4.23.2009
W il dottor Cirillo e il partito degli impotenti!
L’altro giorno ho iniziato a scorrere la galleria on line, dei simboli elettorali dei partiti che si presenteranno alle europee, e arrivata ad un certo punto mi sono dovuta fermare, pensando: “Macchecazzo!” È stato più o meno quando mi sono trovata di fronte i simboli del partito “preservativi gratis per tutti” e “partito degli impotenti” del dottor Cirillo. (Comprenderete ora il mio pensiero)
Ovviamente ero ancora ignara della scelta d’alta rappresentanza che il pdl si accinge a mandare in Europa, a nome e per conto di tutti noi cittadine e cittadini italiani. Tutti nomi illustri al cui confronto, il dottor Cirillo e la sua schiera di impotenti, sembrano usciti da una premiazione del Nobel. Leggo che le grandi sorelle, le ballerine di fila, le comparse tettorute, per meglio assolvere al compito, sono state sottoposte a tre (ben 3) giorni di corso intensivo di politica. E questo ci lascia ben sperare.
Adesso l’altra notizia di oggi: “Perché non spostare il G8 all’Aquila?” (Ora ho un problema: non posso ridere. Sono immobilizzata a letto per via della mia schiena che ha fatto nuovamente crack, e ridere è dolore)
Già, perché non fare il G8 all’Aquila? Il tempo non manca e i soldi, ci insegna il governo, si trovano sempre per le cose importanti. Proviamo a pensare al G8 all’Aquila: mentre i terremotati stanno in campeggio, si tira su un grande albergo, si asfaltano le strade che porteranno alla “location”, si fanno sparire macerie e si ricoprono con fioriere e una miriade di azalee. Si prende la Maddalena e si trasferisce a quattro miglia marine davanti Pescara, in modo tale che la devastazione cementizia, i morti sui cantieri e l’abominio delle strutture futuristiche costruite nel piccolo arcipelago sardo, non vadano perse, e soprattutto non si sprechino i bruscolini spesi per potere degnamente tenere al sicuro gli otto più gran bastardi che affamano il mondo, dagli attacchi della società civile. A tal proposito, tutti noi che abbiamo pensato di provare ad osteggiare in qualche modo il G8, potremmo attivarci perché questa idea geniale del piazzista di Arcore, venga approvata. L’Aquila è una miniera di sanpietrini.
Tornando seri – è difficile quando si parla di questa Italia – che accidenti è diventata la politica?
Davvero possiamo andare a votare perché il Parlamento Europeo diventi una sorta di ammortizzatore sociale per aspirante baldracche che non hanno trovato spazio in televisione? E davvero c’è qualcuno disposto a favorire l’ultima trovata propagandistica del direttore dei lavori di ricostruzione dell’Abruzzo, pronto a calpestare un popolo distrutto, solo per esaltare la sua figura da padrone factotum. Me lo figuro già, lo sbruffone che cammina come le guide turistiche in mezzo alle rovine di Pompei, che mostrano corpi inceneriti, e case demolite.
E cari miei, fino a quando avremo a contrastare tutto questo, uno che a cappello da capo stazione risponde con cappello da capostazione …
Si salvi chi può.
Rita Pani (APOLIDE)
Mietta
E' giusto far vedere al mondo in quale sfascio è ridotta l'Italia.
Giovanni
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