4.19.2009

 

Un tempo per costruire e un tempo per indagare

Il sorriso è un misto di ironia e cinismo. Colpevole probabilmente, mai sarò ipocrita. E sorrido per le incongruenze che fanno dell’Italia un paese sempre più miserabile, malgrado noi.

E come non disegnarselo sul volto, quel sorriso, leggendo i titoli dei giornali di questa mattina? Il consenso per il premier pare non essere mai stato così elevato; il picco dopo le sue sette (ben sette) visite all’Aquila. Anche quando ha invitato la gente ad andare al mare, a fare finta di essere in campeggio per il fine settimana; anche quando ha esortato le donne terremotate ad andare dal parrucchiere, a truccarsi di più. Quando ha ventilato nuove tasse per i ricchi (poi ripassate col bianchetto) e persino ora, che “invita” i giornalisti a lasciar perdere le indagini, o che per l’ennesima volta spiega al popolo suo, quello delle libertà, quanto criminali siano i pubblici ministeri. E non se l’è inventato lui, ma sono insegnamenti che gli ha impartito il padre suo, quello della banca Rasini, insieme all’educazione al danaro e al maneggio. (Non dei cavalli, che per quello aveva lo stalliere)

Non è tempo di indagare. È tempo di ricostruire. D’altronde chi mai avrebbe potuto costruire un ospedale col cemento disarmato e col ferro arrugginito? Un criminale, forse un pazzo. Cosa importa se quei pazzi o quei criminali sono gli stessi delle eco balle tossiche, dei termovalorizzatori che bruciano merda e producono diossina? Non è tempo ora. È tempo di ricostruire, e sarà anche tempo di costruire, il ponte sullo stretto di Messina, affidato alle stesse persone delle quali ancora non si è compreso se siano pazzi o criminali.

È molto amaro il sorriso che si stampa sul volto di chi ancora riesce a percepire la vita umana semplicemente come tale. Perché la vita umana è come una fiches da tavolo verde, la si butta là a seconda della mano da giocare. La vita umana degli abruzzesi, così poco rispettata da aver fatto partire anche qualche scomunica. Offesa dalla richiesta di giustizia, dalla denuncia di genitori che volevano sapere il perché dei loro figli morti. La vita umana dispersa su una nave in mezzo al mare, che nessuno vuole in casa sua, che non è buona nemmeno per procurare una manciata di voti.

Se è vero che “i consensi” sono in aumento, si fortifica il mio dubbio: questi riversano LSD nelle condotte idriche. Non c’è altra spiegazione razionale.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
grande!
cloro
 
Un tempo per costruire e un tempo per indagare... che forse sta per: "fare dimenticare".

In Italia abbiamo sempre la stessa scordata e stonata musica eseguita dai più incalliti sordi interpreti.
Le tue affermazioni sono sensate e significative, complimenti.

Quello che manca è il fatto che si sono create delle organizzazioni che nulla hanno più a che vedere con la politica, anche se si vestono ancora di quei panni in maschera...

Qui non si tratta di scegliere una corrente o l'altra, perché gli accordi come vediamo sono: un po' governate voi di là e un po' noi di qua.

Ben altro che fare bisticciare e scontrare i cittadini per l'uno o per l'altro partito...

Ci menano per il naso e fin troppi tacciono e subiscono.

Altri aspetti sono qui:
http://politicalshaman.splinder.co/

Auguro una buona settimana a tutti. Giacomo Montana
 
E vabbè, può anche arrivare al 90% e neanche mi stupirei ormai più... in qualche posto ho letto che il diavolo suona il violino, queste però sembrano sirene di Ulisse...che gli italiani abbiano venduto l'anima al diavolo l'hanno ormai dimostrato più volte, che il rispetto per la vita umana sia ormai una banale formalità, neanche a dirlo..ma attenzione, il vento potrebbe cambiare, l'America ha dimostrato che è possibile, e tutti quelli che adesso ridono con la pancia piena e il manganello in mano domani potrebbero piangere, rinnegando subito la loro "fede" come fecero 64 anni fa.
 
Scusami Rita, ho visto adesso che hai nel tuo blogroll ancora il mio vecchio blog "Io scendo qui". Effettivamente sono sceso, da vigliacco, dopo il risultato delle politiche di aprile: non ho retto a tanta amarezza, ho creduto che tutto era ormai perduto.
Ma la tragedia dell'Abruzzo mi ha fatto ritornare sui miei passi e ho aperto un nuovo blog con l'intenzione di urlare il mio sdegno e di resistere fino alla fine dei miei giorni.
Con stima.
 
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