10.27.2008

 

Le cose accadono in silenzio

Nel giro di un paio di giorni, è la seconda volta che mi capita di leggere la notizia della donna condannata da un tribunale reale, per aver ucciso il “web marito” ossia il suo avatar in un mondo parallelo. Quasi come se le notizie da dare fossero finite, e le cose che succedono non si possano dire.

Per esempio che il mondo continua a deperire, malgrado noi. Non solo per le crisi economiche, ma per la violenza delle guerre, del terrorismo mascherato da democratizzazione, di una guerra di cui nessuno si occupa più, che rende lecito sparare bombe in Siria ed uccidere donne e bambini. La guerra ormai è un ministro sorridente che loda i feriti lievi, che non diverranno nemmeno eroi per caso, visto che ormai i nostri soldati non subiscono nulla di più di un escoriazione.

In Italia abbiamo ormai l’era dei tornelli, e bisogna interrogarsi seriamente se sia giusto o no, piazzarli anche nei Tribunali, per vedere se i magistrati lavorano davvero o sono fannulloni. Ogni volta che torno a casa dalla spesa, tiro un sospiro di sollievo scoprendo che ancora non hanno messo un tornello davanti casa mia. Sono importanti i tornelli, mica minchiate! Spendere per metterli ovunque è un buon inizio per risparmiare. Chi se ne frega se le procure non possono lavorare perché sotto organico?

Non succede nulla, la delinquenza è sparita, sono spariti i rom insieme alle guerre, agli stupri, agli omicidi in famiglia, i morti sul lavoro muoiono ancora, ma restano solo un trafiletto di cinque righe, a meno che i morituri non siano così furbi da morire mezza dozzina alla volta, che proprio non si possa fare a meno di notarli, per almeno cinque minuti. Non succede nulla, proprio come quando c’era lui, che la cronaca nera era sparita dai giornali. Oggi succede qualcosa solo quando il fatto di cronaca regalerà un processo mediatico, di quelli che l’inviato a Perugia, prima di dire quali fatti si siano discussi, ci racconta il look degli imputati, di lui con i capelli lunghi, del ragazzo di colore che si è rasato e di lei che lamenta la maledizione della sua bellezza. E se l’avvocato che segue uno degli assassini è anche un parlamentare e presieda la commissione giustizia della Camera, che problema c’è?

L’Italia è un bel paese in cui si vive bene, in cui i ragazzi ormai da quasi un mese imperterriti protestano per conservare il diritto allo studio, ma quando i ministri non dicono che sono cretini catechizzati, dicono che quasi sono inesistenti, e lo ripetono all’infinito. E nessuno che osi dubitare di una ministra che dice di aver fatto una riforma che tende a rendere ogni studente un protagonista; esattamente come diceva la moratti, e tutti sappiamo bene quale ennesimo colpo abbia inferto alla cultura. In Italia non ci sono problemi, perché i giornalisti ancora si interrogano sulla cifra esatta dei partecipanti alla manifestazione del PD: due milioni e mezzo, duecento mila o, ultima cifra stimata dalla stampa cinquecentomila? Ma per una democrazia non dovrebbe essere importante anche il malcontento di cento persone?

Non ho mai visto una puntata dell’isola dei famosi, e allora mi chiedo perché io oggi debba sapere che Massimo Ciavarro, che avevo lasciato sui fotoromanzi sul tavolino del parrucchiere di Carbonia, sia stato operato d’urgenza per un ulcera perforata, ma difficilmente saprò altro della famigliola che è stata scoperta vivere dentro un cassonetto della spazzatura, in una via di Roma. Padre madre e due figli, di cui l’ultimo nato a Torino e quindi a tutti gli effetti cittadino italiano.

Questo è esattamente quello che sta diventando sotto gli occhi stupidi, annoiati, e distratti di molti di noi. Un ritorno al passato che vogliamo ostinarci a non guardare, forse perché già sappiamo che noi, a differenza dei nostri padri o dei nostri nonni, non saremo capaci di sopportare.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
La disinformazione continua. Berlusconi è su da cinque mesi... e a me ha già rotto i corbelli... no, macché, ha già fatto dei miracoli! Il miracolo di far svanire tutte le conquiste che si sono fatte dagli anni Settanta in poi. Come cavolo avrà fatto? Evidentemente non erano state tanto interiorizzate... Se non ci siamo noi blogger che ci diamo da fare, non si saprà più niente di ciò che realmente accade!
gatta susanna
 
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