7.11.2009

 

Quer pasticciaccio brutto del violentatore seriale.

Sui palchi dei comizi, amebe fasciste diventarono uomini agli occhi dei cittadini stanchi e spaventati, dai negri e dagli zingari puzzolenti che violentavano le donne e rubavano i bambini. E l’Italia pilotata dal nuovo vecchio che avanzava, ebbe anche le sue notti dei cristalli, in cui cittadini per bene, esasperati dalla violenza, diedero fuoco alle misere abitazioni di cittadini di razza inferiore, buoni di giorno per pulire i culi dei nostri anziani, per raccogliere i nostri rossi pomodori, per costruire le nostre case, e criminali di notte.

Ci sembrò quasi, d’un tratto, che l’Italia potesse essere unita, da Milano a Napoli, da un unico e solo scopo: scacciare l’invasore. Ancora oggi, a un anno da certi fatti, nessuno sa come e perché, per quale strano caso del destino, l’eroico cittadino salvatore di una ragazza del Lesotho violentata da un rumeno, qualche giorno prima avesse firmato, davanti ai fotografi, un patto per la sicurezza col poi sindaco fascista di Roma.

La sicurezza. Prima di tutto la sicurezza. Gli operai, da dove vengo io, un tempo scendevano in strada a gridare “Pane e lavoro!” La gente, la gente per bene, ora stava in piazza a chiedere “sicurezza e meno tasse.” Segno dei tempi che cambiano, ci dicevano. Fino ad allora, qualche volta avevamo sbuffato per il tizio che fuori dal supermercato insisteva per avere in pegno il nostro carrello euro dotato, altre volte – e pure io – acecamo storto il naso e gettato gli occhi al cielo, quando nelle metropolitane, insieme a noi saliva il fustigatore di organetto, che dopo averci fracassato l’udito con suoni di gatti in amore vagamente simili a qualche antica melodia, pretendeva pure d’essere pagato. Ora erano finalmente diventati mostri da combattere, da incendiare vivi in nome della sicurezza.

Non ci crederete, ma finite le elezioni, e con l’istituzione delle ronde padane, nazionali, nazifasciste o di gente per bene che trovava più eccitante passeggiare la notte che giocare a bocce, i rumeni smisero di violentare le donne e gli zingari non rubarono più i bambini.

D’un tratto però, ecco comparire lo stupratore seriale. Organizzato, compulsivo, con mephisto. Io nemmeno sapevo cos’era un mephisto (ero rimasta al romanzo di Klaus Mann). Per mesi ha violentato donne nei garage delle proprie abitazioni, ci dicono ora, per mesi ha imperversato violentando tre (ma forse dodici) donne. Ed è strano perché se ripercorriamo la cronaca di Roma, in questi ultimi mesi, a parte uno stupro ascrivibile ad un rumeno, non risulta nulla. Nessuna traccia del contabile, prossimo avvocato, fidanzato, possessore di casa e auto. Niente di nulla, e tanto meno niente delle donne violentate. Ma per fortuna la vera notizia c’è, e tutto il resto può essere facilmente scordato: non è uno zingaro puzzolente, non è un rumeno, non è nemmeno negro né tantomeno islamico. È però un fottutissimo coordinatore di un circolo del PD.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Nell'apprendere la notizia mi sono vergognato io per lui e quando ho visto il suo volto sullo schermo gli ho letteralmente sputato in faccia. Come può un giovane di 33 anni fare lo stupratore, con tutte le donne che si offrono a pagamento o per amore? Non è capace di conquistare una donna volitiva e sensuale che sappia soddisfarlo? Come può un uomo godere di un rapporto sessuale se non c'è amore, simpatia, trasporto e sentimento reciproco?Pensavo a queste cose e mi dicevo che lo stupratore è un sottoanimale con le sembianze, sole le sembianze, umane(o umanoidi?). Ciao. Antonio.
 
Umanoidi.
 
Bellissima riflessione . Complimenti davvero. Peccato che questo è Paese nel quale siamo ostretti a vivere.
 
Nell'apprendere la notizia mi sono vergognato io per lui e quando ho visto il suo volto sullo schermo gli ho letteralmente sputato in faccia.

Lo hai in pratica gia' condannato. Che sia o non sia lui poco importa.
L'agnello sacrificale (o il capro espiatorio) e' stato trovato. Ora dalli al mostro.
Che bella gente in questa nazione.
Ti auguro di trovarti anche tu in stato di presunzione di innocenza, e che altri la ignorino come ora fai tu.

Il resto delle considerazioni le condivido, ma accanirsi contro un sospettato, uno che potrebbe essere stato incastrato (cfr. questo link http://www.gennarocarotenuto.it/9264-labbiamo-preso-il-babau/) per far fare bella figura alla polizia, mi sembra davvero poco civile.

Greetings
JOKER Ltd.
 
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