1.10.2009

 

La Sardegna dei vincoli


Distrattamente ho letto un’agenzia che rilanciava uno slogan: “Contro la Sardegna dei vincoli.” Ho avuto una giornata difficile e per un attimo, solo per un attimo, ho pensato che si trattasse dei vincoli militari che da sempre violentano la mia isola. I vincoli per cui un libero cittadino di Sardegna non è libero di andare per mare quando gli americani sparano i loro ordigni radioattivi. I vincoli che impediscono ai pescatori di pescare, agli allevatori di far pascolare le loro bestie. Ma è stato un attimo, solo un attimo perché poi ho letto bene e si tratta ancora di lui, dell’abusivo di Arcore, che ha appena finito di costruire un altro burattino alla stregua di pili, da candidare alla carica di presidente della Regione (io mi rifiuto di usare la parola governatore, che l’America – grazie a Dio – è lontana).

Trattasi si un altro calvo, che però si chiama cappellacci, lo sconosciuto di Cagliari, di cui ad oggi si sa che è erede di suo padre, commercialista, che vanta una antica amicizia col palazzinaro dell’Edilnord, poi presidente del Milan, ed ora ancora presidente del Milan. Un tale che per premio per la maturità, scrivono le cronache, fu mandato in viaggio ad Arcore.

Così in un attimo ho compreso quali fossero i vincoli: quelli ambientali, quelli che finalmente Soru aveva ripristinato per salvare il salvabile, quello che ha impedito fino ad oggi alla figlia del presidente del Milan di mangiarsi quel poco che resta della Sardegna del nord.

Quei vincoli così scomodi per il palazzinaro più ricco che c’è, che lo hanno indotto ad una campagna acquisti anche in Sardegna, fino a quando qualcuno ha finalmente ceduto facendo cadere il governo.

Dei furti e delle ruberie alla Maddalena, qualcosa già si sa, ma purtroppo tutta la verità e il ladrocinio lo sapremo soltanto dopo che tutto sarà finito, quando l’arcipelago avrà subito l’estremo oltraggio, e soprattutto quando una legge sul segreto di stato, o un codicillo metteranno tutti al sicuro.

Lo slogan “Contro la Sardegna dei vincoli” dovrebbe essere una spinta in più per non far passare lo straniero.

SARDIGNIA NO EST ITALIA! A FORAS.

Rita Pani (SARDA)


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