11.27.2007

 

C'è tempo, ci vuole tempo

Temo che ne avrò ancora per molto. Ma non desisto. Ogni mattina bevo il caffè, accendo una sigaretta e compongo il 187. Francesca, Serena, Giulia, tutte molto gentili, tutte comprensive, ma la mia ADSL non arriva. Dicono che sia colpa di Fastweb che non lascia la linea libera, allora da domani riprenderò i contatti anche col dottor Carialo, e nel caso scriverò un’altra lettera al Manifesto, così tanto per far riflettere sulle cazzate tutte italiane.

Ho la TV accesa, parlano di precariato, ma io non ascolto. Ho tolto l’audio. Tanto che dicono? Tutto, tranne perché oggi, non si sia fatto cadere il governo, e si sia fatto l’estremo dono ai possessori di schiavi.

Perché la fanno andare sempre come se i precari fossero Francesca, Serena e Giulia, le signorine gentili del call center di Telecom Italia, ma invece non è così e forse è bene ricordarlo.

I precari (gli schiavi) sono anche in INPS, INAIL, INPDAP, nelle Università, nelle scuole di ogni ordine e grado, nei comuni, nelle Regioni, negli enti di stato in genere, negli ospedali…

Funziona così: per gli enti di stato, si fanno delle gare d’appalto, che vengono vinte sempre dalla stessa mega azienda, che prende una montagna di soldi per gestire il settore. La mega azienda poi recluta altre piccole società che possiedono schiavi, che riceve parte del bottino, destinando agli schiavi solo le briciole, togliendo la possibilità di una vita normale.

Io lo so che lo sapete, ma a volte e bene ribadire con un linguaggio semplice, epurando i termini studiati ad arte per far apparire più grave l’essenza delle cose.

So anche che sapete che lo stato, risparmierebbe se assumesse i precari, che di fatto sono coloro che fanno funzionare l’INPS, l’INAIL, l’INPDAP, anziché spendere milioni e milioni di euro per foraggiare grosse società che a loro volta foraggiano i possessori di schiavi, ma io lo dico ugualmente, perché tanto non vinco nulla, ma nemmeno perdo.

In sintesi, i nostri danari, quelli delle tasse che sono bellissime, servono in massima parte a far godere il solito grasso, ricco e unto pusillanime.

E quindi, siccome non ho ADSL, e connettersi ad Internet, è quasi un parto, qualcuno dica a Di liberto e Giordano di andare a cagare…

Ne parleranno a Gennaio? Bravi, c’è tempo…

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
L'AUTOSFRUTTAMENTO.
Ma il programma dell'UNIONE, non prevedeva il superamento della LEGGE 30?
E le cooperative, non hanno come pricipi fondativi quelli di i principi di mutualità, solidarietà e democrazia?
A chi serve tenere in piedi questo governo?
Va bene che bisogna impedire il ritorno del nano, ma a che prezzo?
 
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