12.18.2008
Presto splenderà il sole … a scacchi.
"Non lo dico per partito preso - ha detto il fantino - ma anzi occorre anche lavorare di più. Il fatto è che l'Unione Europea - ha aggiunto secondo quanto viene riferito - ha dimostrato una forte unità per fronteggiare la crisi". Il premier, quindi, ha sostenuto che "presto splenderà il sole, bisogna andare avanti con ottimismo" e per questo motivo, ha ribadito, "bisogna investire e non ridurre i consumi".
E dinnanzi a cotanta dichiarazione, come si può restare algidi e non commentare? Bisogna essere ottimisti e fiduciosi, attendere la stagione del disgelo, la primavera annunciata dal cinguettio degli uccelli e i primi timidi fili d’erba che faranno capolino trai ghiacci della nostra vita grama.
Ora io li vedo quelli che l’anno votato, guardare fuori dalla finestra verso il cielo grigio di un inverno umido e piovoso, respirare il fumo della zuppa di cipolla, e chiedersi se sarà la poverty card a portare loro il sole, mentre un telegiornale, uno qualunque, elenca le nuove nomination per la galera, in questa politica sempre più simile ad un reality show, dove non si riesce più a distinguere il falso dal vero, la logica dall’irrazionalità.
Aspettano di veder sorgere il sole, mentre qualcuno ha detto loro che la poverty card è anonima e allora non si capisce perché debba essere solo ed esclusivamente il proprietario a spendere il bonus caritatevole, in un negozio convenzionato con lo stato. Convenzionato, come fosse il pane una terapia offerta dal Servizio Sanitario Nazionale, e la pasta, lo zucchero e il caffè.
Aprono le finestre in attesa di poter cogliere quel nuovo raggio solare, caldo e avvolgente, nascosto dalle nubi di un Alitalia depredata dai pirati che l’hanno posseduta e derubata, che forse tra dieci anni saranno processati e prescritti, e il sole a scacchi non lo prenderanno mai, mentre quando ci sarà il sole, Alitalia sarà francese o forse tedesca, e i patrioti della CAI un po’ più ricchi e loro sì, con la pelle dorata dal sole della loro splendida vita da ladri.
Splenderà il sole nuovamente in questo povero paese che ha fatto finta di non sapere che i cavalli di Vittorio Mangano erano droga, e che quindi non vede perché un tale come bocchino (da intendersi come parlamentare italiano) debba essere indagato per aver consigliato un cuoco per il ristorante di un amico.
Devono lavorare di più, dice il fantino di Arcore, perché finalmente hanno una squadra che lavora coesa; la zuppa di cipolla di raffredda, e l’elettore medio del Popolo dei Ladri, guarda fuori dalla finestra e per un attimo ha la sensazione di aver visto il sole: “sta a vedere che domenica vince il Milan”.
Rita Pani (APOLIDE NUVOLOSA)
usiamo gli ultimi soldi che ci restano per comprare un paio di anfibi, belli pesanti, poi andiamo tutti quanti davanti al parlamento a tirarglieli in faccia
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