6.05.2008

 

Il petrolio sta finendo

Mezzo mondo è in subbuglio per il caro carburanti, dicono. Fanno vedere che persino in India il paese è bloccato. In Italia i pescatori non vanno più a pescare, a Bruxelles la polizia carica.

Quello che non ci dicono è che è solo l’inizio, e che il petrolio sta finendo. Non ci dicono nemmeno che anche il plutonio e l’uranio sono fonti esauribili. Noi non dobbiamo sapere, o forse non vogliamo, sennò, a fronte dell’incidente alla centrale nucleare, distante uno sputo dai nostri confini, come avremmo potuto tollerare che il discutibile ministro scajola, ribadisse un concetto arcinoto?

Perché non farle anche da noi, se tanto poi esplodono quelle a noi vicine?”

Ma sì, tanto vedrete che ci penserà Robin Wood a farci tornare in fila alla pompa col sorriso sulle labbra, quando avrà rubato ai ricchi petrolieri, per dare a noi poveri guidatori.

Il petrolio sta finendo, dicevo, e non mi pare che ci siano serie politiche per ovviare alla nefasta quanto prevedibile sorte. Il problema è che da ormai una quarantina d’anni, abbiamo abdicato il ruolo di cittadini per assurgere a quello di consumatori, educati da una pressante campagna a suon di caroselli, divenuti poi – non a caso – consigli per gli acquisti.

Una pescivendola del mercato del pesce di Ancona, stamani lamentava il fatto che la gente non comprasse il prodotto di importazione, perché la gente non vuole mangiare pesce forestiero, e sembrava davvero questo il problema. Nessuna conseguente spiegazione al fenomeno del fermo dei pescherecci, nessuna previsione futura, nessuno che abbia detto che il prezzo del petrolio salirà, in modo vertiginoso, sempre di più, continuando a rendere la nostra sopravvivenza parimenti difficoltosa.

Queste sono quel genere di notizie, che nessuno ti darà mai, resteranno quella sorta di favole, che possiamo raccontarci noi, alla sera, su un blog come questo.

Come quando dicevamo che la guerra in Iraq era la guerra per rubare il petrolio a un popolo che opponeva più resistenza di quanta non ne abbiano mai opposto i governanti dell’Africa, abituati da sempre a svendere il loro paese e la loro vita, al miglior offerente.

Favole raccontate al calar della notte, una favola al contrario, che la notte non riesce a farti dormire.

Ma se ce le raccontiamo noi, ci si può anche stare, se invece a raccontartele sono loro, allora il discorso cambia. Per esempio quando ti dicono che i biocarburanti hanno la responsabilità di affamare il mondo, e che quindi la colpa di tutti i mali e semplicemente di chi vuole affrancarsi dall’egemonia del petrolio.

È tutta questione di percezione, ormai… Il caldo dell’estate, il freddo dell’inverno, la gravità dei reati, l’inflazione. Persino la ricchezza è percepita, avendo un SUV sotto il culo che a stento si riesce a rifornire, o lo si fa la notte quando nessuno vede che ci butti dentro 15 euro di gasolio, e non di più. Sono quei 15 euro che ci fanno percepire la ricchezza e ci fanno scordare la povertà creata nei paesi da cui, inevitabilmente la gente scappa, ma che non ci fanno percepire, che qualche italiano più furbo di noi, ha già ripreso a fuggire.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Hai sottomano il link della dichiarazione di scajola?
 
Intervista a Sky TG24 delle 13
http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/home.html
Prova a vedere, faceva riferimento ad una precedente intervista su SKY Pomeriggio
R.
 
Grazie, Rita.
 
A proposito di SUV e di serbatoi pieni. Quando a te, operaio, DIMINUISCONO la busta paga (sta accadendo, nonostante le dichiarazioni sui giornali vadano nel senso opposto), ed invece un ... tanto per dire qualcuno ... medico può aumentarsi a piacere il prezzo di una sua visita, facendosi pagare 150euro per 10 minuti, e così il serbatoio del SUV riesce a riempirselo, ecco dove vanno a finire i tuoi soldi. Soluzione? I forconi ... :-)
 
aspettiamo di vedere il petrolio a 200€, tanto ormai manca poco...
sarà divertente!
 
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