12.08.2007

 

Il debutto

Non potevo certo mancare il giorno del debutto, che sancisce di fatto la fine della politica reale.

Nasce la Sinistra Arcobaleno, la federazione dei partiti di sinistra, o l’estremo escamotage per conservare, comunque vada la riforma elettorale, il diritto alla poltrona. Perché questo sono ormai le federazioni, che siano di destra o di sinistra. Un mero esercizio aritmetico.

In un paese normale, sarebbe bastato lo sconcio degli ultimi giorni, per portare il popolo in rivolta, ma siamo in Italia e abituati al peggio, non ne abbiamo mai abbastanza.

Sono comunista e questa cosa non mi convince per nulla, non mi affascina, non mi entusiasma e soprattutto non mi tutela.

Continuo a sentire l’unica esigenza di un grande e unico partito comunista, derivato ed evoluto dalle lotte operaie, dalle lotte di classe; comprendo che fino a ieri queste parole avrebbero potuto essere tacciate di vetustà, ma mai come oggi, invece, dovrebbero suonare attuali.

Oggi che si muore di lavoro, oggi che ogni nefandezza resta impunita, oggi che siamo sempre più poveri e schiavi.

Sia chiaro, meglio che riescano ad avere i numeri per sopravvivere, che abdicare totalmente al volere dei democristiani di Prodi e Veltroni o ai fascisti di destra e gli imbecilli berlusconiani, ma bisogna ammettere che è una federazione castrata, senza palle, e senza coraggio, ancora convinta di recuperare qualche numero, cancellando la falce e martello e adeguando la lotta a questa politica farsa.

Nessuno che abbia il coraggio di ricordare che si viene quasi tutti dal PCI, e là si dovrebbe tornare, mentre ci si continua a frammentare per dare luogo a innumerevoli entità che restano astratte, e che torneranno a unirsi in federazione. Una federazione di piccoli ed insignificanti nulla, darà come esito un nulla più grande. Le troppe identità unite insieme, già lo sappiamo, creano solo nessuna identità.

La sinistra reale avrebbe dovuto vendicarci proprio in questi giorni, dopo i morti di Torino, dopo il rapporto del Censis che vede la popolazione italiana come mucillagine, facendo cadere questo governo che ormai sopravvive solo per poter passare la mano a Veltroni. Avrebbe dovuto tirare fuori i coglioni e dire finalmente basta.

Rita Pani (APOLIDE)

PS

Ora ho il modem, ma non ho ancora la linea… Chissà se cambierà presto o se dovrò fare ancora finta di vivere in Burundi.

PPSS

Giuro che è vero. Skytg24, incipit di una notizia del telegiornale:

“Contro i prezzi pazzi scende in campo mister prezzi…”

Ecco, l’Italia è così, una minchiata via l’altra.


Comments:
Questo e' il paese dove si scende in piazza per il calcio .. per uan squadra che viene retrocessa .. ma non perche' chi governa sta tradendo completamente il mandato che gli è stato dato con il voto dei cittadini
Unaltravista
 
@Rita, io c'ero (lavoro, questione morale, disarmo e passaggio a quello sulla laicità) e devo dirti che invece non solo s'è sentito il "veniamo dal pci" ma è stato ribadito sui contenuti, sulle proposte e sulle linee.
Sai quanto sia critica (termine elegante per: criticona, rompiballe, cacacazzi.. eccecc) eppure stavolta..
sempre che domani i 4 dell'avemmaria non facciano cazzate...perchè la base era qualcosa di clamorosamente compatto..e come dicono gli altri, "radicale".
besos rojos
ladytux
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?