11.02.2008

 

Incredibile

“e siccome siamo in democrazia, fino a prova contraria, anche Gelli ha diritto di esprimere la sua opinione” (copio da e-mail ricevuta)

No, non è fantascienza, è la realtà, ovvero il grado di stupidità che ci circonda.

Prima di tutto e fino a prova contraria, l’apologia di fascismo, in Italia, è ancora un reato, per il quale è stato persino indagato l’attuale ministro della guerra. Quindi un tizio che si dichiara fascista convinto, davanti alle telecamere, che rilanceranno il suo pensiero ovunque, già per questo dovrebbe essere punito.

Licio Gelli non ha alcun diritto ad esprimere pubblicamente la sua “opinione” che in realtà non pretende nemmeno di essere tale, se si considera la pretesa di insegnare la storia attraverso la televisione. A meno ché essa non sia la “sua storia” che in questo caso si chiamerebbe “confessione”.

Conosco gente che nel 77 ha avuto guai con la giustizia, per reati politici, alla quale a tutt’oggi è proibito andare a votare, e davvero non comprendo perché altri con fedine penali lunghe quanto un Rotolone Regina, possano invece conservare o arrogarsi dei diritti.

Non stiamo parlando di reati di abigeato, o di appropriazione indebita, ma di strage, di depistaggi, di eversione, del crack dell’ambrosiano, che a sua volta si porta dietro i delitti di Roberto Calvi e di Sindona, che a loro volta trascinano con loro lo scandalo dello IOR, ai quali poi si può unire il rapimento di Manuela Orlandi, e la banda della Magliana, e tutto quel che è seguito ancora.

E poi Gladio, insieme a quell’altro emerito figuro kossiga, la strage di Bologna per cui è stato condannato per depistaggio, calunnia, procacciamento di notizie contenenti segreti di Sato (altri reati per i quali è stato condannato in via definitiva) e per i quali teoricamente dovrebbe essere ancora agli arresti domiciliari.

No, non solo non dovrebbe avere diritto di parola, ma nemmeno il diritto di continuare a vivere in un agio che sicuramente non si è procurato col sudore della fronte. Il mai pentito fascista, colui che fu addirittura “proclamato conte” dal suo adepto tessera P2 1621 Vittorio Emanuele di Savoia, dovrebbe trovarsi oggi a vivere in una casa di riposo, una di quelle dove vanno a morire i vecchi dimenticati dal genere umano, con l’assistenza pietosa di un volontario o di una suora che più di tanto non può fare.

Siccome siamo in democrazia, no, un essere del genere conserva solo il diritto alla vita, anche se a volte ci si chiede perché certa gente non crepi mai.

E siccome teoricamente dovremmo essere in democrazia, questo povero popolo di pecore ignoranti, sicuramente non perde tempo ad interrogarsi sul mostruoso silenzio del presidente del consiglio, tessera P2 1816.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sono assolutamente d'accordo con te. Saro' ancora piu' estrema: nessun fascista (noto o meno) dovrebbe avere liberta' di parola. E la devono smettere di riempirsi la bocca con la parola "democrazia", con la quale essi non hanno nulla a che spartire; le loro idee non hanno posto in un paese civile. Devo ammettere, pero', che non siamo in un paese civile: se lo fossimo non avremmo gelli in tv, il nano presidente del consiglio, razzisti, fascisti e delinquenti seduti in parlamento.
 
La regressione è tale che si consuma e metabolizza qualsiasi merda venga propinata, anche se non si ha fame, o se ne dovrebbe avere, ma di altro, magari d'aria fresca. L'immondo offrirà lezioni di storia (la sua) da Odeon tv, una piccola emittente si dice per sminuire la gravità del fatto, ma non si dice che tal emittente è ufficialmente dell'avv. raimondo l.b., figlio ed erede della lungamente laboriosa avvocata e da poco defunta tina lagostena bassi, famigliola prima craxiana e poi forzista, lei anche parlamentare, quindi detta tv è naturalmente riconducibile, e senza le briciole di Pollicino, alla tessera 1816 oggi a capo del governo; e come fu, chi non ricorda?, per l'ipocrita letterina concepita e scritta da miriam raffaella bartolini (in arte matrimoniale berlusconi), pubblicata in prima pagina da Repubblica e da lì immediatamente rimbalzata e ripresa da tutta la stampa e tutte le televisioni, Rai in testa, che ne discussero per mesi, oggi la messa in scena si replicherà pari pari. Organi d'informazione più dignitosi o meno asserviti avrebbero allora ignorato la strana estroversione della solitamente discreta e schiva signora, ed oggi come minimo, alla luce delle intercettazioni hard del consorte, le chiederebbero cos'altro aspetti per divorziare orgogliosamente oltre che riccamente dopo aver tanto rotto i coglioni e invaso le serate a gente normale che lavora per vivere miseramente. Oggi, fossero organi di libera informazione e non gli stessi di allora come purtroppo sono, ignorerebbero l'immondo, costringendolo ad un monologo riservato a pochi amici uditori nel salottino televisivo, senza contraccolpi letali su giovani digiuni di storia, quelli del recinto di maria per intenderci, che hanno la sventura di avere genitori parimenti, o peggio, doppiamente ignoranti. Si può quindi prevedere la stessa cosa per la storia risceneggiata e riedita dai fasciomafiosi, con l'aggravante che sarà riproposta, trattata, imposta ed amplificata col crisma della verità. Ormai noti gli ospiti della prima puntata, un condannato ed un prescritto, si può immaginare l'isterico sgarbi col supporto dell'onnipresente nuora del pendaglio di p.le Loreto, ormai assurta ed a nostre spese assunta ad opinionista onniscìente, intervallati da compiacenti squittii provenienti da qualche sottoveste di seta adagiata in poltrona, tutti fans dei due tristi figuri, fare attraverso loro l'elogio del muratore dal pulpito del vespasiano pubblico.
E ciò per la Rai, figuriamoci dalle porcilaie di casa!
o;_O A presto, cara e "venerabilissima" compagna Rita, Edna
 
Ops... devo pubblicamente riconoscerti la maternità del "gran maestro unico", l'hai detta tu per prima, lo so, chi ti segue lo sa.
All right!!!???
;-) Edna
 
Sì, è vero, mi pagassero un po' di diritti ... Ah già, non si può. Persino gelli rivendica ancora i suoi per aver scritto il piano democratico della loggia P2, ormai usato da "chiunque".
E che Odeon l'ha fondata Tanzi, lo vogliamo dire ;)
R.
 
Il gran maesrro unico, con tanti discepoli.
 
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