1.14.2009

 

Cosa teme davvero berlusconi?

Ieri uno, oggi un altro e così siamo a 39 morti, 39234 infortuni,980 invalidi in 14 giorni. Da nord a sud, sembra questo ormai l’unico filo capace di tenere insieme i pezzi di un’ Italia ormai disgregata dal nulla megalomane che la governa.

Immagino bene quanta soddisfazione avranno i leghisti nell’apprendere che lo stato italiano farà pagare il pizzo sui permessi di soggiorno a quella massa enorme di persone, uomini e donne, che anche loro sfruttano come un vecchio contadino il mulo da soma. Una soddisfazione irresponsabile, che chi la prova non sa definire. Noi sì, o almeno ci proviamo, scavando per esempio tra le righe dei proclami politici della stessa maggioranza, che dicono molto di più di quanto non venga scritto sui giornali asserviti o disattenti.

Ce lo ha detto Fini, senza dircelo davvero, che portare a governare l’interesse privato, non giova a chi governa. Perché fare affari ha delle regole, dei fondamenti; gli affari sono basati sulla contrattazione, e chi fa affari non deve mai sentirsi in perdita. La contrattazione ha dei costi, e noi, popolo, siamo la moneta di scambio. Quindi quando qualcuno ha pensato che il lodo alfano, per esempio, a noi non importasse, ha sbagliato, perché non aveva previsto e non sapeva cosa Berlusconi avrebbe poi dovuto cedere in cambio dell’impunità ottenuta.

Noi, che siamo gente seria, da un tipo come berlusconi non compreremmo nemmeno una aspirapolvere usata. Loro, invece si sono fidati, ed ecco fioccare i decreti approvati con la fiducia, quelli che riguardano tutti noi, l’economia, l’istruzione dei nostri figli, “la sicurezza” di poter accanirsi contro i deboli, per una mera dimostrazione alla stregua di un balcone di Piazza Venezia. E perché nessuno si pone la domanda giusta? Di chi ha paura berlusconi? Dell’opposizione sleale? Di quel comunista eversivo di Di Pietro? Siamo seri, per favore, è palese che non esiste una reale opposizione in un Parlamento che per giunta non esiste più nella sua forma e nella sua dignità politico/istituzionale; berlusconi ha paura di tutti coloro che in meno di un anno hanno capito l’egocentrismo malato e disonesto di un uomo che vorrebbe davvero essere solo al comando.

Questo è stato reso possibile dal voto di una maggioranza di italiani addormentati, sognatori, (loro sì) veri utopisti. Gente che ha pensato che un uomo solo con tanti interessi, avrebbe potuto dividere qualcosa persino con loro, servi obbedienti e muti.

E mentre si consumano ricatti, pressioni, contrattazioni, promesse, noi stiamo qua ad attendere di sapere che fine faremo, inghiottiti dalla crisi economica (che non c’è), irretiti da una televisione che il giorno stesso in cui l’ADUSBEF denunciava l’ennesima truffa delle italiche banche che con strani codicilli si sono mangiati i margini di risparmio dei clienti strozzati dai mutui, stimolava ad accenderne dei nuovi, e non per mezzo di una pubblicità, ma per mezzo dei telegiornali.

Ed è solo un esempio di un paese che pensava di risolvere tutte le sue problematiche etiche, morali ed economiche per mezzo di un tornello.

Non posso fare a meno di concludere con un’epica citazione: «No, non andrò all'insediamento di Obama: non sono andato a quello di bush e poi sono un protagonista non una comparsa» silvio berlusconi, Ansa 13 gennaio ore 17.20

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Non che la cosa sia di particolare interesse ma Berlusconi non è fra gli invitati.
I paesi amici saranno rappresentati dalle diplomazie in quanto destinatari dell'invito formale.
 
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