10.08.2008

 

20 milioni di euro in lavagnette multimediali

È da qualche giorno che cerco di comprendere quali sentimenti mi susciti la vista di Veltroni, ma ancora non sono riuscita bene a decodificarli. Mi sembra uno che è stato assente dalla vita per lungo tempo, e che nessuno di coloro che ha intorno voglia raccontargli cos’è successo nel frattempo. Così, ogni volta che parla, inneggia al dialogo, persino il giorno dopo che è stato platealmente mandato a cagare, dal presidente del consiglio, che probabilmente per i suoi troppi impegni, e le poche ore di sonno, spesso si confonde con l’essere il presidente del Milan e si esprime esattamente come quel ruolo richiede.

Va bene, ma che importa? Le banche sono salve e non falliranno. Che poi mi chiedo: che bisogno c’era di un intervento straordinario del consiglio dei ministri, di un paese solido, dove c’è il benessere?

Ora però, che tutto poteva essere risolto e che finalmente tutti si poteva tornare a far girare l’economia, ecco che si mettono di traverso i sindacati: ormai è certo lo sciopero generale nelle scuole. Non è ancora stata stabilita la data e nemmeno le modalità. Speriamo che non si tratti di un’ora, con le fasce protette garantite dall’assunzione somministrata di qualche crumiro; questo non mi stupirebbe per nulla. Della riforma della scuola si è detto molto, ma non si è detto tutto. Per esempio quello che non è stato detto è dell’interessamento del presidente del consiglio in persona, che qualche giorno fa esultava sulla creazione della “scuola digitale” e qua sono costretta alla deprecabile opera del copia e incolla:

Nel 2008 saranno consegnate, con un investimento di 20 milioni di euro, 10 mila lavagne interattive. Costo, dunque, circa 2mila euro a lavagna. «E nel 2009 siamo pronti a investire altri 10 milioni per lo stesso obiettivo». Sarà organizzato per 24 mila docenti, un corso di formazione per l'utilizzo delle lavagne interattive multidisciplinari. Oltre alle lavagne digitali il progetto «InnovaScuola» (41 i milioni di euro stanziati) prevede la possibilità per le scuole di sviluppare contenuti didattici, acquistarli in rete, usare strumenti di collaborazione come blog, wiki, videoconferenze. Verrà potenziata la dotazione informatica delle scuole. Rimane comunque valido il progetto delle tre "i", dice berlusconi, «ma ha segnato il passo negli ultimi due anni per la politica sbagliata della sinistra»

Eh già, le politiche sbagliate della sinistra! Ora a me piacerebbe sapere, ma non lo so, chi produce le magiche lavagnette? È che a me questa storia, ricorda tanto i decoder per il digitale terrestre. Staremo a vedere, magari a regime caduto, troveranno le carte i nostri pronipoti, dentro un armadio della vergogna. 10 milioni di euro per abolire i gessetti, mentre le ore in più lavorate dall’unico maestro, dovranno essere pagate con i fondi delle scuole. E’ la stessa politica dell’ICI, insomma, taglio/spreco/aumento IRPEF, che tradotto vuol dire più tasse e meno servizi. Però le banche sono salve, non ci scoraggiamo.

A proposito di scuola, a Milano davanti ad una scuola un papà fortemente abbronzato, è stato arrestato per non aver messo la cintura di sicurezza al bimbo che accompagnava. Per fortuna per trovare i testimoni dell’abuso non si è dovuti ricorrere a Chi l’ha visto. I cittadini milanesi hanno seguito la macchina fino al comando e chiesto spiegazioni.

Manco a dirlo, il vicesindaco di Milano approva ed elogia il lavoro dei suoi bounty killer.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
La nostra croce, il giovane walter senza dolori. E'un cagnone fedele al padrone, soffia e sbava solo per una dolce parolina d'invito della parodia cattiva di Danny de Vito, vedrai che se al momento giusto gli fa l'occhiolino, cancella -anche- l'inutile e etnaobor manifestazione belata a luglio per il 25 ottobre. E dal 26, bastonate d'acciaio (fornitura marcIagaglia & C, come le lavagnette) pagate da noi medesimi bastonati, sai, ormai col loro osceno dialogo ad intermittenza, siamo -vittoriosamente- avviati ai tempi del maestro unico, quando c'era sempre un bambino volontario che con alzata di mano conquistava l'onore di procurare la bacchetta di legno al proprio seviziatore...
Arrivati al grottesco, che dire e che fare? Io, per restare nell'unico ambito che il giovane dimostra di conoscere un pò, lo vedo da sempre come un Forrest Gamp, al contrario però, quindi molto, ma molto -volontariamente- negativo...come liberarsene?
Chissà che, a pensare, a fare e ad incazzarsi da soli...anche sindaci e loro vice deCorati non decorino meno i loro bounty killers.
A presto, un abbraccio
D;-))) Edna
 
Mi spiace ma la "questione delle lavagnette" mi pare il solito cavillo per distrarre l'attenzione dai problemi veri.
Oggi che non funziona nulla nella scuola, smettiamola di dire che il problema della riforma è il licenziamento delle persone in esubero (che lo dice la parola stessa significa che sono superflue...) o il taglio dei costi o l'acquisto delle lavagnette multimediali (cosa che tra l'altro serve moltissimo agli studenti con forme di disabilità).
Il vero problema della scuola è che il sindacato sta perdendo un'altro centro di potere. Infatti se l'assunzione del personale sarà diretta e non più centralizzata e le scuole valuteranno gli insegnanti in base al merito ed ai risultati, come farà il sindacato a garantire il posto a tutti i fannulloni che poi in cambio ne sottoscrivono la tessera?
Apriamo gli occhi siamo di fronte ad un passo mai compiuto in Italia: la distruzione dell'idea del posto fisso nell'impiego pubblico e la fine del potere dei sindacati e della cultura di sinistra che sempre ha appoggiato queste posizioni.
Sai perchè Veltroni non ha più nulla da dire così che Berlusconi può sparar cazzate da mattino a sera senza alcun contradditorio? E' per lo stesso motivo per il quale Ferrero non esiste più e Fassino e D'Alema non compaiono più da nessuna parte... non perchè le televisioni sono monopolizzate dalla destra, ma semplicemente perchè non hanno più nulla da dire.
La società in questi anni è cambiata così tanto che la sinistra si è svegliata una mattina e non aveva più argomenti di discussione, erano tutti vecchi di 30 anni.
E' stata divertente la battuta del dopoelezioni tra Maroni e Fassino.
Quest'ultimo non capiva come mai la sinistra era stata "spazzata via", nell'ultima tornata elettorale perchè diceva di aver passato tutti i giorni di campagna elettorale ad un mercato diverso a parlare con la gente per capire cosa aveva bisogno. Maroni gli ha detto "anche noi siamo andati ai mercati a parlare con la gente, la differenza forse è che voi non avete capito cosa vi chiedeva!"
E credo che il problema sia proprio questo i sindacati e la sinistra (per ovvi motivi di opposizione) sono convinti che la gente chieda di protestare contro la Gelmini, mentre invece lo stanno chiedendo solo quelli che rischiano il posto di lavoro. Così si rimettono in un angolo come per la questione Alitalia dove hanno dovuto cedere e riaprire la trattativa perchè si erano tirati contro l'ira di tutta la gente per difendere i privilegi acquisiti da "quattro gatti" di piloti e hostess. Con la scuola finirà allo stesso modo: per difendere l'interesse di pochi precari cui era stata promessa l'assunzione dgli stessi sindacati (ben sapendo che non era possibile) si cacceranno in un altro vicolo cieco.
 
Circa un mese fa ero a una conferenza a Monaco. Il "Piero Angela" tedesco parlava di astronomia. In una grande sala piena di gente lui aveva una lavagna, nera, a quadretti. E un gesso. Se la porta ovunque faccia conferenze. Dice che ha cominciato a usarla dopo aver letto il libro: "Come diventare stupidi grazie a Powerpoint".
Io non so perchè ma sta puttanata della scuola digitale mi ricorda quel giorno.
A peraltro grazie di avermi informato che per non aver addosso le cinture si rischia la galera, sia mai che torno in Italia e vengo arrestato mentre tiro fuori l'auto dal garage. :(
 
per maurizio: Probabilmente ti alterni, secondo l'antiquato concetto del turnover, per ri-animare le sue tre ore di sesso, seguilo, con lui alla fine riuscirai anche a scopare il mare, ma che dico? anche un oceano, hai capito proprio tutto, tu!
 
A me sconvolge vedere come con tanta facilità si usi il termine "fannullone". Ho un'amica fannullona che per 12 anni ha fatto l'insegnante di sostegno, senza lavagnetta multimediale, ma ora è a casa senza lavoro.
No, le lavagnette non sono un diversivo, tant'è che non ne ha parlato nessuno.
Quali saranno i contenuti multimediali che verranno "teletrasmessi" agli alunni? Il genitore potrà controllare quale messaggio verrà depositato sulle giovani menti dei figli?
Chi ha paura dei libri?
Ma anche queste sono domande tanto retoriche quanto faziose.
Parliamo d'altro, per esempio: 20 milioni di euro per le scuole che obbligano gli alunni a portarsi la carta igienica da casa?
Parliamo d'altro ancora: se la scuola disperde i fondi (pochi) per pagare un maestro unico che segue 30 alunni, come finanzierà gli altri progetti delle scuole?
R.
 
Per Edna. non ho capito nulla del post "per maurizio".

Per Rita.
Il termine fannullone si usa con facilità quando si parla di persone che non lavorano, ma hanno il posto garantito per legge.
Potremmo parlarne per ore, ma credo che su questo punto non ci troveremo mai d'accordo.
Io sono convinto che se una persona non lavora è corretto che lasci il suo posto ad uno che vuole lavorare.
Diverso il concetto di "esubero" per il quale è possibile che anche persone capaci perdano il posto in quanto precarie o assunte dopo. Molto spesso questo capita a favore di "fannulloni" che invece sono assunti a tempo indeterminato.
Infatti non si capisce come mai si lascino a casa gli ultimi assunti o i precari a scapito di chi ha "il posto sicuro" indipendentemente dalla capacità lavorativa...
Magari la tua amica è bravissima, ma non rientra nelle categorie difendibili...
Infine sulle lavagnette multimediali magari si caricano i contenuti che scelgono le insegnanti... esattamente come succede quando i bambini vanno in classe: indipendentemente dal libro si insegnano le cose che scelgono le insegnanti.
Ai miei tempi tra l'altro i libri li sceglieva l'insegnante, non so se ora sono imposti dal Ministero.

Scusatemi, ma non volevo crear polemica.
 
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