11.30.2009

 

2050 ... un tempo ragionevole

È probabile che nel 2049 i bisnipoti dei grandi della terra, si riuniranno al Polo Nord (unico angolo del pianeta ancora vivibile con temperature che oscilleranno tra i 6 e i 20°) per stabilire che dovranno fare qualcosa di utile per il clima, entro un anno. Magari inventare una fibra artificiale con le stesse caratteristiche dell’amianto, ma che non procurino l’asbestosi.

Da anni ormai si riuniscono in immense conferenze sul clima, stabilendo che entro il 2050 si dovrà trovare la soluzione. Tradotto, da anni ormai si vanno a fare un paio di giorni di vacanza senza avere la minima intenzione di risolvere un problema che altresì aggravano, con politiche da scempio ambientale nella totale e colpevole indifferenza.

Come sempre per le cose importanti si guarda all’America, e ora si può affermare senza timore di smentita, che per certe cose potrebbe sembrare un panorama assai migliorato, da quando a reggere l’impero c’era bush. Se non altro siamo sicuri che mai più verrebbero elargite perle di saggezza texana come: “Per risolvere il problema degli incendi in California, si potrebbero tagliare tutti gli alberi.” [bush] Si sa per esempio che uno dei metodi adottati dall’amministrazione Obama per ridimensionare la crisi economica, è stato il finanziamento delle energie alternative. Di contro si sa anche, però, che questa alla lunga potrebbe essere la nuova e deleteria “bolla” che porterà esattamente al punto di partenza. Ma che ci vogliamo fare? Prima il capitale poi tutto il resto.

Per questo quindi il 2050 sembra essere un buon numero. Un buon numero di anni per finire di depredare i giacimenti petroliferi, un buon numero di anni per cannibalizzare le economie dei paesi produttori, un buon numero di anni per mettere una distanza tra i colpevoli e la responsabilità morale, politica e chissà mai penale.

Riunire i grandi (bastardi) del mondo resta comunque un momento importante, sempre molto curato nei dettagli coreografici, molto importante per discutere e fare affari. I riflettori si accendono, le parole si sprecano, e le immagini restituiscono l’illusione che ci sia davvero qualcuno che pensa a noi. La realtà invece è quella che, salvo qualche paese virtuoso che applica una personalistica politica a tutela dell’ambiente, il resto del mondo se ne fotte allegramente, sempre seguendo l’unica religione possibile a venerazione del dio denaro.

E anche qua l’Italia si distingue nel peggio tra il peggio, al pari dell’Africa e del mondo dimenticato. I rifiuti tossici in mare, i finti termovalorizzatori e l’immondizia scomparsa, le inchieste per disastro ambientale di cui non si sa più nulla, gli affari della mafia e tutto il peggio che vi può tornare alla mente. Vi siete accorti che ormai da quasi due anni, nessuno parla più delle centraline di rilevamento del pm10 nelle città, delle targhe alterne, delle domeniche a piedi? Sono i miracoli di questo governo probo, che fa scomparire l’inquinamento, i ricoverati per patologie polmonari da esso derivanti, e che giura: si tornerà al nucleare.

Magari nel 2050 ci sarà un mio nipote a scrivere: “Miiiiinchia! Troppo avanti mia nonna!”

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Già le centraline, le targhe alterne e le domeniche a piedi erano dei pannicelli caldi...ora nisba! All'improvviso con un tocco di bacchetta magica l'inquinamento non c'è più....fantasie di komunisti fissati! Del resto anche alcuni grandi scenziati continuano a sostenere che il clima non è vero che stia cambiando..ma son corsi e ricorsi.Intanto noi però ci aggiungiamo del nostro rovinando un pianeta in sè perfetto...non hanno ancora capito che la terra non morirà,saremo noi a togliere il disturbo!
Mietta
p.s.le scorie del nucleare (ma poi chi ci crede che le faranno le centrali..campa cavallo!)le porebbero mettere in orbita intorno alla terra :-DD
 
Ci avevano creduto... qualcuno, assurdo, ci crede ancora al progresso!
Il progresso che ci ha defraudati della dolce morte, commossa, “confortata di pianto”... la morte che a volte poyeva ance essere la benvenuta, per stanchezza di anni nel proprio letto. Il progresso ci ha regalato la morte non dovuta,
La scienza, la tecnica, la medicina!... Miracolosa, la medicina, e fottuta la morte!
Bisognava spingersi fin alla frontiera!
Alla frontiera!
E alla frontiera l’umanità ha trovato le nuove malattie... le malattie del progresso, le città cariate da fumi e miasmi... cancro, polmoni incatramati... maciullati della strada... chemioterapizzati... aborto settico... suicidi... cervelli in pappa...
Avanti così!... le sorti meravigliose e progressive.
E la morte con tortura comminata dalla medicina dei miracoli.

Luigi
 
Nel fratempo, gli organizzatori di questi eventi ridono mentre riempiono le tasche.
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?