5.12.2009

 

C'è stato un qui pro quo....

Leggo e volentieri giro, da Misskappa

Mi ero persa nel dolore per la mia città distrutta e tralasciavo di informarvi su quanto il Governo sta facendo per noi.

Gli sfollati di L'Aquila e comuni e frazioni interessati dal terremoto sono circa 65.000. I dati ufficiali parlano di più 35.000 allocati nelle tendopoli. Le rimanenti persone si dividono fra quelli alloggiati presso le strutture ricettive della costa, dei quali non esistono dati annunciati, che sono per la maggior parte impiegati statali, insegnanti e rappresentanti della borghesia locale, e coloro che hanno provveduto personalmente alla propria sistemazione.

Nelle tendopoli, dove sono collocate nella maggior parte persone anziane e stranieri, la situazione è drammatica. E questo a poco più di un mese dall'evento. Bertolaso ha detto chiaramente che non sono previsti alloggi alternativi fino ad ottobre inoltrato, quando i moduli abitativi non provvisori saranno approntati nelle aeree ritenute antisismiche,che a tutt'oggi non sono state ancora espropriate.

Le tende sono caldissime durante il giorno, si raggiungono anche i 40 gradi, e fredde durante la notte. Le condizioni igieniche sono precarissime. Il cattivo odore è insostenibile. Sono in atto epidemie di dissenteria e brochiti e polmoniti. Mosche, zecche e ratti sono in attesa di disinfestazione. Di container o case in legno fornite dallo Stato non se ne parla. In pratica, non esistono. In città, dopo pochi giorni dal sisma distruttivo, sono apparse numerose case in legno, poste in mostra da ditte locali e non, per essere vendute. Molti le stanno acquistando. Ma questo può farlo unicamente chi dispone di un terreno dove allocarle. E, ovviamente, del danaro per acquistarle. Non mi risulta che nel comune di L'Aquila esistano zone messe a disposizione dal'amministrazione a tale scopo .

A tutto ciò va aggiunta la situazione disperata di quanti, commercianti ed artigiani e liberi professionisti, hanno perso il lavoro. Tra questi mi colloco anche io. I famosi 800 euro mensili ,tanto sbandierati dai politici venuti in passerella elettorale, non trovano riscontro alcuno in decreti reali.

Chi non usufruisce delle tendopoli o degli alloggi sulla costa può inoltrare domanda al Comune per avere un risarcimento pari a 100 euro al mese, 150 per gli ultrasessantacinquenni. L'impiegata del comune, alla quale ho consegnato la mia domanda redatta su un foglio di carta volante, ché l'amministrazione non dispone di computer, mi ha detto che non si parlerà di avere tale indennizzo prima di settembre, viste le condizioni nelle quali versa la macchina burocratica comunale.

Le case agibili, per le quali però il Sindaco non ha ancora fornito decreto di rientro, sono quasi il 50 per cento di quelle relazionate. Il 50 per cento di quelle che non si trovano in zona rossa. La zona rossa rappresenta, aldilà del bel nome evocativo, i centri storici di L'Aquila, Onna, Paganica,San Gregorio e Tempera che sono totalmente inagibili. Gli abitanti di queste zone sono oltre 16.000. Me compresa. I moduli abitativi annunciati da Bertolaso non potranno ospitare più di 13.000 persone. Appare chiaro, innanzitutto, che gli sfollati assistiti nelle tendopoli non possono trascorrere l'estate e parte dell'autunno in condizioni tanto precarie.

E appare altrettanto chiaro che i nuovi disoccupati senza più beni al sole non possono sopravvivere senza introiti di alcun genere. Quando arriverà l'inverno, coloro che saranno senza casa moriranno di freddo. Qui si scende anche a 15 gradi sotto lo zero.

Questa la nostra situazione. Unica soddisfazione è stata, domenica, giorno della festa della mamma, la presenza delle deputate Gabriella Carlucci, Alessandra Mussolini e Paola Pelino, giunte sin qui a portare la loro solidarietà morale. La chicca è stata Maria Grazia Cucinotta che si pavoneggiava davanti ai riflettori, prima e dopo aver coperto l'abbondante scollatura con una maglietta bianca inneggiante alle mamme aquilane. Non è poco. Mica pizza e fichi.

http://miskappa.blogspot.com/

Comments:
Ed intanto si tace (ma va?) sulla ulteriore magagna messa in luce dall'ingegner Maurizio Floris , il quale dichiara che «i dati sull’entità del sisma sono stati cambiati, penso volutamente e con raziocinio, per evitare il risarcimento del 100% che sarebbe stato dovuto in caso di sisma maggiore di 6 gradi Richter", dato che il "governo del fare (fare scempio delle verità)" sta cercando di attribuire al sisma abruzzese un 5,8 Richter: il che darebbe luogo solo al 33% dei risarcimenti.
 
Ho capito bene? Quindi il sisma sarebbe stato di grado maggiore rispetto a quello annunciato ufficialmente?
Mamma che schifio.....si specula anche su questi fatti, peggio ancora che in passato!
Mietta
 
Il link a http://miskappa.blogspot.com/ non funziona.
 
http://misskappa.blogspot.com/

mancava una S
 
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