9.11.2008
Tutti allo stadio?
Non so a voi, ma a me, leggere la proposta delle celle negli stadi …
Lo so, sono solo per i tifosi, non si sognerebbero mai di iniziare a deportare le persone, stiparle negli stadi e poi farle sparire. D’altronde anche l’esercito per le strade serve alla nostra sicurezza, infatti è la polizia che identifica chi protesta.
Gli zingari, i negri, gli omosessuali, e ora ci si prepara per i sovversivi. Chi ha avuto modo di studiare un poco di storia recente, o magari di viverla o sentirsela raccontare, non dovrebbe avere difficoltà a comprendere cosa sta avvenendo in Italia, e averne ribrezzo. È che pensare è scomodo, meglio essere falsamente qualunquisti, e lasciare che tutto accada aspettando di vedere la fine, proprio come se fosse un film. L’Italiano preferisce essere spettatore, a volte persino credere alle favole è meglio che fare i conti con la propria esistenza.
L’economia italiana e ferma, ma il vostro presidente del consiglio vi rassicura. Esso governa un paese stabile, dove c’è il benessere, e le famiglie stanno bene. Problemi? Zero.
Ricordate il figlio di bossi? Per colpa degli insegnanti del sud non è riuscito a diplomarsi. Il ragazzo però ha scoperto che gli piacerebbe fare il lavoro del padre, e per questo “studia”. Contestualmente, una proposta di legge vorrebbe abolire il valore legale del titolo di studio. Ecco, l’Italia continua a scivolare: problemi? Zero. Al massimo la speranza di avere anche noi da qualche parte uno zio che è amico dell’amico del sindaco che riesca a farci entrare da qualche parte a sostituire uno dei fannulloni cacciati da brunetta. Un posto qualunque tanto il diploma non serve più, nemmeno per lavorare da “statista”.
Perché mi spiace dirlo, ma è così che si ragiona in Italia. Ed è per questo che nulla tange la tranquillità dell’italiota, e per lo stesso principio, in tanti (a proposito grazie delle mail, risponderò) mi consigliano di levare quel “comunista” dal mio blog.
No, non lo farò. Lo chiuderanno? Ne aprirò un altro. Ci sarà il pericolo di essere portata allo stadio? Mi darò alla macchia, ma macchia per macchia, scelgo quella mediterranea.
Rita Pani (APOLIDE)
Sembra che non capiscano che si inizia sempre così. Il triste è che come scriveva qualcuno almeno Mussolini è andato a piedi fino a Roma. Questi neanche quello.
L'unica speranza è un crollo economico duro, vero, senza pietà alla 1929 americana, una situazione di niente stipendi (ma per almeno 3 mesi) solo così forse si svegliano altrimenti i presupposti ci sono tutti per il ritorno del fascio.
Sarei curioso di conoscere queste personcine che ti consigliano di togliere l'aggettivo "comunista" dal tuo blog, che senso ha? Mi fa ripensare al Matrix di ieri sera, durante cui Storace equiparava tranquillamente fascismo e comunismo, senza che Mentana o gli altri ospiti (fra cui il segretario di Rifondazione) gli dicessero "bah".
Ah ma non si votava... cavolo era una dittatura... ah ma una dittatura buona fino alle leggi razziali del 1938 che sarebbero state volute da Hitler. E chissà perchè tutti si dimenticano le leggi razziali coloniali del 1936, fatte quando i rapporti con Hitler erano tesi.
Mah
Saluti.
Pnochet chiuse i comunisti e la democrazia cilena allo stadio.
Era l'11 settembre.
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