10.22.2007

 

Paesi in lotta 2

Sostegno alla Vertenza degli Agricoltori di Decimoputzu in sciopero della fame a difesa delle

Aziende messe all’asta per forti esposizioni bancarie e a difesa dei posti di lavoro in agricoltura.

La Confederazione Sindacale Sarda ha in questi giorni portato la propria solidarietà agli agricoltori e alle loro famiglie che occupano la sala consiliare del Municipio di Decimoputzu e che in segno di protesta hanno effettuato lo sciopero della fame.

Non si sarebbe arrivati a questo gesto estremo con una lavoratrice in dialisi che ha aderito allo sciopero della fame con grave rischio per la propria salute,se il problema delle loro Aziende Agricole messe all’asta dalle Banche,non avesse colpito così gravemente questi lavoratori e le loro famiglie che temono di essere ridotte sul lastrico.

In particolare si tratta di Aziende i cui titolari hanno investito tutti i loro capitali con risultati ottimi sul piano della produttività , della professionalità e della modernità nel settore agricolo: Ma le Banche che hanno dato loro i mutui agevolati sulla base di Leggi Reg.li non fanno sconti e non considerano le difficoltà del mercato e delle difficoltà oggettive che l’Agricoltura in Sardegna in particolare ha avuto a causa della siccità degli scorsi anni. Le “sofferenze” bancarie sono diventati veri cappi al collo degli agricoltori sardi che rischiano di morire insieme alle loro Aziende.

Ci rivolgiamo alle Loro sensibilità e autorevolezze perché intervengano urgentemente presso la Comunità Europea, il Governo Naz.le e quello Regionale allo scopo di trovare tutte le soluzioni utili per bloccare le aste in corso in modo da scongiurare la vendita delle Aziende Agricole.

Si rende necessario ed urgente un provvedimento-stop per poi discutere soluzioni più a lungo termine, non escludendo un atto di azzeramento dei debiti contratti sugli interessi bancari, com’è avvenuto in sede comunitaria per le Aziende Agricole della Grecia.

Si tenga conto che la Regione Sarda è intervenuta nel passato ed anche recentemente, all’atto dell’accensione dei mutui, col meccanismo della concorrenza per il pagamento parziale degli interessi e che gli agricoltori non capiscono come le Banche chiedano loro la restituzione degli interessi senza che sia stato scorporato dal loro debito l’importo della parte degli interessi semestralmente pagati dalle Casse Regionali.

Siamo certi che il Governo Nazionale unitamente alla Giunta Regionale s’impegnerà già da domani alla ristrutturazione dei crediti, ma noi pensiamo che questa non sia una misura sufficiente ad allontanare la spada di Damocle che incombe ora sulle Aziende messe all’asta e sotto minaccia di vendita forzosa.

La CSS da sempre ha individuato nel Comparto Agro-pastorale della Sardegna una via di sviluppo nuova, se le Aziende del Settore vengono modernizzate e collegate all’industria di conservazione e trasformazione dei prodotti.

Questi Settori danno posti di lavoro a costi molto più vantaggiosi che nell’Industria tradizionale, ma poco il pubblico investe sull’Agricoltura e Pastorizia, benché questi Settori in tutta Europa e nelle Regioni del Nord Italia siano settori che producono ricchezza. La Sardegna è pronta a questa sfida e vuole dare il suo contributo di sviluppo e di progresso. Siamo fiduciosi negli strumenti che la politica vorrà porre a disposizione degli Agricoltori sardi e ci spettiamo interventi concreti in questa direzione.

Cordiali saluti

Il Segretario Generale della CSS

Dott. Giacomo Meloni




Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?