10.15.2009

 

L'eccellenza.


La ministra brambilla riferisce l’intenzione di “organizzare un pool” per mostrare agli italiani e all’estero le nostre eccellenze. Perché il problema è lo sputtanamento in atto da parte della stampa comunista sia italiana che estera, che rema contro spinta dall’anti italianità, e incapace di attenersi alla regola dell’ottimismo.

In principio ho pensato che non ci fosse bisogno di un pool per stilare una classifica delle nostre eccellenze; sono sotto gli occhi di tutti: le scuole a cui crollano i soffitti, un popolo ignorante che non legge libri e giornali, il popolo di Internet che diminuisce per i costi proibitivi di un servizio scadente, gli ospedali che chiudono, la ricerca affossata dai tagli, la corruzione istituzionalizzata, l’evasione fiscale risanata da scudi e alabarde spaziali, piogge che portano via vite umane e case, un puttaniere maniaco al governo, lavoro nero, spazzatura incendiata sulle strade, trasporti inefficienti o fautori di stragi, reti idriche da terzo mondo, autostrade in costruzione da trent’anni, criminalità organizzata, criminalità giovanile, le ronde, il razzismo, la negazione del diritto di studio ai disabili provocata dalla sparizione degli insegnanti di sostegno, l’omofobia che ci procura una reprimenda dell’ONU, il razzismo, le riorganizzazioni dei partiti fascisti, la repressione …

Dopo ho pensato che sono proprio una dannata comunista anche io, e ho dovuto ammettere che per quanto riguarda il turismo, è vero che abbiamo l’eccellenza:

La nostra terra, il mare, i monumenti, le chiese e l’arte, la cucina con i prodotti mediterranei.

Ma siccome insisto ad essere comunista:

La terra violentata dagli abusi edilizi, dalle fogne a cielo aperto, dalle discariche abusive, gassificatori che bruciano qualunque cosa e producono arsenico e diossine, la devastazione di anni e anni di industrializzazione selvaggia che la terra l’ha avvelenata, gli incendi su commissione che hanno devastato i panorami, ma procurano aree edificabili anche nei parchi nazionali,l’amianto che non si riesce a smaltire e si occulta abusivamente.

Il mare: con le navi dei veleni inabissate, i depuratori delle fogne mancanti o non funzionanti che ad agosto fanno galleggiare la merda tra i bagnanti, la promessa di centrali nucleari, la raffineria di petrolio che fa il pieno di gasolio ai pesci, i cadaveri dei migranti, la svendita del demanio, le basi militari.

Le chiese e l’arte: laddove non devi pagare il biglietto per entrare non vi è più nulla, il patrimonio artistico o archeologico stipato in magazzini in affitto, la carenza di restauratori, la chiusura delle accademie d’arte, i musei costretti a chiudere, il Vaticano che se ne fotte e spende diversamente gli introiti dei mancati pagamenti allo stato italiano, un governo che se si tratta di arte e cultura vuol tagliare tutto tranne i 20 milioni di euro dati alla lega per il film storico girato in Romania.

La cucina: e qua è dura veramente. Diossina nelle mozzarelle, verdure cresciute con ormoni, frutta che non ha sapore, discariche nei campi agricoli, maiali in parlamento …

Però la ministra ha un piano: dare la possibilità agli alberghi a cinque stelle di aprire i casinò.

Rita Pani (cittadina onoraria del Burundi)


Comments:
Io voto per le calze a rete della Brambilla.
Non sarà eccellente il contenuto, le ritengo però molto valide, per la pesca dei tonni di montagna.
 
Sei proprio una comunista..ma come, siamo il paese do' sole, do' mare e d'a pizza cu a pummarola in goppa e non dimentichiamo il mandolino :-DD
Certo c'è di che andar fieri..ed infatti, checchè ne dica er conducator, di turisti se ne vedono sempre meno.
Questa estate, a Trani, ho parlato con il personale dei Beni Culturali addetto al controllo della rocca...non hanno un baiocco neanche per far cantare un cieco, niente penne e il PC è rotto.
Hanno tagliato tutto quel che attiene alla cultura, e dire che con il ben di dio che abbiamo potremmo essere straricchi.Ne ha parlato molto bene Jacona facendo vedere anche quel che accade a Pompei etc.
Ma pensasse alle autoreggenti, quella...ministra per caso e per meriti sui quali non voglio neanche indagare.
e.c. ai costi del "capolavoro" cinematografico leghista:
"solo" 30 milioni di dollari, il 40per cento dei quali li ha messi la Rai (cioè noi). Il ministero, invece, ha catalogato il film alla voce "interesse culturale nazionale" e gli ha ammollato 1 milione e 600 mila euro.
E poi, miscredente che non sei altro, ora finalmente ci sarà il varo del ponte megafaraonico...di cui ai siciliani non importa un tubo, e la cui costruzione (se mai avverrà veramente) distruggerà due città e tutto il loro territorio.
A chi andrà in eredità 'sta sola? Ovviamente a chi verrà dopo e saranno caz.. loro!
Complimenti, hai fatto un'analisi puntuale...peccato che non se la facciano tra sé e sé i tanti italioti...ma per far ciò occorrerebbe onestà mentale e la cultura...quella parolaccia ormai in disuso!
Mietta :-)
 
Scusa Rita, vedrai che incremento di turismo quando ci sara` il ponte sullo stretto che, cosi` sara` ancora piu` ..... stretto!!!
 
Davvero ottima l'analisi, soprattutto quelli dei maiali in parlamento
 
Ciao Rita per nome e conto di un nostro caro e valido compagno.
Francesco

FRANCESCO, PUOI PER CORTEESIA TRASCRIVERE QUESTO SCRITTO NEL BLOG CHE CI HAI SEGNALATO?


“A parte la suggestione degli argomenti e il pathos dell'esposizione, temo che post come questi non colgano l’obiettivo cui mirano ovvero, portarci fuori dall'orrore nel quale siamo precipitati. Penso sia sbagliato continuare a commentare le gesta di questi omuncoli. L’ironia dello scritto non ci fa superare la rabbia che ci avvelena la vita. Dovremmo invece ignorarli. Chi si proclama apolide deve imparare a vivere la sua esistenza dimentico delle Istituzioni e delle sue distorsioni. Lo dico perché troppo spesso ho sentito parlar male della televisione nell’ambito di un programma televisivo. Perché troppo spesso si protesta contro l’inquinamento masticando chewin-gum a cavallo di una motocicletta da 1000 cc. Dobbiamo cacciarli via dai nostri pensieri, imparare a fare a meno di loro. Negare la loro esistenza è assai più adeguato che combatterla con chiacchiere e denunce che vengono opportunamente soffocate ed incanalate dai padroni del mondo.

Insomma, credo sia giunto anche per noi il momento di dare seguito al processo di sganciamento ed autonomia dal sistema economico vigente. In fondo c’è un solo motivo per il quale ancora ci passano uno stipendio o se preferisci, ci tengono in vita. Gli siamo utili. Abbiamo neuroni e muscoli da sfruttare. Siamo materia a loro disposizione…poco contano le nostre denunce e la nostra ribellione. Hanno eserciti e redazioni per rendere nulla ogni reazione. L’unica strada percorribile è quella della desistenza, della decrescita, dell’anoressia dei consumi…una strada che se percorsa con intelligenza e rigore può fare assai più danni di un blog informato e pieno di idee come il tuo. Spegnere le televisioni, rivedere i linguaggi, riscrivere i modelli e cancellare dalla nostra grammatica le regole e gli algoritmi che ci tengono ancorati al grande carrozzone dell'economia globale. Lasciare gli scaffali dei centri commerciali e precipitaci in una salvifica e definitiva interruzione dei consumi. Aggiustare ed accomodare gli oggetti che agli altri (quelli che vivono nel sistema) appaiono inservibili e miserabili. Montare in bicicletta ed impugnare la zappa. Lasciare scoppiare di autovetture i parcheggi delle grandi industrie che da un lato sfruttano, umiliano, licenziano e dall’altro accolgono incentivi statali. Abbassare i ritmi laddove ci dicono che per uscire dalla crisi bisogna assolutamente elevarli.

Lasciamoli ai loro traffici ed alle loro squallide feste all'insegna del miserabile ottimismo. Finiranno col divorarsi l’un l’altro, incapaci come sono di cogliere il senso intimo e profondo del nostro passaggio su questo meraviglioso pianeta. Solo stando lontani dal male, persino dimentichi della sua esistenza, potremo ritornare ad essere: uomini...almeno spero.

non senza i necessari dubbi e la dovuta ammirazione per il movimento di pensiero che generi con il tuo spazio informatico

Francesco Aliperti Bigliardo
un serial cleaner di periferia”
 
Il discorso del "valido compagno" è valido. Ma potresti dirmi in privato, chi è?
Ritacuriosssa
:)
 
In linea di principio riterrei anche io percorribile la via della desistenza....ma son sicura che a poco servirebbe. Cioè, servirebbe ma unita ad un movimento di ribellione a questa politica politicante.
I motivi dei miei dubbi?
Spegnere le televisioni:
-noi in casa non abbiamo la famosa macchientta auditel e quindi spegnamola pure,ma al sultano ed ai suoi sudditi non gli scuciamo un baffo!
riscrivere i modelli:
-bello ma bisognerebbe trovare gli allievi disposti ad apprendere un nuovo modo di vivere...ce ne sono?
lasciare gli scaffali dei centri commerciali e precipitaci in una salvifica e definitiva interruzione dei consumi:
-bè, o diventiamo anacoreti e non vedo come! Però si potrebbe smettere di acquistare prodotti pubblicizzati cominciando da quelli di una casa che produce ottima pasta ma che è la maggior ssotenitrice pubblicitaria delle tv del sire ed andare a far provviste nei discount.
Si potrebbe, chi può e ne ha la possibilità, coltivare il famoso piccolo orto che tante città stanno mettendo a disposizione. Ma poi...non si campa di sola aria.
Potremmo smetterla di andare in auto, usare la bicicletta o i mezzi pubblici. Potremmo non acquistare i libri editi dalla Mondadori o non vedere film prodotti da Medusa.
Però alla fine, facendo i conti della massaia, in quanti avremmo nuociuto a costoro....ipotizziamo anche un milione di persone...il resto compra e usufruisce e quindi sarebbero poche gocce in un mare.
Alla fine più di questo non vedo possibile....tranne andarsene a vivere su un cucuzzolo di montagna e darsi alla vita eremitica.
Mah, può darsi che abbia detto sciocchezze..ma non è così facile e soprattutto non così incisivo.
Mietta
 
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