4.15.2008

 

Troppe analisi

Sembra d’essere nel laboratorio di CSI. Da un momento all’altro, anche Grissom avrà i suoi bei risultati. Peccato che non servano a nulla, dal momento che ancora non si conosce quale sia il batterio che ha provocato l’infezione, la dura malattia e il coma della sinistra. E se ogni analisi ne scopre uno diverso, allora viene da pensare più a una colonia di virus grandi come cocomeri che ad un singolo bacillo.

Le cose certe sono poche, e una di queste è la necessità di ripartire da zero con una costituente. Lo abbiamo capito tutti, o almeno dovremmo averlo capito tutti. E invece no.

Oggi sono stata invitata a partecipare a quattro differenti progetti di costituente comunista, poi leggo di un quinto. Questo però si differenzia, perché è chiamato costituente anticapitalista. (Eppure una delle analisi aveva per batterio, proprio la frammentazione)

La voglia di prendere un megafono, spalancare la finestra e gridare: “ANDATE TUTTI A CAGARE!” è fortissima, ma credo che desisterò, spinta dal mio essere come sono, una stronza che di rinunce ne ha fatto tante, tante ne farà, ma che non riesce proprio a distaccarsi dall’ideale (che non è né una malattia né una parolaccia)

Non voglio rischiare di cadere anche io nella trappola dei vetrini e dei microscopi, non mi va per nulla di fare analisi, ma oggi ho letto tante di quella idiozie, che a tratti ho anche pensato di farmi un abbonamento a Novella 2000 per rinverdire la mia cultura con qualcosa di più intelligente.

Si va dai cinque anni di attesa – purgatorio – alla prossima e inesorabile caduta del governo berlusconi. C’è persino chi – a sinistra fino a ieri – vede in Veltroni e Casini, i salvatori della patria.

Ma è davvero così difficile comprendere? Davvero qualcuno pensa che quel che resta di bossi, possa far cadere un governo berlusconi, nel caso in cui non venissero esaudite le richieste folli, inutili e demagogiche della lega?

Potrebbe accadere solo se quell’apparentamento fosse frutto di un accordo politico, ma la politica sta a berlusconi come l’onestà sta a cuffaro; esso non sa stipulare altro che contratti, dove di solito la merce di scambio è il danaro. Se pagò avariati milioni di euro il primo accordo, quanto avrà pagato per questo? Se è sotto inchiesta per comprato alcuni senatori, quanti ne potrebbe comprare ora, qualora gliene servisse qualcuno in più?

Oggi ho passato un paio d’ore nella sede di un sindacato, e ad un certo punto ho pensato d’essere stata teletrasportata su Marte; un vecchio sindacalista mi spiegava l’importanza che avrà stare in piazza insieme a Veltroni, quando ce me sarà l’occasione. Poveretto, era un omino molto anziano e mi ha fatto tristezza ma senza alzare la voce gli ho detto: “scusa, ma se uno dei punti di contatto dei programmi di entrambi era l’abolizione o la revisione dello statuto dei lavoratori, per che cosa pensi che Veltroni tornerà in piazza? Per l’operaio che è morto ieri in acciaieria senza che lo candidasse nessuno capolista?”

Mi ha guardato in un modo tale, che m’è sembrato odio ed è ammutolito, ma credo che sia oggi più che mai necessario non nascondersi la verità. Almeno tra di noi.

Rita Pani (APOLIDE)


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