7.16.2008

 

La volontà di Dio

Così la chiesa e l’uomo pio ci dicono che è vita restare immobili per 16 lunghi anni su un letto, senza alcun contatto col mondo circostante. Dicono che sia vita una sonda che alimenta un corpo, che lo idrata. Dicono che solo Dio ha il diritto di dare e di togliere la vita, sebbene non sia stato Dio ad infilare quella sonda, ma la mano di un comune mortale.
Il pio uomo, o i pii uomini poi ci mettono il loro, arrivando a bloccare una sentenza del tribunale (covo di comunisti senza dio) e si accaniscono, in nome di Dio, contro quella povera ragazza che probabilmente è già morta da 16 lunghissimi anni. Conflitto d’attribuzione, lo chiamano.
C’è un vecchietto malato di Alzheimer (sempre lo stesso) che dopo tre giorni di febbre a 40, e il rifiuto di tre ospedali umbri, è stato finalmente accettato sabato, a 50 chilometri dal luogo di residenza della moglie, che per quattro giorni ha dovuto assisterlo dalla mattina alla sera, perché all’ospedale, non si erano nemmeno accorti che il Parkinson gli impedisce di alimentarsi da solo. Nello stesso spedale, domenica mattina gli è stato infilato un catetere, molto più comodo dei pannoloni che vanno cambiati spesso per non infettare le piaghe da decubito. La febbre non è cessata.
Al momento del ricovero, è stato chiesto al personale paramedico dell’ambulanza, perché fosse stato ricoverato di sabato: “Non sapete che tanto, sabato e domenica non facciamo nulla?” Lunedì mattina è stato sottoposto a radiografia polmonare e, miracolo dei miracoli, martedì mattina è stato dimesso. Diagnosi: bronchite. Poi dicono che la sanità non funziona. Mai vista tanta celerità. La verità è che in ospedale, i malati di Alzheimer strillano, perché non riconoscono i volti, le pareti, il letto, la vista dalle finestre, le voci delle persone che hanno nella stanza, i passi delle infermiere. I malati di Alzheimer sono una grandissima rottura di coglioni, per chi è precario e da precario è pagato.
Non si capisce perché, per una semplice bronchite, sia stato prescritto l’ossigeno.
In vero, non si capisce nemmeno perché, il medico di famiglia non possa prescrivere l’ossigeno, in mancanza di un “piano terapeutico”. Il piano terapeutico, ovviamente, non lo fa il medico di famiglia, ma un altro medico ancora, che ora è in ferie e non ha sostituto.
La vita ad ogni costo. Una giovane donna, che donna ci è diventata mentre stava in coma, dovrà probabilmente continuare ad essere alimentata forzatamente, contro il suo volere e contro il volere di quel padre stoico che da sempre lotta per il bene di sua figlia.
Il vecchietto senza ossigeno, che fine farà? Forse smetterà di vivere dopo lunghe sofferenze. Sarà stato ucciso dalla mancanza del “piano terapeutico” o sarà fatta la volontà di Dio?
Dicono che Papa Wojtyla avesse dato ordine di non rianimare. Santo subito. L’inferno è per chi è in terra.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Semplicemente: fantastico pezzo!
Brava!
 
ciao rita. splendido pezzo, che mi sono permesso di riportare qui, spero che non ti offenda per questo. nel caso comunque provvederò a toglierlo, lasciando solo il link.
 
E perché mai dovrei offendermi? ;-)
 
ah! beh non so, sono ben strani gli esserei umani, a partire da me, e quindi sai mai..
 
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