6.09.2009

 

E si torna alla routine

Una delle deputate veline europee ha fatto la sua prima dichiarazione, e in pratica ha detto (cito a memoria) che lavoreranno così tanto, che prima o poi qualcuno le dovrà dire: “Basta! Adesso alzati!” (l’ha detto davvero quasi così). Temo che d’ora in poi il nostro lessico subirà una nuova trasformazione, e non avremo più gli stacanovisti ma le levinskiniste. Troppo facile come battuta, parliamo di cose serie: Topolanek. Si è pentito e anche lui ha dichiarato: “Considero un grande errore quelle ferie a Villa Certosa: la stampa della Repubblica Ceca ci perseguitava, non ci faceva uscire. Non approfitterò mai più dell’offerta di nessun politico per dover poi passare le ferie tenuto d’occhio dai carabinieri.”

Ma tanto cosa importa al cittadino elettore che l’esercito, e le forze dell’ordine vengano impiegate per la salvaguardia degli uccelli? Ecco, al massimo Villa Certosa dovrebbe essere controllata dal corpo dei barracelli del comune di Arzachena. Avrebbe senso, magari con i volontari della LIPU, perché ho il sospetto che oltre ad essere una villa, possa essere anche una grande riserva naturale di folaghe (e questa la capiranno solo i miei acuti lettori sardi).

Dovrei restare seria, perché il momento è grave, ma non ce la faccio perché oggi ci sono state anche le buone notizie, finalmente: diminuisce il ricorso alla cassa integrazione. Lo hanno detto a gran voce tutti, e il messaggio trasparente è che la crisi rallenta. BALLE. Le richieste di cassa integrazione sono in diminuzione perché si è iniziato a licenziare pesantemente i precari, che nonostante le chiacchiere da campagna elettorale, in Italia, non è ancora un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori precari.

E la campagna elettorale è finita e quindi si può passare alle tanto agognate riforme, che ci veicoleranno fuori dalla melma della crisi economica e sociale nella quale ormai da tempo sopravviviamo. Infatti sta per essere varato il decreto contro le intercettazioni telefoniche, e anche l’avvocato del presidente del Milan si è sentito in dovere di dichiarare qualcosa: “non accettati i suggerimenti dell'antimafia.” La cosa triste è che tutto questo ha pure una logica.

In molti mi avete chiesto un’analisi più decisa del voto, e ora risponderò a tutti come ho risposto a qualcuno: “Più che l’analisi del voto, in Italia, bisognerebbe fare l’esame autoptico del votante. Giusto per levarsi la curiosità di vedere che accidenti ha dentro la testa.”

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Concordo con la tua analisi del voto .. cosi' forse si potrebbe capire ... ma ne dubito .. come milioni di votanti abbiano dato preferenze a personaggi .. il nano in pole position .. che non andranno mai a sedere nel parlamento europeo ... ma che c'ha sta gente nella zucca oltre all'aria emessa dalle flautolenze vocali sempre del nano di arcore ?
 
Guarda che in se il parlamento europeo e' una bufala. CEE sta' per comunita' ECONOMICA europea. ECONOMICA. Non politica, sociale o sarcazzi cari. E-C-O-N-O-M-I-C-A!!! E non nel senso che costa poco. Il parlamento (due sedi, clonate, stanno parte dell'anno in una e parte nell'altra, con uscieri, impiegati e quant'altro duplicati) costa un botto di soldi. La CEE mette becco solo sulla curvatura massima ammessa per le zucchine (assieme alle fave dovrebbero infilarsele dove immaginate), o il diametro della pizza (dopo le opinioni i gusti in fatto di piza sono uno die diritti inalienabili dell'umanita'). Hanno fatto solo una cosa buona (per caso e perche' all'epoca faceva comodo ai paesi ex-area URSS) che e' stato bloccare la brevettabilita' del codice.

Invece, non fosse altro che per la speranza di andare in culo al nano e ai legaioli, andro' a votare (SI) al referendum antiporcata. Se LUI ha detto che non suportera' il referendum, e gran parte dei politici (mi spiace che Fini sia per il SI, anche se e' solo perche' vuole candidarsi come anti-nano all'interno della destra in attesa dell'inevitabile crollo di consensi) dicono che votare SI sarebbe un danno, beh cazzo, faccio come uno dei due protagonisti del romanzo scritto a 2+2 mani(*) da Paco Ignacio Taibo II e il Subcomandante Marcos, e mi faccio chimare Contreras (equivalente sudamericano di Bastian contrario).

Per ripondere all'amico che si firma antipolitico:

1. Cito un comico di una trasmissione tv su MTV (Central Station): "Colpa vostra! Per assistere allo spettacolo (gratuitamente n.d.r.) avete pagato con aria, e tutto quello che riceverete indietro saranno scoregge!".

(*) Il romanzo e' stato scritto un capitolo a testa dagli autori. Vista la distanza fisica (Paco abita nel Distrito Federal, che poi sarebbe Ciudad do Mexico, mentre il subcomandante Marcos vive nelle foreste del Chiapas) scrivevano un capitolo e lo mandavano all'altro che porseguiva da li. Non e' una novita'. Un gruppo di scrittori irlandesi, capitanati da James O'Connor (il fratello di Sinhead) hanno scritto un giallo, con un capitolo a testa partendo da dove aveva finito l'autore precedente. Godibilissimo).

Greetings
JOKER Ltd.
 
Tutto giusto. Soprattutto il riferimento alla cassa integrazione. perchè bisogna ricordare che quella ordinaria è molto limitata nel tempo e non copre la lunghezza di questa crisi. In questo periodo la CIG sta finendo in molte fabbriche, per questo stanno diminuendo le ore di CIG. Ma quando questa finisce, non rimane che il licenziamento.
Se in campagna elettorale re Silvio IV raccontava che viviamo nel paese dei balocchi, ora, ad elezioni concluse, si tornerà a non parlarne proprio.
 
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