5.08.2009

 

L'ultimo metrò

Che poi, io, il metrò per soli milanesi, l’avrei lasciato fare. Il vagone colorato tutto di verde, con i simboli padani, e un cartello: “Carrozza riservata a soli milanesi.”

Poi avrei passato la voce, e avrei chiesto a tutti i milanesi “negri”, di munirsi di documento di identità, e di salire a bordo del futuristico mezzo. Perché non sembra, ma io vi garantisco che i milanesi negri ci sono eccome. Milanesi di terza generazione, probabilmente anche più milanesi di un meridionale leghista.

Dopo di che, negri a bordo, avrei aspettato il primo malcapitato della bassa bergamasca, o del varesotto, dai tratti tipicamente ariani e lo avrei denunciato alla ronda padana. Se poi, puta caso, fosse stato un veneto, un valdostano, o un tedesco dell’Alto Adige … la legge è legge, e va rispettata comunque.

Perché? Perché è impossibile (proprio contro natura) rispondere in modo intelligente ad un problema cretino. Questa è gente ignorante, sono persone squallide che odiano i gay ma sposano le mucche con rito celtico, e allora perché perdere tempo a spiegare la civiltà e l’evoluzione ad una manica di coglioni?

E poi, anche perché a me, questa cosa, avrebbe divertito tantissimo.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ma no, non rimanere indietro, legata a temi passati... qui si parla di "metropolitana", mica siamo come il vecchio sudafrica qui a milano, mica siamo razzisti e fascisti, il tram rimane libero per tutti, per ora. Intanto vediamo se qualcuno ha da dire qualcosa in contrario, capisci a me! Se non passa si vede che il pubblico non ha ancora capito l'antifona, vabbè, ci si riprova tra 6 mesi, che ce ne frega? Intanto insistiamo, insistiamo...

andrea mi
 
io c'ho degli amici musicisti di milano e abbiamo già suonato in metrò, davvero! Niente di preparato, solo che essendo acustici si può suonare in ogni dove, e se dall'altra parte dei binari ti stanno a sentire anche a costo di perdersi un treno, allora ce lo siamo persi anche noi (il treno) e abbiamo sospeso per un momento il tempo di tutti quanti.

Ma nel vagone dei "milanesi" potranno suonare i milanesi? E potrannno ancora suonare e cantare le canzoni in "swing" come una volta? Si potranno cantare Jannacci o Gaber, o Paolo Rossi e Dario Fo?

Forse sarebbero cavoli amari per certi che dicono di avere a cuore certe "identità", che magari all'alba del 2009 non si rendono conto che chi è nato a milano è milanese nonostante possa essere figlio di un "clandestino".

Una volta la musica degli zingari e degli ebrei influiva nel jazz, (un nome: Django Reinhardt) poi negli anni '70 gli Area introdussero le scale arabe nel pop di allora, detto jazzrock, seguiti dal Banco e dalla PFM in un'ottica più rasssicurante, mediterrranea, insieme poi a Mauro Pagani ex PFM. In tanti hanno cannabalizzato De André, ma le canzoni più belle non si sa chi le ha arrangiate, e suonano ancora e sempre meglio del pescatore con la pfm, per fare un esempio.

Nella musica, però, bene o male rimane impossibile imporre confini...
 
necessita di verificare:)
 
imparato molto
 
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