10.17.2008

 

A Roberto Saviano

Fino ad oggi, su Saviano non mi ero espressa, non perché non ritenessi importante farlo, ma perché spesso di fronte a queste cose, si rischia di cadere nella banalità del “forte abbraccio”, e peggio nella banalità del “resta, resisti e lotta insieme a noi”.

Oggi mi esprimo, perché oggi ne sento l’urgenza: Caro Roberto, scappa via, più veloce e più lontano che puoi. Quando il ministro dell’interno di un paese triste, e miserabile come il nostro, sminuisce il potere delle parole, sminuendo la figura di chi, queste parole ha il coraggio di dirle, non c’è più tempo di aspettare, e soprattutto c’è da considerare che questo non è un popolo che merita gli eroi né quelli vivi e tantomeno quelli morti. Questo paese ama il silenzio, questo paese accetta tutto in silenzio. Questo paese pretende il silenzio.

Vai, sparisci, vivi libero. E non voltarti indietro. Perché la camorra non è l’unico nemico che hai, anzi, forse la camorra ha meno amici di quanti puoi averne tu, ma loro sono amici potenti, sono quelli con cui fanno affari, discariche, termovalorizzatori, call center, ospedali, autostrade.

Vai via da questo paese, che non ricorda più di quando a Biagi venne tolta la scorta, perché come disse un altro ministro, era un rompi coglioni. Vai, perché questo paese merita i ministri che ha, e quindi non può meritare te.

R.


Comments:
Cara Rita, approvo ogni tua singola parola e mi associo al tuo consiglio per Saviano: scappa prima di subito!
Un paese dove i mafiosi sono eroi e la maggior parte (quasi tutti) dei politici sono delinquenti o complici non e` piu` sicuro per nessuno spirito libero.
 
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