1.16.2009

 

Non avrai altro Dio all'infuori di me

Non avrai altro Dio all'infuori di me

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Sto vedendo le foto trofeo dei vigili urbani di Parma, quelle che mostrano il bianco accanto al negro appena pestato. Dicono che sia nella natura dell’uomo; ho visto uomini (o presunti tali) posare poggiando un piede su un’antilope, o un ghepardo, col pesce in mano, o col cinghiale morto sul cofano della macchina.....

Ho letto la storia scritta da Alex Haley, più di una volta, e scorrendo le pagine del libro sentivo il frusciare delle siepi, mentre la nera preda scappava. Il tintinnare delle catene. Le catene di Kunta Kinte. Vi erano descritti quei viaggi nelle navi dei negrieri, dove le anime delle persone prigioniere se ne andavano scappando via dalla bocca, nel vomito. ....

Ero ragazzina quando leggevo quelle storie, e mi vergognavo profondamente, e mi sentivo quasi immune da tanta malvagità. Le navi erano quelle che più mi davano il senso della sicurezza: quelle descritte erano spinte dalle vele, gli schiavisti erano vestiti in modo buffo. Tutto era così arcaico rispetto al mondo nostro, che pensavo davvero che mai una cosa del genere non sarebbe mai più capitata.....

In effetti non capita più, almeno così. Perché siamo evoluti, perché la scienza ha dettato il passo del progresso, perché abbiamo le navi veloci e da crociera, gli aerei, e i computer. Abbiamo pastiglie per inturgidire il pene dell’uomo, per non farci mangiare, o per far crescere i nostri figli, persino per tenere lucido il pelo del cane. ....

Siamo così evoluti da aver divido il mondo in tre, persino in quattro così da risparmiare persino nell’approvvigionamento di schiavi. Non c’è bisogno di andare a prenderli, loro arrivano volontariamente, e noi possiamo dargli la caccia a casa nostra. Non dobbiamo comprarli al mercato, si vendono loro.....

Sto vedendo quelle foto, ma non c’era bisogno di guardarle, bastava ancora leggere le accuse della lega al Cardinale Tettamanzi, uno dei pochi uomini di chiesa che meritano il mio rispetto, per comprendere che ci sono persone che probabilmente hanno ancora le navi a vela, ma non potrebbero fare a meno della pastiglia per far indurire il pene. Gente così infame e vigliacca da farsi scudo con Dio. ....

Ho letto di borghezio che cita il catechismo: “non avrai altro Dio all’infuori di me”. Bisognerebbe dire a borghezio che non si deve nemmeno nominare Dio invano.....

L’unica cosa di cui forse potrei essere grata a quel tale, è di avermi dimostrato ancora una volta che Dio non esiste, perché se fosse esistito, lo avrebbe già folgorato con un fulmine divino.....

Rita Pani (APOLIDE)....


Comments:
no dio non esiste, e anche esistesse non assomiglierebbe nemmeno vagamente a quella immagine primitiva e grossolana che gli attribuiamo.
e non siamo altro che l'evoluzione di colonie batteriche (con un certo beneficio di inventario)... prendiamone atto e smettiamo di soffrire e di indignarsi.
io non credo nel libero arbitrio: siamo come siamo ma non grazie a noi stessi.
se tutti fossero come te, tu non saresti come sei ed essendo tu come sei, forse qualcuno cessera' di essere com'e' e diventera' qualcosaltro.
 
Hai fatto bene a non passare il commento. Infatti centrava poco col post, tanto per non dire che non centrava una ceppa.
Ma a essere sinceri non voleva centrarci una ceppa, era una specie di messaggio e volendo essere sul diplomatico ha finito per essere... diciamo criptico.

Come ho detto in passato e qui ripeto, ti leggo sempre, o meglio da quando ho aperto il blog per la prima volta un paio di mesi fa, o forse tre.

Ti leggo sempre perche' la penso esattamente come te su tutto, inoltre mi piace come scrivi e mi e' piaciuto quando hai parlato di berlinguer e di come ne hai parlato. Confesso che nei suoi confronti nutro qualche senso di colpa - per non averlo capito a suo tempo e soprattutto per non aver capito che era un galantuomo... pazienza, non posso fare una seduta spiritica per chiedergli scusa e anche ammesso che possa farla probabilmente delle mie scuse non gliene fregherebbe un cazzo.
Ma torniamo a noi: scrivi bene, sei sempre aggiornata, e molto spesso quello che scrivi mi tocca profondamente perche' si capisce e si vede che questo schifo ti fa soffrire.
Ma e' da un po' di tempo pero' che qualcosa non suona, o meglio stride... forse sara' una mia impressione e puoi benissimo mandarmi a cagare - ti diro' anzi che non mi aspetto nemmeno che tu mi risponda.
Cos'e che stride? Quello che stride e' la tua indignazione.
Indignazione legittima, intendiamoci, addirittura sacrosanta, l' indignazione del giusto ... ma un'indignazione che non da respiro, che pervade tutto, che diventa sofferenza per chi la prova e per chi vuole condividerla, un'indignazione cosi' intensamente giusta che diventa luogo comune, quasi rispettabilita' e a cui uno non sente di poter partecipare se non chinando la testa in silenzio.
In poche parole Rita, stai perdendo di vista qualcosa, come da un po' di tempo a questa parte mi sembra abbia perso di vista un certo senso dell'humour - che una volta non ti mancava.
Non andare in bestia, per carita', che non sono qui a far polemiche e men che meno a voler criticare. Prendila, se vuoi, come una chiacchierata al bar con un compagno.
 
Mo' adesso salta fuori il mio primo commento! Cazzo!
Be', meglio cosi' perche' quello che ho scritto volevo comunque dirtelo da un po' di tempo ... e questo perche' ci tengo (suona meglio in inglese: I care).
 
Sono momentaneamente lontana dal mezzo informatico.
La pubblicazione dei commenti subirà forti ritardi.
;-)
Un modo cortese per dire: pazienzina.
Appena avrò tempo, ti spiegherò perché dobbiamo ancora indignarci. In sintesi per non morire berlusconiani.
R.
 
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