10.16.2007

 

Volevamo cambiare il mondo

Volevamo cambiare il mondo, invece il mondo è cambiato malgrado noi. Che sia il caso di farlo tornare com’era?

È cambiato così tanto che i sindacati si affiancano al “comitato per la legge Biagi” (nemmeno sapevo che esistesse, ma d’altronde esiste anche quello per la tutela della cicoria).

È cambiato dall’oggi al domani, visto che Veltroni, neo segretario del PD, traccia le linee di governo, sebbene riconosca e appoggi l’attuale.

Per trovare un po’ di continuità in questo mondo, devo leggere che berlusconi non crede che cuffaro sia colluso con la mafia, mentre un Tribunale chiedeva otto anni di reclusione.

Volevamo cambiare il mondo, fare sì che tutti ci potessimo vivere, se non alla pari, almeno dignitosamente, invece leggo che in Italia c’è l’allarme povertà. Non si tratterebbe –dice il bravo cronista- del povero stereotipato, il barbone sporco e cattivo, ma di famiglie, che ormai non possono più nemmeno procreare, in barba alla chiesa, per non correre il rischio di diventare ancora più povere.

Volevano cambiare il mondo, e si inventarono la solidarietà. È una bella cosa la solidarietà, io la vivo, perché la ricevo spesso, da qualche persona che mi vuole bene e mi aiuta ad andare avanti, ma in Italia la solidarietà è stata istituzionalizzata, con tanto di ministero, e tutti hanno applaudito, non pensando che a breve, la solidarietà avrebbe ucciso i diritti del cittadino.

Volevamo cambiare l’Italia, e abbiamo votato Prodi. Guardando di straforo la TV, l’altra sera ho visto passare uno spot del ministero solidale: “ Nelle vostre pensioni di Ottobre, troverete la mancia che la solidarietà al governo, vi dona in nome e per conto della bontà che ci contraddistingue…”

Uno spot da retrogusto berlusconista, da far accapponare la pelle, una sorta di bonus nonnetto, che sostituisce quello al bebè.

Hanno cambiato il mondo, cercando di cambiare noi per primi… Ma a me non mi cambieranno mai.

Non mi avranno.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Non CI avranno.


Pensatoio
 
Secondo te Dini e compagni (compreso quell'altro fascista dell'ex presidente di AN in quota Margherita) sono compagni con cui cambiare il mondo?
C'è da piangere se non fosse che fanno ridere
Un saluto
Mario
 
Io non ti conosco, ma abbiamo molte cose in comune, Rita.
Anche io volevo cambiare il mondo quando, negli anni '70 lottavo in piazza con Giorgiana Masi, Walter Rossi e tanti altri. Dopo la delusione, la fine dei sogni di un adolescenza vissuta a credere nell'idea di una società più giusta per tutti, ho cominciato a costruire una vita forse ugiuale a quella di tutti. Una famiglia, un lavoro e... mi sono distratto, lo confesso. Ho cominciatoa pensare a me stesso (in senso lato sempre che costruire una famiglia voglia dire pensarea se stessi).
Le generazioni che sono seguite non hanno più avuto le spinte ideologiche che avevamo noi anche a causa degli eventi storici che abbiamo vissuto (vedi caduta del Muro) e l'imperante superficialità mediatica che condiziona la cultura globalizzata del mondo.
Mi sono tuttavia rifiutato sempre di trasformarmi da persona ad acquirente potenziale, ho sempre cercato di cambiare il mondo "nel mio piccolo" a cominciare dal lavoro (sono Vice Presidente di una multinazionale... ).
Sarà stata la crisi di mezza età (ho 46 anni), i figli oramai grandi o lo schifo che provo per la realtà che viviamo ma mi sono messo a fare un blog anche io (Nuda Verità - http://marcfer7.blogspot.com - dagli un occhiata se vuoi) a scrivere libri, a stimolare discussioni su come cambiare il mondo (sarà mica un ossessione o la sindrome del buon samaritano che si studia in psicologia?) e adesso credo che finirò per cercare di fare qualche cosa.
Non nei partiti però. Non con questi signorotti medievali.
Non so come, ma credo che se il problema è politico noi possiamo (e dobbiamo) fare qualcosa.
Oggi possiamo superare le divisioni che esistevano (destra e sinistra esistono ancora? Che senso ha parlare di vecchie idee? forse l'unica vera novità nel mondo la porta ... Chavez... penas tu...) perchè la gente non ne può più.
Non solo in Italia.
Come diceva Bob Dylan: Times they are a changing.
CAMBIAMOLO QUESTO MONDO se veramente volevamo e vogliamo oppure smettiamola di dirlo.
Diamoci una mano.
Grazie per le tue idee che leggo e condivido spesso.
Ciao
MARCO
 
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