3.14.2008
La politica secondo berlusconi
Siparietti d’avanspettacolo, e false sorprese da reality show. Questa è la politica secondo quel piccolo uomo (?) di Arcore. Così oggi si scopre che la falsa precaria, invitata in rappresentanza dei veri precari, a partecipare alla rubrica del TG2, telegiornale della RAI, sovvenzionata dal canone, era una adepta di Alleanza Nazionale.
E come se non bastasse, si scopre anche che il compenso per la comparsa, è una candidatura al comune di Roma.
Nulla di grave, diranno; che male c’è?
Di male c’è la morte di Luigi Roca, suicida per disperazione, e prima ancora l’operaio di Macerata, quello che aveva il mutuo da pagare e si uccise quando licenziarono la moglie, precaria anche lei.
Di male c’è il portuale di Marghera, interinale a ore, morto per salvare un suo compagno asfissiato nella stiva di una nave. E tutti gli altri morti di lavoro
C’è di male che il precariato uccide, in un mondo che sempre più tende non solo a togliere la dignità al lavoratore, ma anche a renderlo sempre più un automa in mano dello schiavista.
C’è l’assoluto senso di spregio, verso gli ultimi di una società suddivisa in caste, dove i lavoratori sempre più sembrano essere i pària dell’Italia.
Inutile persino indignarsi, protestare, fare ricorso al senso di civiltà che purtroppo solo teoricamente, dovrebbe permeare chi si candida a governare un paese.
Gente come berlusconi, non è usa accostarsi alla civiltà.
La civiltà s’è persa da tempo, e come ho sempre detto, toccherebbe a noi recuperarla.
Rita Pani (APOLIDE)