2.04.2009

 

La qualunque

Ci sono le elezioni in Sardegna, il resto può aspettare, sento dire dai detrattori di questo governo. L’uomo di paglia scelto come gerarca in Sardegna, svolge appieno il ruolo del servo muto, limitandosi a reggere il manto del re, apparendo al suo fianco sui vari palcoscenici scelti per le rappresentazioni da operetta politica itinerante. Deve aver ricevuto l’ordine di tacere, di non dire nulla che non sia stato approvato, e quindi il massimo delle esternazioni del gerarca si limitano a testi scritti e già collaudati, come parte del programma di gerenza della Sardegna:

"Al fondo dell’intesa tra Regione, Provincia e Comune c’è l’idea che di fronte alla complessità dei temi e dei problemi posti dalla nuova realtà globalizzata e dal governo delle aree urbane complesse, si debbano mettere in campo forme nuove di governo allargato, di interazione tra i soggetti istituzionali e quelli del mondo economico, sociale, culturale e associativo locale." Copiato di sana pianta dal Protocollo d’intesa tra Regione Toscana, provincia di Firenze e comune di Firenze, 2001.

Certo non siamo nuovi a simili idiozie: come scordare le Dichiarazioni Programmatiche lette in Aula dal giovane pili, che prometteva interventi per il Lago Maggiore, o la sanità dell’Ospedale San Raffaele di Milano?
Il presidente del Milan, intanto avendo a cuore la totale occupazione dell’isola, utilizza le sue televisioni per colmare le lacune del suo servo muto, e più chiaramente, ormai ogni mattina, ci da un saggio di quello che sarà il futuro dell’Isola: i comunisti prendevano i rubli sporchi di sangue dei sovietici, i comunisti mangiano i bambini, Soru fa le puzze.
Non si risparmia, e si lancia persino in una disamina dell’immoralità di sinistra, “Le ultime inchieste dimostrano che non c'è nessuna superiorità morale dell'Idv e del Pd" ha detto il presidente del Milan.
Non ho visto personalmente la televendita, quindi non posso sapere se per caso, qualcuno abbia ricordato al tizio che giusto ieri un altro dei suoi ministri è stato rinviato a giudizio per turbativa d’asta, interesse privato, etc. etc. ma dubito fortemente.
E poi non è importante, perché non mi pare nemmeno che qualcuno sia saltato sulla sedia, sempre ieri, quando il plurinquisito, pregiudicato, si è lasciato andare a dichiarazioni importanti come quelle sulla “certezza della pena”. Insomma, per il presidente del Milan, chi sbaglia deve pagare, fatto salvo chi gode del Lodo alfano, scritto appositamente per lui dal suo collegio difensivo, casualmente facente parte del Parlamento italiano.
Detto questo, i miei detrattori affileranno la tastiera per le solite accuse di demagogico qualunquismo, e a me non resterà che ammettere d’aver esagerato, perché in effetti il governo si appresta a varare le misure decisive per la soluzione della crisi economica, come espresso sul sito del governo: prestiti per gli acquisti che vanno dai pannolini per neonati al televisore a mille mila pollici digitare HD, prestiti agevolati alle famiglie, regalie varie agli amici degli amici (tutti industriali) blocco delle tariffe per gli abbonamenti dei pendolati (che questa settimana hanno visto un aumento considerevole) e soprattutto l’abbassamento della soglia di debito per cui la banca potrà avvalersi del pignoramento in caso di morosità. Se prima era stabilito in 8.000 euro, ora è sceso a 5.000; non solo, il pignoramento vale anche nei casi in cui il debito con la banca sia inferiore al 5 per cento. Tradotto, anche se il mutuo è praticamente estinto e restano pochi spiccioli per mettere in tasca le chiavi di casa, il sogno di un tetto tutto tuo può ancora svanire.

Questo è quel che chi l’ha votato merita, peccato però che a subire siano sempre gli innocenti.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Nella mia regione, l'Abruzzo, è stato appena eletto un manichino di Berlusconi. Praticamente un suo clone politico. Anzi meglio, un politico "programmato" ad immagine e somiglianza politica di re Silvio IV.
Anche in Abruzzo, il servitore muto parlava per bocca del presidentissimo.
E' la politica dell'immagine e della propaganda al suo servizio. La vita reale ne resta fuori, fino a quando non c'è da pagare le spese.
 
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