1.20.2009

 

Che culo! Il PIL a -2

"La crisi non è così drammatica come tutti vogliono pensare e il meno 2 per cento del Pil previsto significa che torneremo indietro di due anni e due anni fa non stavamo così male". E ancora: "Bisogna avere paura di avere troppa paura. Tutti dobbiamo dare un contributo affinché la crisi non sia così drammatica". LINK

Come al solito noi comunisti, non avevamo capito nulla. Faziosi come siamo, impegnati a dar contro al governo, per molti mesi abbiamo continuato a preoccuparci e a diffondere notizie false e tendenziose; terroristi della parola. Io davvero devo fare mea culpa. Pensavo che l’abbassarsi costante del PIL fosse una cosa tanto grave quanto indicativa di un’economia ormai allo stremo, e mi sbagliavo.

Ora che il presidente del Milan mi ha spiegato che il PIL è come una macchina del tempo, che ci riporta indietro, non mi resta che sperare in una discesa assai più veloce, almeno fino al raggiungimento del -6%, perché io, sei anni fa, stavo benissimo. Avevo addirittura un lavoro, e potevo inviare un curriculum a chi ancora cercava persone da assumere.

Ho persino deciso di assecondare le richieste di responsabilità civica, e di abbattere la crisi economica, smettendo di aver paura che domani l’unica persona che ancora riesce a portare qualche euro dentro questa casa, possa ricevere una di quelle lettere che ti invitano a trovare alloggio sotto uno dei ponti del Tevere. Perché mai avere paura di non poter nemmeno sopravvivere? È così che ci facciamo del male, e poi, come Kakà insegna: “i soldi non sono tutto nella vita.”

Ho letto una ricerca sui blog italiani, e sembra che la parola (o parolaccia) più citata dai blogger sia berlusconi. Qualcuno dei miei lettori ha criticato “l’accanimento”, altri hanno chiesto spiegazioni del perché.

Perché di fronte a tali dichiarazioni, in un paese normale, non ci dovrebbe essere bisogno di rimarcare il concetto dell’inutilità politica di un tale buffone, e invece ci ritroviamo a dover ancora ribadire, sottolineare e spiegare a chi pare essere arrivato fresco, fresco dalla luna.

È in mano a un tale buffone che stanno i destini delle nostre sopravvivenze, e ritengo sia un preciso dovere morale continuare a ricordarlo a tutti coloro che col loro voto lo hanno reso possibile, e ricordarlo sempre più a quel popolo di miei ex compagni che anche solo per un attimo si sono lasciati affascinare dalla svolta americaneggiante di Veltroni, e dalla nefasta tentazione dei residui di sinistra di partecipare alla depoliticizzazione di un intero sistema democratico.

Sento il bisogno di perseverare con la mia strategia della tensione, invitando chi legge a domandarsi perché in Italia si parli così poco della reale situazione delle banche. Abbiate paura, e nemmeno poca, soprattutto se ancora avete affidato a loro i sacrifici di una vita, che spesso magari sono pari a quanto il presidente del Milan spende in bigiotteria. Abbiate paura di non aver paura, prendete uno scalpello e spostate una mattonella del pavimento, sarà un posto più sicuro della banca, dove tenere le vostre certezze che valgono ogni giorno di meno.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
per quello che puo' contare c'e' anche invece chi ti legge sempre e condivide la tua critica continua verso un uomo come Berlusconi che andrebbe combattuto in tutti i modi e con tutte le risorse a nostra disposizione .. continua cosi' sempre
 
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