12.07.2008
La questione immorale
Sì può accadere anche questo: berlusconi che pontifica sulla questione morale.
E mai termine fu più appropriato di “pontificare”, pensando per esempio alla questione morale del ponte sullo stretto di Messina, fortissimamente voluto per ripagare la mafia di tanti favori.
Non voglio assolutamente giustificare nulla e nessuno, sarebbe impossibili visto che secondo l’autorevole Trasparency International, che stila le classifiche della corruzione mondiale, a Marzo 2008 l’Italia stava al quarantacinquesimo posto dietro al Botswana, solo che è molto difficile, dopo l’eclatante caso di Catania, per esempio, tollerare che un corruttore di professione dia lezioni di purezza dell’anima. Poi per me, che penso che la politica dovrebbe essere gratis … è ancora più difficile.
Ma questo può accadere quando scientemente si permette che accada, affidando il governo della cosa pubblica a un tizio come quello di Arcore; è quasi un atto contro natura. Avete messo una scimmia a guardia delle banane.
A proposito della “questione morale” l’unica cosa che sento di dire in merito alle inchieste dell’Espresso, è che forse con troppa leggerezza si è parlato di “giunte rosse” in quest’Italia in cui di rosso sono rimasti solo i conti in banca delle amministrazioni e della gente comune. Insistere nell’errore di porre a sinistra il PD è diabolico.
Paradossale il caso di Firenze, quello che maggiormente ha fatto pontificare il fabbricante di ponti. Vi è invischiato Ligresti, che soltanto l’altro giorno era stato nominato patriota dall’imperatore. Ma anche questo è normale in Italia, perché chiunque può essere uno e l’altro, buono o cattivo, rapinato e rapinatore.
Un altro problema dell’Italia, un’altra questione morale, è quella dello Stato a conduzione familiare, dove il padre lascia il posto al figlio, lo zio al nipote, il marito alla moglie; e anche in questo caso, con troppa eleganza si parla di “casta”. Perché casta? Sono semplici profittatori.
Ma l’Italiota è ormai un poveretto, più capace di battere le mani che di indignarsi, e quindi è felice quando può assistere ad uno show estemporaneo del ridicolo omino del consiglio, che fa cucù o corre per strada, o che si lascia andare allo shopping compulsivo di Natale, nel quale compra – ci fanno sapere- collanine in corallo rosa e oro, per le signore deputate. Tutti sanno chi è, tutti sanno da dove viene, tutti sanno perché ha dovuto inventarsi politico, eppure a nessuno sembra importare, anzi sono certa che i soliti supporter, nonostante l’associazione con dell’utri, le vicende della P2 fortemente tornate alla ribalta con la resurrezione di Licio Gelli, il lodo alfano, il sindaco sciampagnini, l’immondezza di Napoli gettata a copertura dei rifiuti tossici come polvere sotto i tappeti, la porcata dell’Alitalia si affanneranno a trovare la scheggia nell’occhio altrui mentre passeggiano con un bastone infilato nel culo.
« La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. »
(Enrico Berlinguer)
Rita Pani (APOLIDE)