10.02.2008

 

Nessun pericolo

Non mi intendo molto di economia, ma senza falsa modestia dico che conosco abbastanza bene la semantica e ancor meglio ho studiato l’evoluzione del linguaggio in politica. Da qui la mia preoccupazione odierna: troppa foga nel dichiarare che l’economia italiana non è a rischio. Preoccupazione relativa, ovviamente, dato che probabilmente io rientro tra le pochissime persone, in Italia, a non temere per il suo conto in banca: facile, non avendone uno, è difficile che qualcuno possa metterci sopra le mani.

Come mi pare di aver già scritto, il massimo delle mie problematiche economiche è quello di economizzare le povere risorse per riuscire a sfamare il cane e la gatta, che non posso certo alimentare con i pomodori e gli altri ortaggi che resistono nel mio orto, nonostante le temperature siano scese precipitosamente, quindi non mi resta che leggere e ascoltare. Ho letto, per esempio, un bell’articolo di Michael Moore, intitolato “La grande rapina” che spiega bene anche ai profani come me, il senso reale del capitalismo globale. In sintesi funziona così: il piccolo gruppo di potenti sono i rapinatori e il popolo i rapinati.

Va bene, va tutto bene, non c’è pericolo, potete stare tranquilli. Questa è la litania scelta dal governo italiano per evitare che le prime code dei risparmiatori si formino fuori dalle banche italiane. Qualche organo di informazione asservito, poi, ci mette del suo proponendo i soliti sondaggi o richiesta d’opinione: “Hai fiducia nelle banche italiane?” Nemmeno vi scrivo i risultati; è palese che l’Italiano si fidi delle banche, probabilmente perché non si è mai fatto un giretto su Google, per scoprire chi sieda sulle comode poltrone dirigenziali degli istituti di credito. Scoprire che il potere reale è in mano sempre alla solita manciata di pluripregiudicati, sarebbe una scoperta destabilizzante per tutti coloro che credono di avere le spalle al sicuro.

E non solo sono sempre gli stessi, ma si riproducono e si alternano. Crescono i figli come una volta facevano gli artigiani, che figli di artigiani, avevano preso il posto dei loro padri, e questi dei loro, e attendevano il giorno di poter affidare la loro bottega ai figli, sospirando il meritato riposo. I panettieri, per esempio, che fuori dal loro negozio hanno l’insegna con su scritto l’anno in cui il primo forno venne creato.

Oggi le nuove botteghe sono il Parlamento, le banche, le imprese e CONFINDUSTRIA, dove piccoli malfattori crescono. E così non pare strano a nessuno leggere sui giornali l’intervista alla figlia di berlusconi, che ha saputo mettere il su prezioso sedere sulla poltrona di Mediobanca, guidata da Geronzi , e che non comprende nemmeno alla lontana il significato del concetto di “conflitto di interesse”. Per quanto poco se ne parli – hanno deciso che non è ancora tempo di inculcarlo nelle menti degli italioti – il disegno è quello di regalare a berlusconi il palazzo del Quirinale, l’unica casa che desidera davvero ma non può comprare, e quindi l’imperatore cerca già di trovare un successore.

Quindi fidatevi: berslusconi assicura che i risparmiatori non rischiano, non spiega perché, e nemmeno lo fa il suo ministro Potter tremonti, che si limita a sciorinare cifre che noi sappiamo essere, spesso, campate per aria. Tutelerà le banche, dice, e su questo almeno possiamo fidarci, ma ricordate anche che le banche non siete voi risparmiatori, ma loro banchieri, sempre quelli che potrete trovare su Google o su Wikipedia. E poi, come non fidarsi di un tizio che per il rimessaggio delle sue barche in Sardegna spende quanto il reddito annuale di una quindicina di operai metalmeccanici?

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Tu vedi pericoli Rita? Pessimista d'una comunista, e non solo, anche malfidata, con Itchy e Scratchy all'opposizione? Infatti, mentre water -che manco parla bene l'italiano- scopriva l'alba in America, dove teneva anche una lezione d'amatriciana, qui da noi, Fichetto calearo, suoi simili confereditieri con baffuta marciAgaglia in testa, più i due confederali ridens (quanto durerà la "resistenza sceneggiata" di epifani, colui che "combatteva" la scala mobile quando emma era in fasce? se ci lavora water con nipote letta vedrai che si scioglie domani all'alba) mazziavano i lavoratori svuotandogli i contratti. Tra comuniste malfidate...chi cazzo pensi abbia comprato il libro di open water closet tanto all'ingrosso da permettergli l'acquisto dell'alloggio a Manatthan per la ventenne fìolabella, scijta esperta di cinema e richiesta già dalla placenta? Io no, ho chiesto in giro ad amanti della lettura: no, nessuno, azzardo...il piddì?
I tuoi li compra e li legge chi ti stima e ti vuol bene, e siamo tanti, anche se dubito potrai velocemente accasarci la prole.
Ti abbraccio
Edna
 
Edna, quel che penso dei sindacati l'ho appena scritto nell'altro post.
Per quanto riguarda i libri, ti sorprenderesti di sapere come funziona il mercato dell'editoria. :-)
Però io una volta - una volta sola - vidi un tale che in treno leggeva il libro di bruno vespa. Forse uno dei 10 che aveva venduto in tutto ... eppure ...
:)
Ti abbraccio anche io.
 
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