5.13.2009

 

Nuculare, si dice.


Per fortuna siamo in Italia, e quando in Italia si parla di energia, si sa, non è mai una cosa seria. Tuttavia è meglio stare allerta perché il senato ha dato il nuovo via al nucleare, nonostante il referendum del 1987, ma soprattutto perché come al solito, quando questo governo persegue qualche obiettivo criminale, si avvale del segreto di stato.

Dicevo che per fortuna in Italia il settore dell’energia non è mai stata una cosa seria, ma una fonte di facile speculazione e ladrocinio, dove i soldi si perdono nelle progettazioni, nell’acquisto delle aree di proprietà degli amici degli amici, nelle consulenze per la fattibilità, negli studi, per poi fermarsi all’atto del VIA (valutazione d’impatto ambientale) ed esser pian piano relegate all’oblio, senza che mai nessuno si chieda dove sono andati a finire i milioni stanziati.

Che ricorrere al nucleare nel 2009 sia una bestemmia, nemmeno ve lo rammento, come nemmeno vi rammento che in Italia esistono ancora le vecchie centrali nucleari da smantellare, le aree da bonificare e rimettere in sicurezza, e le scorie da smaltire, ricoperte da cemento crepato, o peggio in barili arrugginiti stoccati in capannoni a dieci metri da casa vostra. Inutile anche ricordare a chi preferisce pensare che il passato non sia mai esistito, che il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, in Italia, non è mai stato davvero preso in considerazione. Tutti i governi che si sono succeduti hanno preferito ignorarlo, lasciandolo in eredità a quello successivo, così ormai da una quarantina d’anni. Non voglio entrare nemmeno nel discorso del grande spreco e fallimento economico che ha la politica nucleare, è facile in Rete reperire ampia documentazione.

Sardegna, Puglia e Piemonte, queste le regioni che si aggiudicheranno l’ambito premio. Penso a Capo Comino visto dal mare, e ai torrioni di una centrale, o Pula. Ma anche la costa di Ostuni, in Puglia, che ho la fortuna di conoscere. Provo a immaginare, e penso che per evitare lo scempio, persino una “guerra” avrebbe senso.

Perché? Perché siamo in Italia, e c’è sicuramente chi è abbastanza stupido da dire: “ma il nucleare di oggi è diverso, e pulito!” Stupido come colui che crede, senza sapere, che l’Italia sia davvero l’unico paese europeo in cui un “semplice” termovalorizzatore, sia inquinante quanto il traffico di una città nemmeno troppo grande. Idiota al punto di non aver curiosità di sapere che, mentre in Germania un termovalorizzatore brucia rifiuti rigidamente selezionati, e ogni termovalorizzatore sia sottoposto a innumerevoli controlli quotidiani dell’emissioni di fumi, in Italia, ogni termovalorizzatore ricerca emissioni di diossina, solo tre volte all’anno, e di solito sempre nei momenti più favorevoli alle ridotte emissioni. Per questo, a volte capita, che i carabinieri del NOE vadano a prendere interi staff dirigenziali, come capitato relativamente da poco a Terni, dove il poco inquinante termovalorizzatore bruciava rifiuti tossici e nocivi.

Provate solo a pensare cosa potrebbe accadere in una centrale nucleare italiana, costruita magari dall’ IMPREGILO, che vanta il merito della gestione dei rifiuti napoletani, della costruzione e gestione degli inceneritori napoletani, dell’ospedale dell’Aquila, e di tutte le porcate che sicuramente mi sfuggono.

Morire di leucemia sicura, far nascere bambini deformati o morire in “guerra” per evitare questo? Io non ho dubbi su quello che farei.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sei veggente o hai letto la carta per incartare il pesce? (I giornali soo a quello servono). Visto che il Ponte sullo stretto invece di farlo fare ad un odontotenico capace lo hanno affidato indovina a chi, tagliando fuori il concorrente (Astaldi) a chi poteva venire affidato quest'altro lavoro? Mi chiedo se quali partecipazioni abbia il preficiente del coniglio in quell'impresa li. Poi faccio una ricerca rapida e salta fuori che:


"Poichè Mediolanum è azionista di Mediobanca e Mediobanca è azionista di Sintonia S.A. e Sintonia è azionista di Atlantia S.p.A. che oltre a controllare la Società Autostrade (sulle cui rinnovo delle concessioni qualche perplessità è stata espressa) è a sua volta azionista di CAI alias la nuova Alitalia, per Berlusconi, non sarebbe stato più elegante festeggiare la CAI a proprie spese piuttosto che a carico dei contribuenti?
Ai contribuenti erano già stati accollati i debiti della vecchia Alitalia mentre lo stesso Berlusconi ha garantito ai "patrioti" della CAI che con l'acquisto di Alitalia ci avrebbero guadagnato."
[Fonte http://www.forum.rai.it/lofiversion/index.php/t245637.html]

E ancora:

"IMPREGILO: UN PO' DI AZIONARIATO (PASSANDO PER CAI)
Alla data del 9 aprile 2009, secondo i dati della CONSOB, Azionisti rilevanti di IMPREGILO SPA sono:

IGLI SPA con il 29,866%

ASSICURAZIONI GENERALI SPA (tramite controllate e partecipate) per il 2,755%

JPMORGAN ASSET MANAGEMENT (UK) LIMITED con il 2,177%
JP Morgan è quella banca che secondo Repubblica avrebbe scommesso sul default dell'Italia; a seguito di detto articolo JpMorgan ha smentito di vendere un prodotto strutturato «che implichi o indichi una visione negativa sul credito della Repubblica italiana»; anche se infondata la "scommessa" sul default italiano, quello delle banche è diventato proprio un bel mestiere con "scommesse" che vanno dalla svalutazione delle monete nazionali (come nel recente caso dello zloty polacco che è costato l'annullamento da parte del governo polacco di una consulenza alla Goldman Sachs che "scommetteva" sulla svalutazione) all'aumento delle materie prime, come nel caso di un fondo d'investimento della banca belga KBC che scommetteva sull'aumento di grano, zucchero, caffè, soia e cacao salvo poi dover ricorrere agli aiuti dello stato belga quando s'è fatta sentire la crisi di questa prodigiosa finanza.
Impregilo, come si può vedere, controlla e partecipa centinaia di altre aziende.
L’azionariato di IGLI SPA, secondo un comunicato stampa di Autostrade S.p.A. del 27 febbraio 2007 risulta ripartito in tre quote paritetiche (33.3%) detenute da Argo Finanziaria S.p.A. (Gruppo Gavio), Autostrade per l’Italia ed Immobiliare Lombarda S.p.A. (Gruppo Fondiaria-SAI); proviamo a ricostruire parte dell'azionariato prendendo ora in esame Autostrade per l'Italia, controllata al 100% da Atlantia S.p.A. che tra l'altro è uno dei principali azionisti di CAI.
Principale azionista di Atlantia Sp.A. è Sintonia.
Sintonia S.A. detiene il 30,06% di Atlantia attraverso la controllata (al 100%) Schemaventotto S.p.A. a cui va sommato un ulteriore 8% detenuto direttamente da Sintonia S.A. per un totale appunto, di 38,06%.
Il 79,08 di Sintonia SA è detenuto da Edizione S.r.l. (la finanziaria della famiglia Benetton), l'11,88% è nelle mani della Goldman Sachs, il 6,49% da Mediobanca mentre GIC detiene il 2,55%.


"Il Government Investment Corporation (GIC) di Singapore è un fondo sovrano fondato nel 1981 per gestire le riserve estere dello stato. Gli investimenti sono gestiti da tre sussidiarie focalizzate sui mercati pubblici (GIC Asset Management ), sulle private-equity (GIC Real Estate) e sui rimanenti settori (GIC Special Investments)." Singapore, oltre ad essere stato al centro delle attenzioni dell'opinione pubblica per la legalizzazione della vendita degli organi umani è rinomato per la tutela del segreto bancario che prevede la carcerazione per chi lo violi.
La banca d'affari (e super lobby) Goldman Sachs, lo scorso settembre ha ottenuto di potersi convertire (assieme alla Morgan Stanley) al ruolo di istituto tradizionale per salvarsi dalla bancarotta; era una delle più grandi ed affermate banche d'affari del mondo, tra i suoi ex dipendenti italiani può annoverare Romano Prodi, Gianni Letta, Mario Draghi, Mario Monti e Massimo Tononi. Nel 2008 ha avuto un fatturato di 53,579 miliardi di dollari ed un utile netto di 2,322 miliardi (contro gli 11,599 del 2007) ed ha chiuso il primo trimestre 2009 con profitti per 1,81 miliardi dollari.
Mediobanca è la banca d'affari leader in Italia, "gli azionisti di Mediobanca sono circa 55 mila. Soci che rappresentano poco meno della metà del capitale hanno stipulato un accordo avente lo scopo di assicurare la stabilità dell’assetto proprietario"; gli azionisti dell'accordo di blocco detengono il 45,2% delle azioni mentre il restante 54,8% è rappresentato da flottante; "la gestione dell’Accordo è affidata ad un Comitato Direttivo presieduto dal Dr. Cesare Geronzi"; tra i principali azionisti troviamo Unicredit S.p.A., Financière du Perguet S.A., il Gruppo Mediolanum (attraverso Mediolanum S.p.A. e Mediolanum Vita S.p.A.), il Gruppo Groupama, Commerzbank Auslandsbanken Holding Nova GmbH, Gruppo Italmobiliare (attraverso Franco Tosi S.r.l.ed Italcementi S.p.A. che tra l'altro controlla la Calcestruzzi), Gruppo Fondiaria SAI, Gruppo Assicurazioni Generali, Edizione S.r.l., Pirelli & C. S.p.A., Fininvest S.p.A., Santusa Holding Soc. Limitada (Banco Santander S.A.), etc. etc.
La composizione del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca è il seguente (fonte Consob - 08/04/2009)

Geronzi Cesare
Presidente e Componente del Comitato Esecutivo

Tronchetti Provera Marco
Vice Presidente

Rampl Dieter
Vice Presidente

Nagel Alberto
Amministratore Delegato e Componente del Comitato Esecutivo

Bernheim Antoine
Amministratore

Caso' Angelo
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Benetton Gilberto
Amministratore

Doris Ennio
Amministratore

Pagliaro Renato
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Ferrero Pietro
Amministratore

Ligresti Jonella
Amministratore

Pesenti Carlo
Amministratore

Berlusconi Marina Elvira
Amministratore

Bertazzoni Roberto
Amministratore

Ben Ammar Tarak
Amministratore

Palenzona Fabrizio
Amministratore

Cereda Maurizio
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Strutz Eric
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Bollore' Vincent Marie Claude Henri
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Azema Jean
Amministratore

Vinci Francesco Saverio
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Di Carlo Massimo
Amministratore e Componente del Comitato Esecutivo

Parlangeli Marco
Amministratore
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UMILE RIFLESSIONE
Poichè Mediolanum èazionista di Mediobanca e Mediobanca è azionista di Sintonia S.A. e Sintonia è azionista di Atlantia S.p.A. che oltre a controllare la Società Autostrade (sulle cui rinnovo delle concessioni qualche perplessità è stata espressa) è a sua volta azionista di CAI alias la nuova Alitalia, per Berlusconi, non sarebbe stato più elegante festeggiare la CAI a proprie spese piuttosto che a carico dei contribuenti?
Ai contribuenti erano già stati accollati i debiti della vecchia Alitalia mentre lo stesso Berlusconi ha garantito ai "patrioti" della CAI che con l'acquisto di Alitalia ci avrebbero guadagnato."
[fonte http://pensieroperaio.blogspot.com/2009/04/impregilo-un-po-di-azionariato-passando.html]

E parecchie cose mi si sono chiarite come per incanto.
 
E così,la spazzatura scomparsa dalla Campania è finita nella villa sequestrata a Sandokan ed il percolato scenderà nelle falde rendendo le acque, i prodotti della terra e le famose bufale più saporite.Avremo (poi, tra il dire e il fare...) le centrali nucleari vicino ad alcuni dei più bei posti d'Italia...e se dovesse capitare qualche incidente chissene, tanto più che morire non si può! Dopo il preficente le dèluge, a confronto Attila era un bravo ragazzo.Ma tutti zitti e boni, quasi fossero stranieri in patria.
Mietta
 
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