6.05.2008

 

Perché Maurizio…

Come me crede d’esser inadeguato, perché Maurizio come me, alla fine si è incazzato, perché ho detto a Maurizio: “Poi un giorno capiremo perché noi ci sentiamo inadeguati, mentre gli altri pensano d’avere sempre le mutande in ordine.”

Il vetro, come la vita.

Fragile, tagliente, oppure trasparente, corazzato, antiproiettile. Due vite parallele di donne, qualche presunto assimilato parente e pochi fidi amici, Rucola, un cane e Biagio, su tutti.

Duecento e passa pagine, scritte da Rita Pani, con una penna che sembra, anzi, è, un coltello sempre affilato, uno sputo di rabbia e di amore a getto continuo.

Non è un thriller, oppure si. Ma certamente uno squarcio di vita non presunta; di vite parallele che sembrano pilotate da una manopola che manipola a suo volere i bassi e gli alti di un giradischi andato dai tempi andati. No, il timone delle baracche è invece in mano a sentimenti comuni guidati dalla consapevolezza della sofferenza, dell'essere iniquo nascere donna o uomo, nero o bianco, ricco o povero, egoista o altruista nel proprio essere in fondo egoista.

Pagine che necessariamente corrono, non scorrono, nella penna di Rita (qui il resto, se vorrete)

R.


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