10.31.2007

 

Per un nuovo miracolato italiano


Durante un’asta è stata venduta per duecentoquarantamila euro l'automobile appartenuta a Padre Pio: una stupenda Mercedes d'epoca, come nuova. Dicono che il sant'uomo non la utilizzasse; una volta che ci provò, non appena cercò di ingranare la prima, causa stimmate si ritrovò con la mano trapassata dalla leva del cambio. Anche allora, molti gridarono al miracolo, anche se il frate di Pietrelcina gridò e basta.
Bisogna riconoscere che, di miracoli, ne sono ricche le cronache, anche recenti. Solo qualche settimana fa, è stata diffusa la fotografia di un falò tra le cui fiamme molti hanno ritenuto di riconoscere la sagoma di papa Wojtyla. Molti hanno gridato al miracolo, ma per alcuni le salsicce non sono venute poi così bene.
E comunque c'è da rilevare che questo non è un fenomeno così raro, tanto che, nel corso dei secoli sono state prodotte numerose prove di episodi similari come, ad esempio, le molteplici testimonianze risalenti addirittura al lontano 17 Febbraio 1600 che attestano un episodio analogo: a Roma, durante un falò, improvvisamente le fiamme assunsero la fisionomia di Giordano Bruno.
Insomma, da sempre c'è stato chi ha ritenuto di vedere immagini più o meno sacre nei contesti più disparati, come il volto di Cristo nella corteccia di un albero, oppure l’immagine della Madonna nel profilo di una roccia, anche se taluni la trovano sia più simile alla suora che, assieme a Del Piero, reclamizza un'acqua minerale. Addirittura c’è chi è disposto a giurare di aver visto, a Fregene, Jim Morrison che giocava a briscola con Elvis Presley.
Ma quest’ultima è chiaramente una balla: Jim ed Elvis sono miei vicini di casa e mi hanno assicurato che non sanno neppure dove sia, Fregene.
E comunque, tutti questi avvenimenti, veri o millantati che siano, a me non impressionano più di tanto, dato che, ultimamente, ho avuto modo di assistere a considerevoli quantità di eventi soprannaturali.
Per esempio, mi è capitato di sentire sindaci di sinistra adoperarsi attivamente contro il crimine organizzato e debellare bande di efferati malfattori che minacciavano la nostra sicurezza tendendo agguati ai semafori e detergendo a tradimento i parabrezza delle vetture.
E, ancora, ho osservato il sindaco di una di quelle grandi città diventare segretario di un nuovo grande partito, un partito così nuovo e così grande, che per riempirlo tutto ci sarà bisogno di almeno un altro indulto.
Da parte loro, i sindacati confederali mi hanno fatto assistere alla moltiplicazione degli elettori al referendum sul welfare e, contestualmente, alla trasformazione dei "No, maddeché?" in "Sì, certamente, che me lo chiedi a fare?".
E, subito dopo, ho potuto ascoltare Confindustria e Bankitalia reclamare stipendi più alti per operai e impiegati.
Poi ho anche letto da qualche parte che, secondo l’ABI, sono soprattutto le persone ricche a contrarre debiti. Che è un po’ come se l’altra sera, quando nella carrozza di prima classe stavano stipate un centinaio di persone per via della soppressione del treno precedente, fosse passato un presidente del Consiglio e avesse esclamato: “Tutte quelle persoooone, che fanno quasi a cassotti per poter viaggiare in prima claaaaasse... sono il miglior segnale che le cooooose, in Italia, vanno molto beeeeeene”.
Il problema è che io, Jim ed Elvis non riusciamo a capire se tutti questi avvenimenti rientrino nella categoria dei miracoli o in quella del “Ci risiamo: chi ha messo l’ellessedi nell’acquedotto?”
A ogni modo, tengo sempre a mente le parole del mio spirito guida: “Ricorda che, dietro a ogni persona, si nasconde un malvagio: è per questo che devi usare pallottole perforanti.”
dirtyboots

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