10.02.2007

 

La finanziaria dei poveri

Va tutto bene, mi pare, no? La finanziaria è stata scritta, le conferenze stampa si sono tenute, e tutti paiono soddisfatti.

E’ la finanziaria che finalmente ridistribuisce il danaro, quella che finalmente più scuola e meno politica. È addirittura una finanziaria storica che sancisce il calo del numero dei deputati… e io sono la fata turchina.

Ammettiamo che stavolta ci farà un po’ meno male il sedere, ma non diciamo, per favore, che sarà del tutto indolore. La cosa che più di tutte salta agli occhi, di questa finanziaria, è il tentativo di calmierare donando danari alle imprese (grandi o piccole che siano) e qualche bomboletta d’ossigeno a chi fatica a respirare. L’onere fiscale, toccherà come sempre al lavoratore dipendente (anche precario).

A proposito, il welfare non si tocca, dicevano stamani, poi questa sera Prodi dice che sicuramente riuscirà a “trovare la sintesi” con PRC. Ma ieri anche rutelli diceva che l’accordo resta quello siglato, e dini (il compagno dini?), e anche i sindacati.

I sindacati sono un fenomeno che andrebbe approfondito, dopo la disintegrazione che hanno avuto sotto egida mafiopiduista di berlusconi.

Io per esempio non sapevo che le tute blu, a giorni, saranno chiamate ad esprimersi sull’ “accordo siglato a Luglio” mediante referendum. Lo hanno detto oggi Epifani, rivendicando l’eccezionalità del fatto, in senso democratico.

Ora però a me viene una domanda: “Ma che si esprimono a fare, 50.000 lavoratori metalmeccanici, su un accordo che tutti continuano a proclamare intoccabile?”

Mettiamo il caso – come sembra che avverrà – che i lavoratori siano contrari; che faranno i sindacati? Bianchetto alla mano cancelleranno la firma?

Ci si vede il 20 Ottobre, in piazza, a Roma.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
A proposito della manifestazione del 20... con tutta la confusione che si è venuta a creare ultimamente, non ho capito: l'ha indetta Montezemolo, vero?
 
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