11.12.2008

 

Tristi e sfiduciati

L’ISTAT ci ha detto che siamo tristi e sfiduciati, perché abbiamo le tasche vuote. Il governo chiuderà l’ISTA perché è peggio del TG3, non fa che darci notizie ansiogene, anche se poi, come una mamma, riesce a trovare sempre il lato positivo delle cose. Per esempio in Italia sono nati più bambini, e c’è meno disoccupazione. Anzi, gli italiani si sposano di più, gli italiani fanno più figli, e gli italiani lavorano sempre di più.

Gli italiani di cui sopra sono extracomunitari, che a quanto pare possono permettersi il lusso di essere trattati come gli italiani, solo nelle indagini statistiche dell’ISTAT.

Gli italiani sono vecchi, e i vecchi secondo l’ISTAT non se la passano benissimo. Io stamani non avevo ancora letto i risultati dello studio, e mentre mi avvicinavo allo scaffale del latte da Lidl, nella corsia centrale ho visto un vecchietto (italiano, meglio specificare) che con molta maestria ha staccato il cartellino da un giubbotto, lo ha indossato, ha preso una confezione da sei bottiglie d’acqua, 8 rotoli di carta igienica ed è andato alla cassa. Stava proprio davanti a me, ha pagato ed è uscito. Fino a qualche tempo fa, avrei detto alla commessa: “Guardi, ho l’impressione che siate stati derubati …” oggi, invece, ho sorriso mentalmente al poveretto, fottendomene altamente. Mi piace pensare che quell’uomo abbia fatto un esproprio proletario, temo che sempre più persone saranno obbligate a comportarsi così, sempre che siano così fortunate da riuscire a rubare.

Ho letto l’articolo di Stella sul Corriere, quella sorta di aggiornamento alla “Casta”, i costi del Senato aumentano anziché diminuire, per le sole agende sono stati spesi 260.000 euro, mezzo miliardo delle vecchie lire … questo è un esempio contrario a quello di prima. Questo è un esproprio AI proletari.

Vorrei andare oltre, col pensiero e con le parole, e ci provo. Provo davvero ad essere costruttiva, ma alla fine torno sempre al forcone, alla necessità di andare a stanarli, e cacciarli, e condannarli a lavorare veramente, da precari naturalmente, magari a sturare i cessi della Stazione Termini, e a chiedere qualche spicciolo per una nostra pisciata.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ciao Sorellina,

ti ssegnalo un bel link di Gennaro Carotenuto inerente al tuo posto odierno.

Aggiungo: LIDL e' una catena tedesca che e' nota per essere in europa quello che sono i wall mart negli staes: Negrieri!

Ergo, que viva siempre l'esproprio proletario, se e' ai danni di certa gente.

http://www.gennarocarotenuto.it/2874-oggi-ho-visto-i-nostri-anziani-rubare/

Magari adesso gli posto il tuo post in risposta a questo suo articolo ;)
 
Hola Jok!
Ora vado a leggere ^_^
Per quanto riguarda Lidl, faccio parte purtroppo di quella larga schiera di persone, che non possono più scegliere dove andare a fare la spesa.
Devo sottostare al ricatto, e coltivare l'orto anche d'inverno.
R.
 
Noi abbiamo dovuto lasciare la Coop (c he saro' anche io, ma si vede che ho prezzi che non posso permettermi) per EuroSPin (altro marchio crucco ma da quanto so non mi risulta essere piu' schiavista della media).

Come va il libro? E la salute? Il moraler non chiedo, lo so che stai li a sbellicarti dalle risate! ;)
 
Se intendi quello che stavo scrivendo ... non mi piace la fine, e attendo di poter metterci mano.
Anche io ho dovuto lasciare la COOP per i prezzi impossibili, ci compro solo il pane e la carne.
La salute? Fa ridere come l'umore :-D
Besos a todos
 
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