10.18.2008

 

Come negli altri paesi

La schedatura dei rom? Come negli altri paesi. L’impunità per sé? Come negli altri paesi. I termovalorizzatori e le discariche palesemente fuori legge? Come negli altri paesi. Le leggi razziali nelle scuole? Come negli altri paesi.

“Come negli altri paesi” è la nuova formula magica adottata dal governo, per far credere ai cretini, che tutto sia lecito. Ovviamente dopo ogni volta arriva puntuale la smentita dell’Unione Europea, che anzi spesso si trova costretta a sanzionare, ma che importa?

Quando l’Europa pretende che l’Italia agisca davvero “come gli altri paesi” ecco che il governo alza gli scudi, col fare dei grandi statisti che ha nel suo governo. Per esempio, il clima? Gli latri paesi sono folli, l’Europa è folle, dice brunetta, dopo aver ribadito per l’ennesima volta che lui è un professore.

Dicono che non tutte le colpe della devastazione siano da attribuire a berlusconi, e potrebbe anche essere vero, se non fosse per l’anomalia che esso stesso rappresenta, e che rende di fatto, anomalo tutto il paese. Quando si è consegnato il paese a un uomo solo, imprenditore e corruttore per sua stessa ammissione, faccendiere più che politico, quando un governo è totalmente clientelare e non politico, davvero ci si aspetta di essere “governati?”

E questo spiega esattamente perché negli ultimi 15 anni, l’unico obiettivo fosse arrivare allo svilimento della politica e alla distruzione totale del senso politico delle cose. Obiettivo raggiunto. Ricordate il paese azienda? Anche questo è visibilmente un obiettivo raggiunto dall’imprenditore a capo del Parlamento. I ministri non sono politici, ma direttori di compartimento, che per fare carriera, e mantenere il posto, hanno come unico obiettivo, a loro volta quello di compiacere il capo. Poi vengono tutti i sottoposti, che sono i “governatori” delle Regioni e delle province, e dopo ancora, in questa struttura piramidale, i sindaci.

Ecco perché in Italia non si deve nemmeno attendere di vedere pubblicate le ridicole leggi nella Gazzetta Ufficiale, perché esse vengano applicate “alla cazzo di cane” (trovare un eufemismo servirebbe davvero a nulla) da quella marea di sottoposti che aspirano salire qualche gradino della piramide.

Un esempio? Il decreto sulle puttane, applicate in base a una legge dello stato che non esiste. Un altro più terribile? È bastato che l’altro giorno il capo padrone ventilasse l’ipotesi di vietare le manifestazioni studentesche, e che sacconi declamasse la sua democratica idea di proibire lo sciopero, annunciando anche la possibile schedatura dei trasgressori, perché ieri a Sassari, qualcuno desse ordine ai carabinieri di fermare e schedare gli studenti che erano scesi in piazza, come in tutto il resto d’Italia, per protestare.

Come negli altri paesi? Non per niente, ma state certi che non vi risparmieranno la formula magica anche quando finalmente gli altri si accorgeranno dell’articolo 23 bis, della legge 112 del 25 Giugno 2008, quella per intenderci che mantenendo la proprietà delle reti idriche, ne affida totalmente la gestione ai privati. Come gli altri paesi. Peccato però che noi siamo in Italia, e sappiamo bene che questo comporterà un aggravarsi della già disastrosa situazione. Peccato che in Italia, il termine privatizzare, al contrario degli altri paesi, abbia sempre assunto un significato differente da quello assunto negli altri paesi, ovvero “regalia”, ai soliti quattro noti, o alle solite quattro note associazioni criminali mafiose, se le privatizzazioni riguardano il sud Italia.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Mi piacerebbe che anche in Italia li mandassimo a casa.
Come avviene del resto, ogni tanto, negli altri Paesi.
 
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