4.05.2008

 

Voglio andare a vivere in campagna (elettorale)

In principio, la penisola su cui viviamo era molto differente da come la conosciamo noi, oggi: una terra inospitale, soggetta alla legge del più forte e priva di indicazioni stradali. Ma all'inizio, dicevo, la situazione era diversa: ricoperta da una vegetazione lussureggiante e con grandi rettili che dominavano incontrastati. Alcuni di essi erano più alti di una palazzina abusiva, mentre altri avevano denti affilatissimi e una bocca così ampia da poter inghiottire un'utilitaria; molto probabilmente, questi ultimi si estinsero con l'avvento dei suv.

Infine dio creò l’ominide e quest’ultimo inventò le elezioni.

Imperversa la campagna elettorale ed effettivamente si sta finalmente assistendo ad alcune novità sostanziali rispetto al vecchio modo di fare politica. “Nuovo” è l’aggettivo imperante nei due maggiori schieramenti, tanto che, per dimostrare all’avversario di essere “più nuovo”, berlusconi si è presentato sfoggiando dei capelli con ancora il cartellino del prezzo attaccato. Accantonate definitivamente le ideologie che costringevano le persone a pensare e, orrore, persino a confrontarsi, si è passati ai programmi in continua evoluzione, ovvero upgrade in progress (per dirla alla veltroni, non sia mai stia leggendo): infatti, dopo un inizio sottotono della campagna elettorale, in cui si registravano proposte al ribasso, con una parte che proponeva dieci punti programmatici e l’altra che rilanciava con cinque mi voglio rovinare massimo sei, in questa fase finale si ha quasi la sensazione di assistere a un’asta con continui rilanci; così, quando veltroni ha proposto il salario minimo garantito per i precari e berlusconi ha ribattuto con un più fantasmagorico adeguamento di salari e pensioni minime al costo della vita, veltroni ha azzardato un aumento delle pensioni minime di 600 euro; mossa peraltro prevista dal fantino di Arcore che ha prontamente messo sul piatto aumenti generalizzati per tutti i pensionati; a quel punto veltroni ha chiuso la questione con un inarrivabile “tutto il cucuzzaro!”

Altre novità importanti si possono individuare nelle liste dei candidati, con veltroni che, per esempio, ha proposto come capolista l’operaio della Thyssen Krupp scampato al rogo: una candidatura di scottante attualità e che ha permesso all’operaio di bruciare le tappe all’operaio, ossia to burn the gnome (sempre per veltroni, non sia mai stia continuando a leggere).

Ma tante sono le questioni aperte e il Paese ha ancora tanti problemi da risolvere. Uno dei più complessi è senz’altro quello di comprendere cosa cazzo dice bossi.

Proprio ieri, un sondaggio ha stabilito che un italiano su quattro si sente insicuro; alla successiva domanda per conferma: “Sei sicuro?”, questo italiano su quattro ha risposto “Sì”, evidenziando contestualmente che il 25% degli italiani è incoerente. Un altro sondaggio ha evidenziato che, in occasione delle riunioni del pdl, nelle zone limitrofe si assiste a una sensibile riduzione dei reati. In effetti, la criminalità dilagante sta richiedendo delle soluzioni urgenti. veltroni, per ridimensionare il fenomeno, ha promesso che eliminerà ben cinquemila leggi.

Ultimamente ha tenuto banco la vicenda Alitalia e quella, strettamente collegata, di Malpensa, lo hub milanese. A dire il vero, ancora non sono certo di aver capito esattamente il significato di “hub” (i politici sanno essere così criptici, quando vogliono), però grossomodo dovrebbe trattarsi di un acronimo per identificare un certo tipo di scalo aereo e che suona, più o meno, come “ho una baracca”.

Frattanto, saltata la trattiva con Air France, si è dimesso il presidente della compagnia italiana, subito sostituito da Police; intervistato su quest’ultimo avvenimento, veltroni ha rilanciato le accuse di interferenza nella trattativa aggiungendo di conoscere personalmente e apprezzare molto Sting, ma Stewart Copeland è senz’altro of another planet.

Anche la questione dei rifiuti in Campania è uno dei temi che agita la campagna elettorale e, tra rimpalli di responsabilità e accuse reciproche, ancora nessuno è riuscito a risolvere il problema, e mentre bassolino rifiuta categoricamente di dimettersi, dal canto suo, berlusconi proclama di avere la soluzione, ma la renderà pubblica non appena sarà riuscito a capire come facevano i cavernicoli a mettere le lische di pesce dentro ai sassi.

Un altro personaggio che non ha intenzione di rassegnare le proprie dimissioni è il presidente della FIA, Max Mosley, nonostante lo scandalo suscitato dal filmato che lo riprende intento in un’orgia nazista mentre viene frustato da cinque prostitute vestite da papa.

dirtyboots

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