3.26.2008

 

Ai forconi!


Questa, lasciatemelo dire una volta ancora, non è politica. Non è nemmeno avanspettacolo, non è circo, non è teatro. Questa, compagni, amici, passanti… è merda.

Semplice letame, che la buona metà del paese, non schifa farsi tirare addosso da ormai quindici anni. Pazientate, ma io non ci riesco a vestire i panni della “candidata” dedita al “politicamente corretto”, io non ci posso stare a moderare i termini, le parole, a castrare il mio cervello.

Io non sopporto più che si possa far passare questa ignobile farsa, ancora una volta, per politica.

Da quando questo circo elettorale è iniziato – cioè da quando è stata partorita l’altra ignobile farsa del PD - è un continuo rincorrersi di nulla, che va ad aggiungersi al niente che ci ha così pericolosamente devastato la vita.

E se quella rappresentata nelle immagini è merda, provate voi a dirmi che cos’è questo, perché io francamente un’idea me la sarei fatta, ma nonostante la mia sfrontatezza, conservo ancora un po’ di pudore.

Comprendo i “modernismi”, comprendo meno la necessità di devastare i neuroni degli elettori, comprendo che oggi i cittadini non sono più cittadini elettori, ma telespettatori indecisi da convincere per aumentare l’audience…

Ma io confermo e ribadisco con forza quanto ho sempre affermato, non solo in questo blog.

Questa è gente che va cacciata dai palazzi col forcone, per tornare veramente ad essere liberi di “fare politica”.

Concludo copiandovi qualche riga di una mail che ho ricevuto da un compagno (compagno vero e comunista), e per fugare ogni sospetto, sappiate che io nel 1976 avevo solo 12 anni, ma mi sono commossa ugualmente, nel leggerla.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA)

Ricordo le elezioni amministrative del 1976 e già allora i comizi non tiravano più.....

io però, allora ero segretario di una sezione di periferia, ne organizzai ben 11 (ed in 8 parlai io); ma con tecniche particolari, tipiche del PCI di allora: si sceglieva un caseggiato in cui c'era un cortile, si face il porta a porta dicendo domani c'è il comizio nel cortile.... affacciatevi; si chiedeva a qualche abitante se potevamo allacciarci al contatore di casa sua per aver corrente elettrica; avevamo realizzato un palchetto volante da montare in meno di mezz'ora e ci andavano sopra anche 4 compagni; poi mezz'ora prima si arrivava: allaccio per la luce, e subito musica (bandiera rossa) e poi si cominciava a parlare; sotto il palco 5/6 compagni della sezione, ma ai balconi e alle finestre erano tutti affacciati e qualcuno stendeva anche panni rossi......

mi vengono quasi le lacrime a ricordare questi momenti.


Comments:
Io nel 76 avevo 26 anni e le lacrime le ho finite.
 
@ noi a genzano, più o meno cosi facciamo. Invece del cortile una saletta (piove da TROPPO!!!) ma quest'è. Poi ovviamente verrà Zingaretti con lo show (mi pare lillo e greg) ma non è di certo il nostro comizio. Come sono 7 giorni che stiamo chiusi dentro una sezione in ...quattro!!!... a fare il lavoro (per le provinciali) per tutto il collegio. (4 comuni)
nel 76 ne avevo 4 di anni..per cui ancora qualche capocciata al muro posso e devo darla.Io ci provo ancora a riprendermi la mia SINISTRA (e rita sa quanto io sia cacacazzi e testarda e paziente)
besos rojos
ladytux
 
Io ne ho 51 di anni e quello che mi è rimasto è l'incazzatura.
La questione è anche che di politica e militanza si viveva tutti i giorni.
Nei cortili e nei quartieri si organizzavano i mercatini rossi (si vendevano generi di 1a necessità a prezzo politico), si organizzavano mense e dopo scuola per chi lavorava in fabbrica e non sapeva dove lasciare il figlio.
Oggi tutto questo è lasciato a qualche volontario cattolico e quelli cantano la canzoncina per un paese di zombie.
MAH!!!
http://pensareinprofondo.blogspot.com
 
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