11.01.2007
Con un po’ di demagogia la pillola va giù.
Lungi da me affermare che “la sicurezza” non sia un problema, ma la demagogia spicciola e ipocrita proprio non la sopporto.
Sono certa, per esempio, che molti di quelli che oggi non perdono occasione di commentare la notizia sui giornali on line, hanno ai piedi quelle scarpe “comode comode” pagate almeno 250 euro al paio, e probabilmente non sanno che quelle scarpe sono fabbricate in Romania, con un costo totale, al paio, di 40 euro. Sono altresì sicura che buona parte dei cacciatori di rumeni, sono fruitori del servizio offerto quotidianamente dalle prostitute rumene, e che altri, avranno in casa una rumena che si occupa del parente anziano a 200 euro al mese più vitto e alloggio, o stira le camicie e lava le loro mutande per una somma irrisoria, ovviamente a nero.
Diffido dei “pacchetto governativi”, a fini demagogici, che nascono quindi da opportunismi e non rispettano la serietà della politica, e basterebbe leggerlo bene il pacchetto sicurezza, per rendersi conto che non è altro che un estremo tentativo di procurarsi consensi.
Certo, non sono fessi, e quindi nella miriade di provvedimenti placebo ci si infila anche qualcosa di sensato, e quel “qualcosa” a volte ce lo facciamo bastare. Come la reintroduzione del falso in bilancio, per esempio. Ma il resto? Qualcuno s’è preso la briga di andare a leggersi della certezza della pena, o della lotta dura – tolleranza zero – contro chi venderà i portafogli di cartone, di Gucci o Balestra?
Ma tornando ai rumeni, certo che fa impressione una donna violentata e massacrata, gettata in un dirupo in fin di vita. Fa rabbrividire, ma non è stato un atto bestiale, come sento dire da ieri, perché anche qua si sbaglia. È un atto totalmente umano, dal momento che una bestia non farebbe mai una cosa simile; certe nefandezze appartengono solo al genere umano.
Fa impressione. Ma chi si ricorda, per esempio, di Serena Mollicone? Probabilmente in pochi, e le indagini dimostrarono i depistaggi e il coinvolgimento di “persone per bene”. Anche quel caso fece rabbrividire, come quelli delle madri che uccidono i figli e stanno fuori dalla galera anche se condannate a 30 anni, e per la quale nessuno invocò mai la “certezza della pena”, anzi, in breve tempo divenne un personaggio avvezzo alle telecamere e ai salotti TV.
Sì, il problema della sicurezza c’è, e non ci sarà soluzione, perché siamo un popolo troppo plasmabile. Andremo avanti, ora, un paio di mesi a leggere sui giornali notizie dal titolo “Rumeno aggredisce” o “Rumeno arrestato”, poi “Rumeno espulso…”, il tempo che basterà per farci scordare di aver rabbrividito per la terrificante –ennesima- aggressione di una donna, e si passerà ad altro.
Migliaia e migliaia di disperati continueranno a morire in mezzo al mare e là resteranno sepolti, senza che mai nessuno osi dare la prima risposta: a chi conviene veramente l’immigrato? Chi si arricchisce spendendo quelle vite?
Rita Pani (APOLIDE)
Gara de nord_copii pe strada, un reportage girato con il solo apporto di una telecamera palmare, può essere utile ad aiutarci a non discriminare i rumeni ed mostrarci un volto diverso di questo popolo.
Gara de nord_copii pe strada ha ricevuto quest’ anno il premio giornalistico Ilaria Alpi.
Per vedere il film on line clikka sul link:
http://www.clipscorner.net/show-case/detail-3.html
Per sapere e scrivere al regista Antonio Martino clikka sul link:
http://www.myspace.com/antoniomartinodoc
Mi piacerebbe tanto sbagliarmi, ma ho il sospetto che l'ennesimo decreto d'urgenza varato in fretta dal governo, non servirà assolutamente a nulla, tranne forse a dare il contentino alla gente "stufa" più del degrado urbano che non della violenza stessa. Io rabbrividisco davanti a tanta violenza ma mi preoccupo anche delle ronde della libertà o dei nuovi sceriffi comunali. Non è questo il modo di risolvere il problema, come non penso sia una soluzione espellere cinquemila rumeni che torneranno in Italia dopodomani. Diffido anche di chi cavalca i cadaveri a scopo propagandistico.
(che poi queste ronde io le trovo esecrabili ma fino ad un certo punto)
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