1.09.2008

 

Altra munnezza

Ho vissuto saltuariamente per diversi anni a Napoli in via Epomeo
294, a poca distanza dalla famigerata discarica di Pianura.
Anche quando l'intera città di Napoli era letteralmente invasa da
sacchi di spazzatura la sola via Epomeo all'alba era linda e lucida
come come uno specchio. Gradirei ringraziare i responsabili, se solo
sapessi chi ringraziare ma, evidentemente, i benefattori desiderano
sempre restare anonimi.
Gradirei anche sapere che lavoro svolge gente che può permettersi di
presidiare per giorni e giorni una discarica autorizzata che non deve
più assolutamente funzionare per il bene dell'intera comunità.
Allo stesso modo, inoltre, vorrei conoscere i nomi di quanti, dal
1990 ad oggi, si sono opposti con altrettanta animosità a tutte le
discariche abusive gestite dalla camorra nella regione Campania.
Chiedo troppo?
Sì, chiedo anche nomi e cognomi di quanti, non volendo né discariche
autorizzate, né inceneritori, né termovalorizzatori, spandono
qualsiasi rifiuto per strada, incendiandolo, per riempire di diossina
i polmoni di chicchessia.
Ottenendo risposte, spontanee o forzate, a questi tre quesiti penso
che il "problema" campano, dovrebbe diventare, più o meno, la metà di
Milano, un terzo di Roma, 3I5 di Firenze, ecc... Insomma, tutto
fuorché un problema nazionale che è esattamente quello che la
camorra, ormai tessuto connettivo campano, si è posto come obiettivo
primario.
P.S.: trase monnezza, asce oro.rita

Jozsef Bocz

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