una tediosa litania. Era il 2005, Report propose una puntuale inchiesta sulla mafia. La mafia, nella persona di totò cuffaro protestò, e la RAI, televisione di stato alla quale siamo obbligati a versare una tangente, accettò di trasmettere una “trasmissione riparatrice”. Il succo della disputa era che in Report non vi era stato contradditorio. Cioè: Report aveva potuto mostrare i danni e le ruberie della mafia, senza che questa potesse difendersi pubblicamente. In Italia non scoppiò la rivoluzione; ci fu un po’ di sbigottimento, un po’ di divertita perplessità, ma poi venne la presa d’atto.

Nel 2008 cuffaro venne condannato a cinque anni di carcere per “favoreggiamento semplice” nel processo per mafia che lo vide protagonista, e anche in quel caso, è bene ricordare, finì in modo del tutto italiota, con la memorabile festa dei cannoli. Insomma, cinque anni di galera passò come una vittoria dei buoni contro i cattivi giudici comunisti: favoreggio la mafia, mica sono mafioso!

Di dell’utri non voglio nemmeno scrivere, sperando che ormai sia notoria la sua vicenda mafiosa e processuale, e che anche questa non si sia normalizzata, con la semplice presa d’atto.
Poi c’è il picciotto fresco, l’ultimo assunto agli onori della cronaca, cosentino, col suo soprannome che sembra uscito da un libro di Mario Puzo: “’O americano”. Per lui è stata emessa una richiesta d’arresto, respinta proprio questa mattina dalla giunta per le autorizzazioni a procedere del nostro parlamento mafioso.

Ma è di oggi anche la richiesta di rinvio a giudizio per totò cuffaro, per i fatti che già lo videro festeggiare per la condanna a cinque anni. Secondo l’accusa, la sua posizione si sarebbe aggravata. Ma in questo paese normalizzato, questa richiesta cadrà nel vuoto, perché per chi non lo sapesse, il condannato anziché essere allontanato dalla vita politica e dalla gestione della cosa pubblica, nel tempo è stato promosso: oggi è un onorevolissimo senatore della Repubblica delle banane marce.

Capite ora perché in Italia si faccia sempre più pressante una riforma della giustizia? Perché riunire il governo diverrebbe complicato se i suoi membri fossero sparsi nelle carceri di mezza Italia. Ma c’è anche di peggio a confermare l’antico detto che al peggio non c’è mai fine: il governo italiano, assillato dalla nefasta opera dell’antimafia eversiva e comunista, sta pensando a un codicillo libera tutti, con la cancellazione del reato di “associazione esterna ad organizzazione mafiosa.”

Lo faranno, e ovviamente lo faranno per noi. Perché questi giudici comunisti non possono pensare di sovvertire la volontà popolare, facendo sprecare il tempo dei governanti nel doversi difendere nei tribunali. Lo faranno per tutti i cittadini che hanno il diritto di essere governati dai mafiosi, piduisti, corruttori, che hanno scelto col loro voto. Lo faranno perché nessun giudice può processare coloro che i cittadini hanno scelto per essere governati.
Lo faranno e non scoppierà la rivoluzione. Perché, se uno che ha dato il suo voto a questa gente di merda, non sente queste affermazioni come uno sputo in faccia, come un’offesa, e soprattutto non si sente rimordere la coscienza, ha il governo che merita, e complice, è felice.

Rita Pani
(APOLIDE)

Comments:
Per quelli della mia generazione che non hanno vissuto il sessantotto: che sanno della caduta del muro di Berlino solo dai racconti entusiasti delle commemorazioni; che sanno del comunismo solo quello che racconta la televisione del piduista, per questa generazione il capitalismo è un fatto naturale e ne accettano le disuguaglianze con grande disinvoltura. Tutto ciò che è mercato e accumulazione è sacrosanto e i profitti di mafie e mafiosi sono accettati acriticamente come accumulazione primitiva che infine sarà reinvestita legalmente e farà anche il loro benessere. Niente è più lontano da loro dell’idea di una rivoluzione: nel migliore dei casi vanno alle innocue manifestazioni di piazza a manotestare PACIFICAMENTE, soprattutto se organizzate con spettacolo di cantanti sofferenti per i mali del mondo.

Luigi
 
Oramai è una giaculatoria giornaliera...ma SOLO NOI ripetiamo sempre la stessa solfa. Evidentemente le persone per bene, oneste e che amano la verità e il rispetto della legge sono una razza invia di estinzione ...E' possibile dover ammettere che tanti italioti siano uguali a quelli che eleggono o che perlomeno non se ne freghino niente se a governarli c'è gente che non possiede alcun principio morale e men che meno la capacità di far il bene di un popolo?
Se questa è la conclusione, siamo dannati..non c'è salvezza se non uno tsunami che ripulisca un po' questo paese in decomposizione.
Diventa sempre più difficile parlare e per questo son felice di scrivere quì...ma è poca consolazione, la massa ha virato verso liti assai perigliosi.
Mietta
 
Juventus, Milan, Inter, Fiorentina..
Di questo parlano gli Italioti.
Si ricordano anche di un gol non dato alla propria (sic..!) squadra nel secolo scorso.
Amen.
 
Cara Mietta e cara Rita ciao. Quando perfino Valentino Parlato, ex direttore del Manifesto (l'ho sentito ieri sera alla TV), dice: sul Manifesto sta scritto "giornale dei comunisti, anche se i comunisti non ci sono più", devo credere che- come dici tu Mietta- gli ONESTI ed i VERAMENTE LIBERI siamo una razza in estinzione. Totò Cuffaro per festeggiare coi cannoli doveva sapere i fatti suoi cioè già aveva la promozione in tasca per salire alle alte sfere del potere di questa dittatura delinquenziale, mafiosa e fascista, sostenuta dai nazipadani. "L'erba cattiva non muore mai!" Bisogna estirparla alla radice prima che esca la fioritura, ma che- e come- fare? Sapete già il mio pensiero al riguardo.... Vi abbraccio. Antonio.
 
scusate il fuori tema, ma da queste parti festeggiano la giornata della violenza sulle donne

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_novembre_25/manifestazione-donne-cadorna-cariche-polizia-striscione-cie-1602063758936.shtml

andrea mi
 
In fondo abbiamo quello che la maggioranza degli elettori vuole ed ha voluto e probabilmente vorrà ancora: avere al governo dei malavitosi che agiscano con la malavita locale certi d'avere una sponda poi. Il fatto che ci siano infiltrazioni, collusioni, associazioni non deve mica scandalizzare, ricordo il piano di rinascita nazionale di tal Gelli che già dovrebbe dirla lunga. Questo è un Paese che con scienza corre dritto al fallimento, e nel contempo lo si deruba sistematicamente, per poi ricomprarselo per un piatto di lenticchie all'asta. Asta che vedrà sempre i soliti che se lo ricompreranno con 1 millesimo di quanto sottratto in corso d'opera.
 
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