11.15.2009

 

Allora, com’è andata?

Siete stati così tanti a chiedermelo che il mio mailer si è affaticato. Così tanti che è difficile, parlando con gli amici spiegare come mai - chi scrive – arranca nella vita. Chi però mi conosce bene sorride, e anziché dirmi: sei una stronza! Risolve in un più delicato: “sei un’artista!”

La realtà è che non si vive d’arte. Non della mia, che non ha alcuna pretesa se non quella di esistere. E mi sono sentita esistere in una frase semplice: “Sei uguale alla fotografia”. O in un’altra: “Certo che ho letto!” La mia arte è il libro “Luce” nelle mani del signor Angelo, che forse un libro non l’aveva letto mai; nella sua fatica. La mia arte è la necessità di descrivere le “Vite di vetro”. La miseria che sfiora chiunque di noi, che non è quella fatta di povertà, ma di sguardi e respiri, di amori negati, del dolore che si rifugge e che a volte decide per noi. Poi Tello e Dora, che ha saputo vivere nell’animo di chi l’ha letto, di chi ne ha scritto e forse non è abbastanza “famoso” per essere ascoltato. E allora, diciamolo chiaro, e lo dico alla tua insistenza mia cara Roberta: “Bisogna essere famosi per poterlo diventare.” E cara amica mia, tu lo sai, io non desidero essere famosa, vorrei riuscire ancora a mettere a disposizione la mia arte e il mio talento, per riuscire a essere utile.

È andata bene.

La tensione si è spenta nella semplicità dei gesti. Per una Monica Maggi influenzata che si soffiava il naso, per un microfono che non riuscivo a tenere troppo vicino alla bocca, per il sorriso scaturito da una battuta che forse non c’entrava nulla con il nero del carbone che circondava la vita di Tello e Dora, per la vicinanza di chi da Taranto è arrivato a fino a Roma, pur di essere con me quella sera. Per quel viso che ho visto in fondo, oltre la sala che si è aperto nel sorriso della ri-conoscenza. Non ne parleranno mai le cronache, ma sono queste le cose che direi.

Andrà sempre bene.

Quando una sala si riempie di respiri e di sguardi perché si deve parlare di un libro, va sempre bene. Perché oggi i libri da leggere spesso sono quelli che non sai nemmeno che esistono. Restano nascosti alla vita, perché l’autrice è incapace di pensare in termini monetari – lei vorrebbe solo scrivere – perché l’editore ha le sue difficoltà, e forse non ha capito ancora come poter far uscire i libri dal magazzino, perché il lettore in questo modo non potrà mai essere libero davvero di scegliere, a meno che non ci siano sempre più persone come Roberta, librerie come Libermente, o associazioni come “Donne di carta”, che amando i libri li adottano, e se ne prendono cura e cercano di restituirli alla vita.

Grazie prima di tutto a coloro che erano là e a quelli che avrebbero voluto esserci.

Grazie a chi pazienta e mi sostiene.

Grazie a Roberta, a Monica Maggi, alla libreria che ci ha ospitato, all’associazione che ha curato l’evento.

Grazie ancora una volta a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per i libri e la lettura.

E grazie anche a tutti coloro che da anni ormai mi seguono in questo lento e arduo percorso di parole. Senza il vostro sostegno mi sarei fermata da un pezzo, avrei continuato a riempire carta da tenere accatastata sulla scrivania.

Rita Pani (APOLIDE scrittrice)


Comments:
Allora, è andata bene vero? Ne ero certa!Non son potuta venire perchè soffro di una fastidiosissima sciatalgia che non mi consente grandi spostamenti o lo star in piedi e sono veramente dispiaciuta di non esser potuta esser lì!
Hai una grande dote...l'ironia e l'umanità e spero che queste doti, prima o poi (meglio prima) ti diano altre soddisfazioni tra le quali quella di esser utile a tanti cerebrolesi.
Ciao :-))))
Mietta
 
Grazie dai tuoi fan della Sardegna..e continua sempre a scrivere che altrimenti papi non mi vuole più in casa se non porto i "fogli scritti dalla signora" :)
Un bacione
Cry
 
Uhhhh Cry... ti prego, "La patata perfetta" Noooooo. Non stamparla. :-D
 
Ciao Rita Guevina, leggendo il tuo articolo- eccellente- ed i gratificanti commenti, mi sono sentito un ESCLUSO perchè non ho saputo in tempo di questa PRESENTAZIONE dei tuoi libri( che ho letto con grandissimo interesse, come già sai). Se tu mi avessi informato in tempo mi sarei sentito in dovere di onorarmi di partecipare spiritualmente e di attestare ciò con l'invio di un fascio di fiori. Sono mortificatissimo e, come tuo fan, me ne dolgo moltissimo.Spero che vorrai tenermi presente per tutti i tuoi nuovi e futuri SUCCESSI LETTERARI. Un abbraccio. Antonio.
 
"Grazie ancora una volta a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per i libri e la lettura.

E grazie anche a tutti coloro che da anni ormai mi seguono in questo lento e arduo percorso di parole. Senza il vostro sostegno mi sarei fermata da un pezzo, avrei continuato a riempire carta da tenere accatastata sulla scrivania."
(Rita)

No! Grazie a te di condividere con noi il tuo talento, quel talento nello scrivere che fa si che tu riesca a dire quello che noi pensiamo, ma meglio di come sapremmo mai farlo noi.

Greetings
JOKER Ltd.
 
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