10.21.2008
Traduzione:
"L'Italia la possiamo salvare soltanto noi, facendo quel che abbiamo sempre fatto, lavorando tutti i giorni intorno ai problemi, non andando in televisione con farneticazioni inaccettabili che non possono che deprimere la fiducia dei cittadini verso la politica e i politicanti". Lo ha detto il premier, silvio berlusconi, parlando all'assemblea degli industriali. "Noi cerchiamo di dire solo dei fatti. Abbiamo detto no alle dichiarazioni nelle piazze e per strada, noi parliamo solo in televisione, non intendiamo più andare per suscitare risse verso i nostri interlocutori. Loro andranno, noi risponderemo solo pacatamente alle domande dei giornalisti".
Vocabolario della Guevina: berlusconi italiano/italiano berlusconi:
Noi non possiamo rischiare di andare in televisione, e trovare qualcuno che non è disposto a stare in ginocchio, o peggio controbatta con qualcosa di minimamente intelligente alle nostre idiozie di propaganda populista. Questo potrebbe mettere in difficoltà i nostri peones che si troverebbero costretti a ripetere all’infinito una frase senza senso, attenendosi al metodo gasparri, già metodo vito.
Per tanto è fatto divieto di presentarsi a dibattiti televisivi, ma si fa obbligo di partecipare ai monologhi condotti da personale di nostra proprieta: emilio vespa, o bruno fede. Noi risponderemo come cazzo ci pare solo ai giornalisti di tutte e cinque le mie televisioni, in attesa che si smantelli anche la sesta.
A proposito: ieri sera ho assistito alla prima edizione del TG 3 minuti. Più che un telegiornale uno scioglilingua, che per fortuna ha dedicato gli ultimi 40 secondi a un filmato di repertorio per la morte del Compagno Vittorio Foa dando modo al mal capitato lettore di riprendere fiato e non stramazzare al suolo, per carenza di ossigeno. Più che un giornalista, lo speaker sembrava il partecipante ad un concorso di agilità della lingua. È stato davvero molto bravo, e sua moglie deve essere una donna felice.
Inutile chiedersi perché dei bravi giornalisti non si siano rifiutati di subire una tale umiliazione. È stato davvero uno spettacolo patetico. Ma in un paese come questo, non si può certo pretendere che si facciano battaglie per la dignità, e tanto meno i telespettatori meno attenti, avranno assistito percependo l’insulto. Come se i soldi del canone non fossero soldi buoni. Come se questo governo non fosse una congrega di feccia fascista, che non cancella ma annienta, oltraggia e svilisce chiunque non accetti di sottomettersi.
Rita Pani (APOLIDE)
Ma guarda tu stò lercissimo e fottutissimo gran p.d.m. che ci combina. Leone, che lui ha conosciuto, gli farebbe fare:" Giù la testa, e sparisci, coglione"!
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