5.28.2009

 

Normale cronaca italiana

Una normale giornata italiana, nemmeno tanto calda dopo l’esplosione della bolla africana. Inizia con la lettura dei giornali, e subito si spera che quella sia l’unica famiglia napoletana poco numerosa. Hanno parlato nell’ordine la madre, il padre, la zia, l’ex fidanzato e per amore, solo per amore, un piccolo ruolo è stato ritagliato anche per il figlio morto. Domani mattina non mancheranno le dichiarazioni dei cugini, fino al quinto grado di parentela, e della signora del piano di sopra, che testimonierà come mai, nemmeno una volta, abbia sentito uno strano odore nell’ascensore dopo che ne era uscita la baby del papi.

Meglio non distrarsi in questo periodo di elezioni, e quindi rilanciamo la telenovela facendo finta che ogni giorno ci sia una novità. E chi se ne frega se mai nella vita ci è passato per la mente di comprare un giornale di quelli specializzati in pettegolezzi? Ormai non c’è più tanta differenza. La politica della televisione ha vinto. Ammettiamolo.

Quindi non è successo nulla, perché il presidente del milan ha giurato che nulla di piccante è accaduto tra lui e il gregge di donnette aviotrasportate a casa sua, per i festeggiamenti di capodanno. E tantomeno avrebbe potuto accadere con una minorenne.
Però di lavoro si muore. La povertà incalza, i vigili del fuoco protestano a L’Aquila, l’immondizia marcisce negli angoli di strada intorno a Napoli, è già stata aperta un inchiesta ad Acerra, il capo del governo insulta la magistratura, poi insulta chi lo contesta. Il ministro fisicamente più orripilante del mondo insulta la polizia, minaccia di chiudere l’Antimafia (sputando così sui cadaveri dei pochi eroi veri di questo triste paese che poi, magari, andrà a commemorare) la celere minaccia di scioperare perché da un paio di mesi non vengono retribuiti gli straordinari, il ministro per la scuola privata risponde alla preoccupazione dei presidi restati senza soldi grazie ai tagli, che se non sanno arrangiarsi sono incapaci. I viadotti costruiti dalla mafia continuano a franare, in Sardegna si iniziano a privatizzare le spiagge … e chi più ne ha più ne metta, tanto ogni giorno è un nuovo giorno per questo ridicolo paese da quarto mondo.

Un consiglio, se posso … andate ai seggi. Non vi dico di votare (ho anche io, ancora, qualche perplessità) ma annullate la scheda. Non lasciate le schede non votate in mano a questa banda di lestofanti. Se non vi va di votare, scriveteci tutte le parolacce che conoscete, in modo che inequivocabilmente nessuno possa impossessarsi del vostro voto.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
"il gregge di donnette aviotrasportate" da proprio l'idea. :-D
 
Io faccio di meglio. Siccome sono perfido in fondo in fondo, vado al seggio e dichiaro di rifiutare le schede. Gli tocca pure metterlo a verbale. E non possono neppure inventarsi che avendo scritto parolacce il voto vada a berlusconi ;)

Greetings
JOKER Ltd.
 
Occhio, però: le schede nulle, come quelle bianche, fanno il gioco di quelle votate regolarmente, perchè i seggi si assegnano sulla base dei voti validi. E dato che dalle nostre parti (politicamente, intendo) ci disperdiamo tra astensioni e nulle, mentre dall'altra parte il gregge vota compatto per il troll di Palazzo Chigi (quello che piglia per il culo i suoi elettori, dato che è INCOMPATIBILE la sua elezione a Strasburgo), conviene votare comunque, possibilmente nel modo che non possa arrecare vantaggi alla maggioranza (dato che certi partitini sono pronti a salire sul carro del vincitore).
 
@ masso
D'accordo! Ora bisognerebbe capire cosa convenga fare per non favorire 'sti delinquenti:
-puntare a non far raggiungere il quorum?
-oppure votare ma come?
Sul terzo son convinta di optare per il sì, ma sugli altri due?
Qualcuno sa darmi una dritta per evitare che il partito che prende più voti, ed è quasi certo che li prenderà il pdl, con il premio di maggioranza possa governare ad libitum. Siamo matti?
Mietta
 
Mi sono permesso di copiare il tuo invito al voto anche su un mio post .. citando il tuo blog naturalmente ... ciao
 
@ Mietta: il mio discorso era riferito alle Europee, non al referendum. E qualunque voto valido a liste che sicuramente non entreranno mai in coalizione con la P2L è una spina nel loro fianco.
Per il referendum, invece, voterò si alla scheda che riguarda la non candidabilità per più di una circoscrizione, no alle altre due. oggi come oggi. Magari se ne riparla più avanti.
 
Guarda che fino a che non cambiano testa (di cazzo) le masse di beoti che credono che lui sia "un figo", con qualsiasi sistema elettorale che non preveda, come alcune tribu precolombiane facevano, l'eliminazione fisica del "governante" a fine mandato, lui continua a vincere.
Ma le teste non le cambi. Gli italioti sono da sempre pronti a fare la scelta peggiore (prima mussolini, poi la dc, poi craxi, poi il berlusca).
E la cosa peggio e' che le nuove generazioni si dividono in larghissima maggiornaza in menfreghisti (o peggio apspiranti tronisti e veline) e teste (di cazzo) rasate. Quindi neppure un ricambio generazionale ci slava. SPeravo nelle altre etnie, ma il nano del governo, scusate il capo del governo, non vorrei lo si confodesse con brunetta, ha deciso, lui per tutti noi, che non e' un paese multietnico (lo invito a farsi un giro nele periferie, nelle zone attorno alle stazioni delle grandi citta', oppure nei posti dove c'e' gente che lavora, poi me lo sa dire) e quindi nessuna speranza neppure da li.


Greetings
JOKER Ltd.
 
Buon sabato

facciamoci due risate va !
A/D

http://www.youtube.com/watch?v=zRSLn1KmpiM
 
@ masso

Scusa, avevo letto di fretta. D'accodo su tutto...e grazie per il parere sulle votazioni del referendum. Per le europee anche io voterò che chiunque sia certo che non non si alleerà con lo psicopatico.
Mietta
 
La sinistra è troppo frammentata in partitini tutta contenta di non passare.

Il Pd non solo è di destra, (ci mancava solo la binetti che dà del leninista a fini perché parla a favore della laicità dello stato), ma è pure irrimediabilmente moscio e utilizzabile quando serve all'imperatore.

Non esiste il partito dei molti che leggono repubblica, che ascoltano radio popolare.

Per forza che votoantonio!

An mi
 
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