1.09.2009

 

21 morti sul lavoro dal 1 Gennaio

Nuovo morto ammazzato dal lavoro in Italia. Aveva quarant’anni ed è stato schiacciato da un macchinario, in provincia di Trapani. In Italia prosegue la guerra quotidiana e silente, il lavoro bombarda e miete vittime e nessuno che difenda i poveri cittadini inermi, colpevoli solo di voler far campare le loro famiglie.

21 morti in 9 giorni, e di questo passo l’Italia riuscirà a battere anche il personale record dell’anno passato che si è chiuso con l’invidiabile primato nella classifica dei paesi europei con più morti di lavoro.

Il governo dei miracoli, intanto, il 18 dicembre scorso, col consueto decreto “mille proroghe” (quello che annualmente rimanda le cose da fare o nasconde piccole perle di ladrocinio di stato) ha prorogato quattro dei cinque punti che sarebbero dovuti entrare in vigore dal primo Gennaio di quest’anno. Tutti tranne il DVR (Documento di Valutazione del Rischio) che tutte le aziende dovranno rivedere.

Inoltre non sblocca le assunzioni dei tecnici delle Asl, che hanno il personale ridotto all'osso (1849 tecnici, a fronte di 5 milioni di aziende da controllare), ma almeno promette che nel 2009 saranno creati i nuclei specialisti dei vigili del fuoco, per l'assistenza all'impresa e per una "maggiore sicurezza per i lavoratori", promettendo un assunzione di 1400 vigili del fuoco entro Marzo 2009.

Cosa importa se già esiste il personale specializzato che potrebbe assumersi all’interno delle ASL, ente preposto al controllo della sicurezza sui cantieri e nei luoghi del lavoro? La divisa è la divisa, più appariscente di un anonimo omino con una cartella e un vecchio giubbotto invernale. Meglio veder sfrecciare per le vie le macchine rosse con un lampeggiante blu, che una Panda scalcagnata bianca, decorata dalla ruggine. Anche l’occhio vuole la sua parte, e il cittadino italiano – si sa – non è immune alla propaganda, convinto ancora che la divisa abbia un suo fascino.

E’ un piccolo grande espediente ormai abusato da questo governo di illusionisti, al punto che non pare nemmeno ridicolo il fatto che una città come Milano, abbia avuto bisogno delle divise dell’esercito italiano armate di pale per spalare la neve, ovviamente solo nel centro della città, e con tanto di troupe televisiva al seguito, così che potesse essere mostrata anche a Palermo, o Cagliari, dove se piove si affoga, ma la neve è comunque sempre talmente straordinaria da essere uno spettacolo. Un modo per far dimenticare al resto dell’Italia, quanto inadeguata e incapace sia stata il sindaco moratti, impegnata più a far stare in piedi l’impalcatura che ha in testa, che non a preoccuparsi dei cittadini.

L’ Italia è il paese del “facciamo finta che” … Con i soldati che fanno finta di pulire Napoli, fanno finta di spalare la neve, ed ora i pompieri che faranno finta di tutelare i lavoratori. L’Italia è ormai un paese dogmatico: ai miracoli o ci si crede oppure no.

Rita Pani (APOLIDE)

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