8.16.2009
Goldrake del consiglio
Lo sanno tutti, perché da tempo se ne parla: il comune di Fondi avrebbe dovuto essere commissariato per sospetta infiltrazione mafiosa. Ieri il proclama del Goldrake del consiglio, che si impegnava a sconfiggere le forze del male, e successivamente la notizia che il comune di Fondi sta bene come sta. La domanda, allora, sorge spontanea: “Ma cosa intenderà per forze del male?”
Ricordando la dichiarazione in campagna elettorale con la quale il padrino e il capo cosca dell’utri (condannato a 9 anni per associazione esterna alla mafia) attribuirono a Vittorio Mangano lo status di eroe, è palese il fatto che criminali e mafiosi non siano annoverabili tra le forze del male. E allora?
E allora, ho il legittimo sospetto che le forze del male, siamo noi. Noi comunisti, senzienti, giornalisti, magistrati, società civile in generale.
Ma va bene, non è un problema, tanto per fortuna c’è la lega. È quella forza politica schierata dalla parte del cittadino padano, fatta di ministri e deputati della Repubblica Italiana, che gridano a giorni alterni alla secessione. Insomma, dichiarano guerra allo stato che rappresentano, restando ovviamente impuniti e al propri posto sebbene condannati, anche in via definitiva, per reati che vanno dal vilipendio alla concussione, dall’istigazione all’odio razziale, all’eversione.
Ma anche questo va bene, perché tutto sommato ci sono problemi più seri e incalzanti: la lingua e il dialetto, e se non bastasse la ciclica minchiata dell’inno di Mameli, da sostituire con “Va pensiero” od “O mia bela Madunina” in vero invisa ai veneti, che meglio vedrebbero “La biondina in gondoeta”. Questo è davvero preoccupante, perché disfatta l’Italia, non vorrei che si disfacessero anche i padani. Ci vuol poco ad infiammare gli animi di questi tempi.
Potrebbero davvero sembrare le ultime minchiate di una manica di maniaci, ma siamo seri: in Abruzzo, ancora ieri c’era chi chiedeva un autografo o chi applaudiva al passaggio di Goldrake. E allora c’è da aggiungere: ben vengano tutte le minchiate leghiste, una scuola futura che insegni i dialetti e uccida la lingua italiana, il colpo finale alla cultura e alla curiosità di sapere. Ben venga la guerra civile. Perché è là che tra un sorriso e un altro stiamo finendo.
Rita Pani (APOLIDE)
Se loro faranno suonare le loro trombe noi siamo pronti a far suonare le nostre campane, da Cagliari a Palermo; da Bari a Napoli e da Pescara a Firenze e via via fino a Milano ed a Ponte di Legno, ove si annidano i nuovi barbari che stanno strozzando l'Italia intera. Ciao. Antonio.
Massi' va, pur di liberarsi di Bossi (e qualcun altro ovviamente) ci sto, quando si comincia?
massimo
Resto sempre piu' dell'idea che se li lasciassimo fare, prima o poi annegheranno (gli italidioti) nella loro merda. Dobbiamo solo valutare come e quando mandare a fanculo lo stivale.
Dopo, si potrebbe tornare, ma forse anche no. 20 anni di fascismo, una guerra mondiale, occupaziona nazista, e ci risiamo. Forse sono le persone ad essere bacate. O magari e' qualcosa nell'aria (le onde radio delle tv?) che rincoglionisce.
Ieri commentavo in privato con Rita: calano le spese, tranne che per i cellulari che raddoppiano (il giornalaista parlava di incremento del 187% ma conoscendo i giornalisti e la loro scarsa dimestichezza con la matematica direi che intendeva dire che sono quasi raddoippiate le vendite).
Greetings
JOKER Ltd.
Caro Massimo, prima di cominciare bisogna organizzarsi e mi pare che tu sia l'unico,oltre me, che abbia risposto all'appello.Bisogna coinvolgere la gente e sensibilizzarla a riconoscere " lo stato di necessità" in cui ci troviamo. Ciao. Antonio.
Organizzarsi? In Italia? E per di piu', magari, a livello ideologico? (e si perche' senza ideologia - e senza soldi - non si organizza nemmeno un torneo bocciofilo).
Hai visto mai? Metti tre italiani in una stanza a parlare di politica e tempo 2 minuti son la che litigano per 5.
Il tuo ottimismo e' lodevole e se non fosse per Oprah Winfrey sarei portato a condividerlo.
Tuttavia non dimentichiamo che una massa e' - stranamente - composta da un insieme di individui. Una banalita', se vogliamo, che molti tendono a sottovalutare.
Credo che qualsiasi sforzo in qualunque senso dovrebbe sempre e solo partire dall'individuo, indipendentemente da quanti condividano le sue idee, fini, principi ecc. Costui, l'individuo, dovrebbe anche fare a meno di tener conto frivolezze quali il posto di lavoro, le maganellate, le pallottole ecc. - posto che tali fini e principi abbiano una consistenza che vada al di la' della mera velleita'.
Quello che volgio dire e': sei sicuro che non ci sia niente che tu possa fare senza dover contare sugli altri?
Ciao
massimo
@ Antonio: coraggio, anche se sembrerebbe, non siamo soli.
massimo
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